Vespignani a Poggibonsi
09/02/2004
Fino al 20 marzo 2004, la galleria Via Maestra 114 Arte Contemporanea di Poggibonsi (Siena) presenta l’esposizione Renzo Vespignani, l’opera incisa, dedicata ad una raccolta di rare incisioni degli anni ’50, ’60 e ’70, arricchita da disegni a matita dello stesso periodo e da chine od inchiostri acquerellati datati tra la fine degli anni ’40 ed i primi anni ’50. La mostra rappresenta una sorta di compendio del corpus grafico di Vespignani che conta, come noto, circa quattrocento titoli in acquaforte, vernice molle e litografia. Se le “pagine” sulle periferie romane realizzate nell’immediato dopoguerra sono oggi introvabili anche per l’esiguità delle tirature, l’esposizione ben documenta il periodo successivo dell’opera dell’artista, quando Vespignani recupera con sempre maggiore convinzione il carattere “positivo” della sua ispirazione, abbandonando in parte la durezza ed il cinismo dei suoi primi lavori. Le incisioni di Renzo Vespignani, nato a Roma nel 1924 e scomparso nel 2001, rivelano un vero e proprio talento naturale per la tecnica calcografica; al punto che gli stessi disegni, e a volte la pittura, sembrano “tradotti” dal lessico incisorio. Il segno, fortemente scavato, ombroso e cromatico, la struttura aspra del bianco-nero, sono i caratteri distintivi dell’opera incisa di Vespignani dal 1944, anno al quale risalgono le prime lastre, sino ai primi anni sessanta. Tecnico espertissimo, l’autore ha lavorato sullo zinco e sul rame con la disinvoltura di chi schizza sul foglio di un taccuino; ma è stato capace, altresì, di piegare la materia a risultati estremamente calibrati e virtuosistici, quasi costruisse le immagini in punta di matita.
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