LE RELIQUIE
Basilea
10/05/2001
Gran parte dei pezzi in esposizione sono reliquie di santi conservate in contenitori dalle forme a volte bizzarre, come il curioso calzare in legno con intarsi in parte in argento e in parte in bronzo dorato e applicazioni di vetro colorato. Un reliquario inusuale con un’iscrizione sulla suola che suggerisce che probabilmente fu indossata da una delle vittime innocenti massacrate per ordine di Erode. La commistione di elementi decorativi romani e del tardo periodo gotico fanno supporre che il calzare fu concepito sulla base di diversi modelli più antichi: quasi certamente le pietre di vetro furono prelevate da questo modello e riutilizzate per fabbricare il nuovo ed eclettico calzare.
Nel 1254 il diacono della cattedrale di Colonia donò alla cattedrale di Basilea uno scheletro e altre reliquie delle vergini che, insieme a Santa Ursula, furono vittime del martirio a Colonia nel 5° secolo. Nel tardo 15esimo secolo, questi resti sono stati identificati come quelli della stessa Santa Ursula. L’affinità stilistica con la scultura rappresentata sul portale sinistro della facciata principale della cattedrale, ha fatto pensare che in realtà il busto risalga ad un periodo antecedente: probabilmente il 14esimo secolo. Si pensa che il busto poggiasse su di un basamento dal quale venne separato nel 1932-33, quando fu venduto dai sovietici: il basamento è comunque ancora oggi conservato in un eremo a San Petersburg. Il busto è intagliato, inciso e cesellato in argento dorato, con diversi smalti opaco e lucente che, insieme ad inserti di vetro, creano giochi di luce; il tutto adornato da un collare di rame dorato.
Altro oggetto sacro esposto alla mostra è un sudario: nel 1955 il lenzuolo argentato che racchiudeva le reliquie –che inventari risalenti al 1477 hanno identificato come quelle di Sant’Eustachio- è stato rimosso, rivelando tre pezzi: il basamento, una testa e un copricapo, tutti interamente di legno. Quando per la prima volta nel Medioevo fu aperto il lenzuolo, furono trovati tre strati di reliquie avvolti in un altro tessuto (anche i frammenti del tessuto sono in esposizione) e accuratamente etichettati, tranne lo strato inferiore che contiene dei frammenti di cranio non identificati.
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