Gli appuntamenti dal 25 al 31 marzo
La settimana di Pasqua in tv, da Michelangelo a Cambellotti
Michelangelo - Santo e Peccatore | Courtesy Sky
Francesca Grego e Samantha De Martin
29/03/2024
La città dei miracoli. I tesori di Pisa in onda su Rai Storia
Le meraviglie di Pisa sono al centro dell’episodio di questa settimana della serie Storia delle nostre città. Lunedì 25 marzo alle 21.10 la gloriosa repubblica marinara torna in scena su Rai Storia per raccontarsi in tutta la sua bellezza. Dalla celeberrima torre pendente a Piazza dei Miracoli, passando per il Duomo, il Battistero e il Palazzo dei Cavalieri, la città sfoggia ancora i segni di quel passato leggendario che la vide contendersi con Genova, Venezia e Amalfi il primato sui mari. Ma la storia di Pisa è talmente ricca e antica che non si sa neanche chi le abbia dato i natali: forse gli etruschi, forse i greci, forse i liguri… Quel che è certo, è che si tratta di una città assolutamente unica al mondo.
Storia delle nostre città: Pisa I Courtesy Rai Storia
Un grande maestro da riscoprire: su Rai 5 l’arte “senza fine” di Duilio Cambellotti
Da Roma alla Sicilia, passando per la Pianura Pontina, Duilio Cambellotti (1876-1960) ha decorato dimore nobiliari e scuole di campagna, creato scenografie e lampioni stradali, ridisegnando la quotidianità degli italiani. Pittore, scultore, grafico, ceramista, scenografo, costumista, arredatore, incisore, il poliedrico maestro è pronto a raccontarsi in tutta la sua attualità nel documentario Duilio Cambellotti Arte senza fine, in prima visione mercoledì 27 marzo alle 21.15 su Rai 5.
Artista di respiro europeo con oltre 8000 opere all’attivo, Cambellotti ha sempre posto l’uomo e la natura al centro della sua ricerca. Si è espresso con le tecniche e negli ambiti creativi più disparati, eppure a guidarlo è stata una sola urgenza: comunicare la bellezza al maggior numero di persone possibile. Il doc scritto e diretto da Claudia Pampinella con la consulenza della storica Caterina Brazzi Castracane ci invita a viaggiare nel lavoro del maestro, evidenziandone il contributo al rinnovamento delle arti decorative secondo il principio di unità e sintesi delle arti che oggi si conferma di estrema modernità.
Duilio Cambellotti, illustrazione tratta da "Le mille e una notte" I Courtesy Rai Cultura
“Ho iniziato ad approfondire la conoscenza di Duilio Cambellotti leggendo i suoi scritti autobiografici e le sue riflessioni sull’arte e il teatro, poi ho conosciuto le sue opere”, racconta l’autrice e regista: “Andando sempre più in profondità nella sua produzione senza fine ho perso la direzione, come una barca che lascia un fiume per immettersi nel mare. Il mare di Cambellotti era immenso. Come avrei potuto attraversarlo? Seguendo quale rotta? Forse dovevo solo mettermi in ascolto studiando e osservando le sue opere. Era un obiettivo molto ambizioso ma una cosa mi aveva colpito profondamente: in lui la ricerca estetica della bellezza si accompagnava ad una forte complessità del segno grafico”.
"Duilio Cambellotti Arte senza fine", un documentario di Claudia Pampinella I Courtesy Rai Cultura
Dalla Raffaello alla Basilica del Santo Sepolcro, la Pasqua di Sky Arte
Sky Arte festeggia la Pasqua con i più celebri maestri della tradizione italiana. Quest’anno saranno la grazia e la dolcezza rasserenante di Raffaello ad aprire le danze con una lunga serata in programma per giovedì 28. Si parte alle 21.15 con il docufilm Raffaello. Il giovane prodigio, che, con la consulenza scientifica di Vincenzo Farinella e la voce narrante di Valeria Golino, ha celebrato il cinquecentenario dell’Urbinate. A seguire, Raffaello - La divina bellezza svelerà i misteri nascosti nell’iconico dipinto della Fornarina, mentre Raffaello: Budapest, 1983, tratto dalla serie Art Crimes, ripercorrerà le vicende del clamoroso furto della Madonna Esterhazy. Chiuderà la serata il documentario La Madonna Sistina di Raffaello - Il capolavoro ritrovato, che svela la storia di un dipinto dai trascorsi davvero avventurosi.
