Raphaella Spence, arte e vita
Raphaella Spence interpreta Chrysler PT Cruiser
17/04/2003
Tra gli iperrealisti in mostra a Roma, al Chiostro del Bramante, dal 5 aprile al 15 giugno 2003, c'è una giovanissima e bionda artista inglese: Raphaella Spence. I suoi quadri sono esposti nelle ultime sale per motivi esclusivamente cronologici, essendo l'artista più giovane del gruppo.
Raphaella Spence é nata a Londra il 28 dicembre 1978. Ha vissuto i primi anni della sua vita tra Inghilterra e Francia, poi all'età di 12 anni si è trasferita in Italia. Ha proseguito i suoi studi presso la St. George's English School di Roma e nel 1997 è diventata assistente di Bruno Bernardi, pittore iperrealista italiano che l'ha seguita nella formazione artistica. Dopo una prima produzione di nature morte, la Spence si è dedicata con convinzione alla pittura iperrealista che ritiene sicuramente più efficace per trasmettere la visione pura della realtà. La prima passione è stata la fotografia ma adesso si dedica completamente alla pittura. La sua prima esposizione personale è datata 2000. Ha esposto in Italia, Austria, Inghilterra e Stati Uniti, ottenendo il riconoscimento sia del pubblico che della critica. Attualmente vive e lavora ad Asciano (PG), immersa nelle splendide colline umbre che spesso sono fonte d'ispirazione dei suoi bellissimi paesaggi.
Tra le opere esposte al Chiostro del Bramante è presente un video di cui l'artista è protagonista. Viene presentato al pubblico in una sala multimediale allestita appositamente, dove è installato anche un video di presentazione di tutti gli artisti in esposizione. In occasione di questa mostra Raphaella Spence ha interpretato la Chrysler PT Cruiser e una telecamera installata nel suo studio ha ripreso l'esecuzione dell'opera. Il visitatore ha così l'opportunità di seguire passo passo tutte le fasi della creazione.
Molto interessante è anche la spiegazione che la Spence dà nel video della tecnica utilizzata: "la creazione di un quadro iperrealista inizia con la scelta del luogo e del soggetto che si fotografa." Poi si prepara la tela: viene ricoperta abbondantemente di gesso perché, punto fondamentale, deve essere totalmente liscia, sia al tatto che alla vista. Poi attraverso un metodo particolare la si rende impermeabile al colore. Questa fase dura circa una settimana. Nel frattempo si realizza la stampa digitale della fotografia. Quando la tela è pronta vi si accosta l'immagine fotografica, si disegna il soggetto sul quadro e si dipinge. Tutto ciò avviene non "en plein air", all'aria aperta, ma nello studio, in quanto è necessaria una luce artificiale molto intensa che non faccia alterare i colori e consenta di immortalare l'attimo, la realtà allo stato puro attraverso la fotografia.
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