PICASSO E LE DONNE
Picasso
17/10/2001
Nell’analizzare la copiosa produzione di Picasso non si può prescindere dalle grandi passioni amorose della sua vita: tutte le donne con cui entra in relazione diventano oggetto della sua arte. Ma andiamo per ordine.
Nel 1904 Pablo conosce Fernande Olivier sua prima compagna. Picasso la ritrae da subito: compare il suo profilo in qualche schizzo preparatorio per “L’attore”, oggi al Metropolitan Museum di New York, dipinto in pieno periodo “blu”, ma già vicino al successivo periodo “rosa”. L’immagine di Fernande torna qualche tempo dopo per opere incentrate su di lei: tra i vari ritratti spicca il “Nudo a mani giunte” di Toronto.
Lasciata Fernande nel 1912, si unisce a Marcelle Humbert (Eva). In questi anni l’arte di Picasso è totalmente dominata dal cubismo ma comunque la presenza di Eva si fa sentire: in molte opere inserisce la scritta “Ma jolie”, parole del ritornello di una canzone popolare con cui l’artista chiama affettuosamente la giovane amante. Tra i quadri di questo periodo con tale caratteristica va citato il famoso “Donna con chitarra” del Museum of Modern Art di New York.
Il 1917 è l’anno del balletto “Parade” a cui Picasso collabora. L’artista si innamora della ballerina russa Olga Koklova che sposa nel 1918, con testimoni d’eccezione: Apollinaire, Max Jacob e Jean Cocteau. Dai due coniugi nel 1921 nasce il piccolo Paul, primogenito di Picasso. Tra i numerosi ritratti di Olga, dipinti tra il 1917 ed il 1923, un posto di rilievo è sicuramente occupato dalla splendida tela del museo parigino intitolato all’artista che la vede seduta in poltrona con un ventaglio in mano.
Nel 1927 conosce per strada, all’uscita delle Gallerie La Fayettes di Parigi, la diciassettenne Marie-Thérèse Walter. Picasso le rivolge una frase: “Mademoiselle voi avete un viso interessante e io vorrei farvi un ritratto. Noi potremmo fare delle grandi cose insieme. Io sono Picasso”. L’incontro segna l’inizio di una numerosa produzione ritrattistica di una delle più riprodotte modelle del pittore, di cui diviene ben presto una nuova fiamma.
Nel 1934 si separa da Olga e compie un viaggio in Spagna con Marie-Thérèse: l’anno sucessivo nasce la seconda figlia del pittore spagnolo Maria de la Concepciòn, chiamata da tutti Maya.
A Mougins, presso Cannes, nel 1936 conosce la fotografa jugoslava Dora Maar con cui passa molto.
Picasso ritrae Marie-Thérèse e Dora in diversi quadri praticamente contemporanei, forse attirato dalle differenze delle due donne. Esplicativo a tal riguardo è l’esempio di due tele del Museo Picasso di Parigi dipinte entrambe nel 1937: in una la notturna Dora, bruna, unghie rosse, un occhio verde ed uno rosso, vestita con un corpetto nero ricamato; nell’altra la solare Marie-Thérèse, bionda, immersa in colori freddi e chiari. Le due in quegli anni compaiono in molte opere di vario genere, non solo dipinti, ma anche in sculture e ceramiche: Picasso sembra non stancarsi mai di ritrarle. Dora così diviene “la donna che piange” mentre Marie Thérèse “la donna che dorme”, così chiamate per l’atteggiamento predominante di ciascuna nella produzione artistica del loro amato, pur se difficile risulta riconoscere i loro lineamenti, data la forte scomposizione e distorsione cui Picasso le sottopone.
Nel 1946 Picasso trascorre quasi tutto l’anno sulla Costa Azzurra con la pittrice Françoise Gilot, conosciuta tre anni prima. Da questa compagna avrà due figli, prima di essere lasciato nel 1953: nel 1947 Claude, nel 1949 Paloma. La relazione con Françoise vivrà uno spiacevole seguito una decina di anni dopo, quando verranno pubblicate le memorie della donna intitolate “Vita con Picasso”, che provocano la rottura tra il pittore e i due figli Claude e Paloma.
Nel 1954 si lega a Jacqueline Roque con cui trascorre l’estate a Collioure e Perpignan: nel 1961 Pablo, ottantenne, sposa a Vallauris la sua ultima donna.
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