Raffaello Sanzio, Madonna Sistina, 1513-1514 circa, Olio su tela, 265 × 196 cm, Dresda, Gemäldegalerie
Nel pomeriggio del Venerdì Santo si entra a pieno titolo nell’atmosfera delle festività con la produzione Sky La Pasqua nell’arte: in primo piano, le rappresentazioni artistiche della Passione e Resurrezione di Gesù dai tempi dei primi cristiani ai nostri giorni (venerdì 29 marzo alle 18, con repliche domenica 31 alle 12.50 e alle 19.40).
La giornata di Pasqua si aprirà con il documentario La Basilica del Santo Sepolcro - Il cuore della Cristianità (11.50). Nel pomeriggio tornerà in tv il docufilm San Pietro e le basiliche papali di Roma 3D, mentre la serata sarà dedicata ai giganti del Rinascimento e del Barocco, con Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione (22.45).
Da lunedì 25 a venerdì 29 marzo in tarda mattinata, infine, gli episodi della serie Grandi maestri ci restituiranno il ritratto di alcuni celebri protagonisti dell’arte italiana, da Masaccio ad Andrea Mantegna, da Duccio di Buoninsegna a Giovanni Bellini, Pontormo, Correggio.
Michelangelo - Santo e Peccatore | Courtesy Sky
Santo e peccatore. In prima visione il Michelangelo firmato Sky
Un’avventura televisiva incentrata sull’uomo, oltre che sull’artista, permette di vedere ed esplorare, attraverso l’ausilio della tecnologia, uno dei più grandi capitoli incompiuti della storia dell'arte.
L’appuntamento più atteso nella settimana in tv firmata Sky Arte è con Michelangelo - Santo e Peccatore, il documentario Sky Original in esclusiva su Sky Arte, in onda domenica 31 marzo alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand, che ripercorre la storia della realizzazione del mausoleo di Papa Giulio II. Attesa come l’ottava meraviglia del mondo, l’opera vide la luce solo dopo 40 anni mettendo in discussione la reputazione di Michelangelo, denigrato in pubblico oltre che nella ingiuriosa biografia scritta dal Vasari.
A colpire di più del documentario prodotto da Sky e Quoiat Films, oltre che le dicerie dell'epoca, secondo le quali Michelangelo avrebbe sottratto i fondi stanziati appositamente per la tomba dal Vaticano per acquistare un immobile nei pressi di Firenze per elevare lo status sociale della sua famiglia, è il racconto illuminante relativo alla storia del mausoleo, dalla concezione dell'idea originale al suo risultato finale. La ricostruzione virtuale del mausoleo nella sua forma originaria, riproposta da team di esperti di realtà virtuale (Centounopercento, Roma) ci porta alle origini di questa vera e propria “tragedia della sepoltura”, un vero dramma nella vita dello scultore, pittore, architetto, poeta che ha emozionato i secoli estraendo carne e ossa dal marmo. Riusciamo così a vedere, grazie alla tecnologia, le 40 statue, le nicchie, i bronzi che avrebbero dovuto arricchire la tomba di Giulio II secondo il progetto originario.
A guidare il pubblico sono i contributi delle storiche dell’arte Kate Bryan e Katy Hessel, della direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta, dell'autrice e storica dell'arte Cristina Acidini, della direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze Cecilie Hollberg, dell’architetto e restauratore Antonio Forcellino, solo per citare alcune testimonianze.
Di quella che sarebbe dovuta essere un’opera colossale, resta oggi il Mosè a giganteggiare nella chiesa di San Pietro in Vincoli, a Roma, riconosciuto universalmente come uno dei capolavori di Michelangelo Buonarroti, il sublime peccatore, l’artista negligente nella gestione del denaro, il multimilionario ossessionato dai soldi.
Il documentario spiega con chiarezza i retroscena, a tratti divertenti, celati dietro la tomba di Giulio II, alla quale la statua appartiene, esito di un lungo e travagliato processo di modifiche del progetto originale che rischiò di trasformare il grande genio del Rinascimento in una sorta di vittima della cancel culture. Bellissime le immagini che consentono di ammirare i dettagli della Pietà, punto di svolta della strategia artistica imprenditoriale di Michelangelo, e ancora il David, che segna l'esordio del genio sulla scena internazionale.
