Z.A.T.
Passerella di gelsomini sul fiume perduto di Giuliano Mauri
24/06/2004
Poco distante da Milano e fino a fine luglio, la città di Gallarate cambia volto: si tratta di ZAT – Zone Artistiche Temporanee, l’inedita mostra di public art organizzata per la prima volta all’interno del “Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate”, giunto alla sua XXI-XXII edizione.
Il percorso, segnato in città dai tombini colorati di verde di M.me Duplok, parte dalla galleria in cui sono ospitate alcune opere e soprattutto i progetti degli interventi pubblici di Enrica Borghi, Pierluigi Calignano, Ciriaco Campus, Loris Cecchini, Chiara Dynis, Emilio Fantin, Giuliano Mauri, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Liliana Moro, Adrian Paci, Super!, Luca Vitone e lo stesso gruppo M.me Duplok. Si prosegue nel parco antistante, dove tra i giochi per bambini spunta la Casafungo di Liliana Moro, nata da una serie di laboratori condotti dall’artista con i bambini stessi delle scuole sull’idea di casa-gioco. A pochi metri Loris Cecchini costruisce su un albero una capsula abitabile di policarbonato, sorta di rifugio immerso nel verde dove leggere e meditare. Sempre nel parco notevole è Home to go di Adrian Paci, un enorme tetto capovolto che diventa una barca, veicolo di fuga.
Tra le cose da non perdere Passerella di gelsomini, con cui Giuliano Mauri trasforma un piccolo ponte sul fiume Arnetta in un luogo magico, racchiudendolo in una struttura complessa ma allo stesso tempo leggerissima destinata a svilupparsi nel tempo con la crescita delle piante. Lì vicino, il gruppo Super! (Massimiliano Buvoli, Riccardo Previdi, Patrik Tuttofuoco) costruisce o meglio ridefinisce uno spazio antistante una scuola: crea una struttura percorribile con skate, bici ma anche semplicemente a piedi, un invito, nelle parole degli artisti, a “ripensare i luoghi in cui viviamo”.
Infine da provare, il discreto ma ricco di suggestioni percorso che con Controcorrente Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini pensano nel chiostro del Palazzo del Broletto: la voce dei due artisti consegna e fa rivivere la vicenda vera di Elena Evangelisti e Don Alberto Stucchi.
Non solo arredo e valorizzazione di luoghi quindi, ma anche e soprattutto ridefinizione di rapporti sociali e del proprio modo di vivere all’interno della città… come ogni progetto di public art dovrebbe fare.
Z.A.T. – Zone Artistiche temporanee.
XXI – XXII Edizione Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate.
Fino al 25 luglio
A cura di Emma Zanella.
Comitato scientifico: Alberto Abruzzese, Marina Bianchi Guenzani, Marco Meneguzzo, Roberto Pinto, Giulio Zanella, Emma Zanella.
Centro urbano e Civica Galleria d’Arte Moderna.
Viale Milano, 21 – 21013 Gallarate (Va)
Ingresso libero
Dal martedì alla domenica, 10:00/12:20 – 14:30/18,20
Info: 0331 701222 – info@premiogallarate.it
www.premiogallarate.it
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