Scène de rue à Montmartre all'asta il prossimo 25 marzo
Un Van Gogh mai esposto al pubblico all'asta da Sotheby's
Vincent van Gogh, Scène de rue à Montmartre (Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre), 1887, Olio su tela, 61.3 x 46.1 cm | Sotheby’s and Mirabaud Mercier Impressionist & Modern Art Sotheby’s Paris, 25 March 2021 | Courtesy © Sotheby’s / ArtDigital Studio
Samantha De Martin
26/02/2021
Un uomo e una donna, sotto un cielo parigino che esplode di luce, passeggiano a braccetto lungo una vecchia staccionata oltre la quale si innalzano una giostra e un mulino a vento.
Assieme a una bambina, che si muove di fronte a loro, popolano un'accattivante scena di vita quotidiana che Van Gogh ambienta a Montmartre.
È nel quartiere collinare di Parigi, oggi dominato dalla basilica del Sacre Coeur - e che all'epoca di Vincent attirava gli artisti per i suoi affitti a buon mercato, con il suo intricato puzzle di campi e mulini a vento ai margini della città - che il pittore di Zundert ha ambientato un raro dipinto, mai mostrato al pubblico, pronto ad andare all’asta da Sotheby’s il prossimo 25 marzo.
Si chiama Scène de rue à Montmartre (Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre) e il suo prezzo base d’asta oscilla tra i cinque e gli otto milioni di euro.
Vincent van Gogh, Orti a Montmartre, 1887, Amsterdam, Van Gogh Museum
Un’esplosione di colore
La scena di strada a Montmartre rappresenta una straordinaria testimonianza di un momento cruciale nell'opera di Vincent.
Il pittore ha realizzato la tela tra la fine di febbraio e l’inizio di aprile 1887, durante il suo soggiorno parigino e al tempo della convivenza, in Rue Lepic, con il fratello Théo, chiamato a gestire una piccola galleria d'arte di Montmartre. Un periodo felice per l'artista (che nel 1887 riuscì persino a vendere un quadro) grazie agli stimoli offerti dalla metropoli parigina.
“E non dimenticare, mio caro, che Parigi è Parigi. Non c'è che Parigi: per quanto difficile possa essere qui la vita, e anche se divenisse peggiore e più dura, l'aria della Francia schiarisce la mente e fa star veramente bene” confidava un fervoroso van Gogh al collega Horace Lievens.
In particolare, Vincent doveva essere rimasto affascinato dall'atmosfera pastorale, e urbana al tempo stesso, di una Montmartre nella quale i mulini a vento dialogavano con i cabaret.
Nella Ville Lumière inizia così a comporre quadri più gioiosi, con gamme cromatiche più leggere e luminose, tele inondate dal colore grazie anche all’influenza dei pittori Impressionisti.
Questo dipinto rivela non solo l'esplorazione di Van Gogh di una nuova città, capitale del XIX secolo, ma proclama quel primo incontro dell'artista con gli impressionisti e i pionieri dell'avanguardia, che avrebbe innescato la trasformazione della sua tavolozza. I toni scuri delle sue prime opere lasciano adesso il posto al colore in tutta la sua brillantezza.
Ed è proprio una Montmartre invasa dalla luce la cornice di questa veduta parigina di Vincent, rara perché ci descrive una città che oggi non esiste più, con il Moulin Dubray, conosciuto anche come Moulin à Poivre, un mulino a vento costruito intorno al 1865 sulla famosa ‘Buttee" e distrutto nel 1911 per lasciare spazio all'Avenue Junot.
La scena è ritratta come il pittore doveva vederla dall'Impasse des Deux Frères, con l'ingresso del Moulin de la Galette e il suo recinto sormontato da lanterne decorative.
Un’opera mai mostrata al pubblico
La tela, acquistata da un collezionista francese nel 1920, è rimasta, per oltre un secolo, in mano alla stessa famiglia e, pur essendo mostrata in sette diversi cataloghi, non è mai stata esposta in pubblico.
“Il momento in cui abbiamo messo gli occhi su questo dipinto per la prima volta ne siamo rimasti immediatamente affascinati - commentano Claudia Mercier e Fabien Mirabaud della casa d'aste Mirabaud Mercier -. Ed è con grande piacere che ora possiamo presentare al mondo questo dipinto, apprezzato dalla stessa famiglia francese per un secolo".
Lo si potrà ammirare per la prima volta presso la casa d'aste Sotheby's ad Amsterdam (1-3 marzo), Hong Kong (9-12 marzo) e Parigi (16-23 marzo), prima di andare in mano al suo nuovo proprietario.
Uno degli ultimi Van Gogh rimasti in mani private
Un’altra particolarità che riguarda Scène de rue à Montmartre è che si tratta di uno dei pochissimi capolavori di Van Gogh rimasti in mani private.
"Pochissimi dipinti del periodo di Montmartre di Van Gogh - spiegano Aurélie Vandevoorde ed Etienne Hellman, Senior Directors of Sotheby’s Impressionist & Modern Art Department in France - sono rimasti in mani private, mentre la maggior parte delle serie si trova oggi nelle più prestigiose collezioni museali al mondo. L'apparizione sul mercato di un'opera di questo calibro, e da una serie così iconica, è senza dubbio un evento importante, e un'opportunità, sia per i collezionisti dell'artista che per il mercato dell'arte più in generale".
Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di paglia, estate 1887, 26,7 x 24,9 cm, Detroit Institute of Arts
Leggi anche:
• Jo, la donna che rese famoso Vincent Van Gogh
• In viaggio sulle tracce di Van Gogh: un cammino fotografico tra i luoghi e l'arte di Vincent
• I Girasoli di Van Gogh, la felicità oltre la follia
Assieme a una bambina, che si muove di fronte a loro, popolano un'accattivante scena di vita quotidiana che Van Gogh ambienta a Montmartre.
È nel quartiere collinare di Parigi, oggi dominato dalla basilica del Sacre Coeur - e che all'epoca di Vincent attirava gli artisti per i suoi affitti a buon mercato, con il suo intricato puzzle di campi e mulini a vento ai margini della città - che il pittore di Zundert ha ambientato un raro dipinto, mai mostrato al pubblico, pronto ad andare all’asta da Sotheby’s il prossimo 25 marzo.
Si chiama Scène de rue à Montmartre (Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre) e il suo prezzo base d’asta oscilla tra i cinque e gli otto milioni di euro.
Vincent van Gogh, Orti a Montmartre, 1887, Amsterdam, Van Gogh Museum
Un’esplosione di colore
La scena di strada a Montmartre rappresenta una straordinaria testimonianza di un momento cruciale nell'opera di Vincent.
Il pittore ha realizzato la tela tra la fine di febbraio e l’inizio di aprile 1887, durante il suo soggiorno parigino e al tempo della convivenza, in Rue Lepic, con il fratello Théo, chiamato a gestire una piccola galleria d'arte di Montmartre. Un periodo felice per l'artista (che nel 1887 riuscì persino a vendere un quadro) grazie agli stimoli offerti dalla metropoli parigina.
“E non dimenticare, mio caro, che Parigi è Parigi. Non c'è che Parigi: per quanto difficile possa essere qui la vita, e anche se divenisse peggiore e più dura, l'aria della Francia schiarisce la mente e fa star veramente bene” confidava un fervoroso van Gogh al collega Horace Lievens.
In particolare, Vincent doveva essere rimasto affascinato dall'atmosfera pastorale, e urbana al tempo stesso, di una Montmartre nella quale i mulini a vento dialogavano con i cabaret.
Nella Ville Lumière inizia così a comporre quadri più gioiosi, con gamme cromatiche più leggere e luminose, tele inondate dal colore grazie anche all’influenza dei pittori Impressionisti.
Questo dipinto rivela non solo l'esplorazione di Van Gogh di una nuova città, capitale del XIX secolo, ma proclama quel primo incontro dell'artista con gli impressionisti e i pionieri dell'avanguardia, che avrebbe innescato la trasformazione della sua tavolozza. I toni scuri delle sue prime opere lasciano adesso il posto al colore in tutta la sua brillantezza.
Ed è proprio una Montmartre invasa dalla luce la cornice di questa veduta parigina di Vincent, rara perché ci descrive una città che oggi non esiste più, con il Moulin Dubray, conosciuto anche come Moulin à Poivre, un mulino a vento costruito intorno al 1865 sulla famosa ‘Buttee" e distrutto nel 1911 per lasciare spazio all'Avenue Junot.
La scena è ritratta come il pittore doveva vederla dall'Impasse des Deux Frères, con l'ingresso del Moulin de la Galette e il suo recinto sormontato da lanterne decorative.
Un’opera mai mostrata al pubblico
La tela, acquistata da un collezionista francese nel 1920, è rimasta, per oltre un secolo, in mano alla stessa famiglia e, pur essendo mostrata in sette diversi cataloghi, non è mai stata esposta in pubblico.
“Il momento in cui abbiamo messo gli occhi su questo dipinto per la prima volta ne siamo rimasti immediatamente affascinati - commentano Claudia Mercier e Fabien Mirabaud della casa d'aste Mirabaud Mercier -. Ed è con grande piacere che ora possiamo presentare al mondo questo dipinto, apprezzato dalla stessa famiglia francese per un secolo".
Lo si potrà ammirare per la prima volta presso la casa d'aste Sotheby's ad Amsterdam (1-3 marzo), Hong Kong (9-12 marzo) e Parigi (16-23 marzo), prima di andare in mano al suo nuovo proprietario.
Uno degli ultimi Van Gogh rimasti in mani private
Un’altra particolarità che riguarda Scène de rue à Montmartre è che si tratta di uno dei pochissimi capolavori di Van Gogh rimasti in mani private.
"Pochissimi dipinti del periodo di Montmartre di Van Gogh - spiegano Aurélie Vandevoorde ed Etienne Hellman, Senior Directors of Sotheby’s Impressionist & Modern Art Department in France - sono rimasti in mani private, mentre la maggior parte delle serie si trova oggi nelle più prestigiose collezioni museali al mondo. L'apparizione sul mercato di un'opera di questo calibro, e da una serie così iconica, è senza dubbio un evento importante, e un'opportunità, sia per i collezionisti dell'artista che per il mercato dell'arte più in generale".
Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di paglia, estate 1887, 26,7 x 24,9 cm, Detroit Institute of Arts
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