Le meraviglie di Pisa sono al centro dell’episodio di questa settimana della serie Storia delle nostre città. Lunedì 25 marzo alle 21.10 la gloriosa repubblica marinara torna in scena su Rai Storia per raccontarsi in tutta la sua bellezza. Dalla celeberrima torre pendente a Piazza dei Miracoli, passando per il Duomo, il Battistero e il Palazzo dei Cavalieri, la città sfoggia ancora i segni di quel passato leggendario che la vide contendersi con Genova, Venezia e Amalfi il primato sui mari. Ma la storia di Pisa è talmente ricca e antica che non si sa neanche chi le abbia dato i natali: forse gli etruschi, forse i greci, forse i liguri… Quel che è certo, è che si tratta di una città assolutamente unica al mondo.
Storia delle nostre città: Pisa I Courtesy Rai Storia
Un grande maestro da riscoprire: su Rai 5 l’arte “senza fine” di Duilio Cambellotti
Da Roma alla Sicilia, passando per la Pianura Pontina, Duilio Cambellotti (1876-1960) ha decorato dimore nobiliari e scuole di campagna, creato scenografie e lampioni stradali, ridisegnando la quotidianità degli italiani. Pittore, scultore, grafico, ceramista, scenografo, costumista, arredatore, incisore, il poliedrico maestro è pronto a raccontarsi in tutta la sua attualità nel documentario Duilio Cambellotti Arte senza fine, in prima visione mercoledì 27 marzo alle 21.15 su Rai 5.
Artista di respiro europeo con oltre 8000 opere all’attivo, Cambellotti ha sempre posto l’uomo e la natura al centro della sua ricerca. Si è espresso con le tecniche e negli ambiti creativi più disparati, eppure a guidarlo è stata una sola urgenza: comunicare la bellezza al maggior numero di persone possibile. Il doc scritto e diretto da Claudia Pampinella con la consulenza della storica Caterina Brazzi Castracane ci invita a viaggiare nel lavoro del maestro, evidenziandone il contributo al rinnovamento delle arti decorative secondo il principio di unità e sintesi delle arti che oggi si conferma di estrema modernità.
Duilio Cambellotti, illustrazione tratta da "Le mille e una notte" I Courtesy Rai Cultura
“Ho iniziato ad approfondire la conoscenza di Duilio Cambellotti leggendo i suoi scritti autobiografici e le sue riflessioni sull’arte e il teatro, poi ho conosciuto le sue opere”, racconta l’autrice e regista: “Andando sempre più in profondità nella sua produzione senza fine ho perso la direzione, come una barca che lascia un fiume per immettersi nel mare. Il mare di Cambellotti era immenso. Come avrei potuto attraversarlo? Seguendo quale rotta? Forse dovevo solo mettermi in ascolto studiando e osservando le sue opere. Era un obiettivo molto ambizioso ma una cosa mi aveva colpito profondamente: in lui la ricerca estetica della bellezza si accompagnava ad una forte complessità del segno grafico”.
"Duilio Cambellotti Arte senza fine", un documentario di Claudia Pampinella I Courtesy Rai Cultura
Dalla Raffaello alla Basilica del Santo Sepolcro, la Pasqua di Sky Arte
Sky Arte festeggia la Pasqua con i più celebri maestri della tradizione italiana. Quest’anno saranno la grazia e la dolcezza rasserenante di Raffaello ad aprire le danze con una lunga serata in programma per giovedì 28. Si parte alle 21.15 con il docufilm Raffaello. Il giovane prodigio, che, con la consulenza scientifica di Vincenzo Farinella e la voce narrante di Valeria Golino, ha celebrato il cinquecentenario dell’Urbinate. A seguire, Raffaello - La divina bellezza svelerà i misteri nascosti nell’iconico dipinto della Fornarina, mentre Raffaello: Budapest, 1983, tratto dalla serie Art Crimes, ripercorrerà le vicende del clamoroso furto della Madonna Esterhazy. Chiuderà la serata il documentario La Madonna Sistina di Raffaello - Il capolavoro ritrovato, che svela la storia di un dipinto dai trascorsi davvero avventurosi.
Raffaello Sanzio, Madonna Sistina, 1513-1514 circa, Olio su tela, 265 × 196 cm, Dresda, Gemäldegalerie
Nel pomeriggio del Venerdì Santo si entra a pieno titolo nell’atmosfera delle festività con la produzione Sky La Pasqua nell’arte: in primo piano, le rappresentazioni artistiche della Passione e Resurrezione di Gesù dai tempi dei primi cristiani ai nostri giorni (venerdì 29 marzo alle 18, con repliche domenica 31 alle 12.50 e alle 19.40).
La giornata di Pasqua si aprirà con il documentario La Basilica del Santo Sepolcro - Il cuore della Cristianità (11.50). Nel pomeriggio tornerà in tv il docufilm San Pietro e le basiliche papali di Roma 3D, mentre la serata sarà dedicata ai giganti del Rinascimento e del Barocco, con Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione (22.45).
Da lunedì 25 a venerdì 29 marzo in tarda mattinata, infine, gli episodi della serie Grandi maestri ci restituiranno il ritratto di alcuni celebri protagonisti dell’arte italiana, da Masaccio ad Andrea Mantegna, da Duccio di Buoninsegna a Giovanni Bellini, Pontormo, Correggio.
Michelangelo - Santo e Peccatore | Courtesy Sky
Santo e peccatore. In prima visione il Michelangelo firmato Sky
Un’avventura televisiva incentrata sull’uomo, oltre che sull’artista, permette di vedere ed esplorare, attraverso l’ausilio della tecnologia, uno dei più grandi capitoli incompiuti della storia dell'arte.
L’appuntamento più atteso nella settimana in tv firmata Sky Arte è con Michelangelo - Santo e Peccatore, il documentario Sky Original in esclusiva su Sky Arte, in onda domenica 31 marzo alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand, che ripercorre la storia della realizzazione del mausoleo di Papa Giulio II. Attesa come l’ottava meraviglia del mondo, l’opera vide la luce solo dopo 40 anni mettendo in discussione la reputazione di Michelangelo, denigrato in pubblico oltre che nella ingiuriosa biografia scritta dal Vasari.
A colpire di più del documentario prodotto da Sky e Quoiat Films, oltre che le dicerie dell'epoca, secondo le quali Michelangelo avrebbe sottratto i fondi stanziati appositamente per la tomba dal Vaticano per acquistare un immobile nei pressi di Firenze per elevare lo status sociale della sua famiglia, è il racconto illuminante relativo alla storia del mausoleo, dalla concezione dell'idea originale al suo risultato finale. La ricostruzione virtuale del mausoleo nella sua forma originaria, riproposta da team di esperti di realtà virtuale (Centounopercento, Roma) ci porta alle origini di questa vera e propria “tragedia della sepoltura”, un vero dramma nella vita dello scultore, pittore, architetto, poeta che ha emozionato i secoli estraendo carne e ossa dal marmo. Riusciamo così a vedere, grazie alla tecnologia, le 40 statue, le nicchie, i bronzi che avrebbero dovuto arricchire la tomba di Giulio II secondo il progetto originario.
A guidare il pubblico sono i contributi delle storiche dell’arte Kate Bryan e Katy Hessel, della direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta, dell'autrice e storica dell'arte Cristina Acidini, della direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze Cecilie Hollberg, dell’architetto e restauratore Antonio Forcellino, solo per citare alcune testimonianze.
Di quella che sarebbe dovuta essere un’opera colossale, resta oggi il Mosè a giganteggiare nella chiesa di San Pietro in Vincoli, a Roma, riconosciuto universalmente come uno dei capolavori di Michelangelo Buonarroti, il sublime peccatore, l’artista negligente nella gestione del denaro, il multimilionario ossessionato dai soldi.
Il documentario spiega con chiarezza i retroscena, a tratti divertenti, celati dietro la tomba di Giulio II, alla quale la statua appartiene, esito di un lungo e travagliato processo di modifiche del progetto originale che rischiò di trasformare il grande genio del Rinascimento in una sorta di vittima della cancel culture. Bellissime le immagini che consentono di ammirare i dettagli della Pietà, punto di svolta della strategia artistica imprenditoriale di Michelangelo, e ancora il David, che segna l'esordio del genio sulla scena internazionale.
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