Un importante intervento di restauro nel cuore di Roma
La Loggia di Galatea si rifà il look: al via il restauro a Villa Farnesina
Raffaello Sanzio, Particolare, Trionfo di Galatea, Roma, Villa Farnesina | Courtesy Villa Farnesina
Samantha De Martin
02/02/2021
L’ultima, inaspettata sorpresa era stata la ricomparsa del pigmento conosciuto come "blu egizio", il primo blu artificiale della storia dell’arte, riaffiorato in tutto il cielo, nel mare e persino negli occhi della ninfa Galatea.
La sua manifattura risale agli egizi, come indica il nome, mentre l’ampio uso da parte di Raffaello denota la precisa volontà dell’artista di ricorrere ai colori della sua amata antichità per dare lustro a un soggetto del mito.
Adesso l’ultima novità che arriva da Villa Farnesina - la sontuosa residenza di cultura e "di delizie" nel cuore di Roma, che il ricco banchiere Agostino Chigi si era fatto costruire tra il 1509 e il 1512 da Baldassarre Peruzzi, affrescata dai grandi nomi dell’arte come Raffaello, Sebastiano del Piombo, Giulio Romano - riguarda l’avvio del restauro della Loggia di Galatea.
Il Crono system durante la campagna di acquisizione dati dei disegni sul muro sottostanti la Galatea di Raffaello in Villa Farnesina, Roma | Foto: © Villa Farnesina e Bruker Nano Analytics | Courtesy Villa Farnesina e Bruker Nano Analytics
A conclusione dell’anno dedicato all’Urbinate, le celebrazioni non si arrestano, anzi trovano nuova linfa nel restauro di questo prezioso ambiente della Villa di via della Lungara - sede di rappresentanza dell’Accademia Nazionale dei Lincei - che prende il nome dalla ninfa dipinta da Raffaello. Nota nel Cinquecento come “Loggia del giardino”, che fu cornice di feste e di banchetti, la Loggia di Galatea sfoggia, accanto ai capolavori dell'Urbinate, opere di Sebastiano del Piombo e Baldassarre Peruzzi.
Un cantiere all’insegna della continuità
Ma veniamo al restauro. Il cantiere, inaugurato lo scorso 29 gennaio, coordinato dalla Commissione lincea di Villa Farnesina, si inserisce nell’articolato programma di conservazione, delle decorazioni cinquecentesche, seicentesche ed ottocentesche della Loggia. Condotto nel rispetto della consueta, rigorosa metodologia applicata dall’Istituto Centrale per il Restauro, offrirà nuovi elementi per ricostruire le vicende storiche della Villa e quindi una più dettagliata conoscenza degli interventi decorativi avvenuti nel tempo.
L'intervento avverrà in stretta continuità con i restauri che, a partire dagli anni Sessanta, hanno interessato questi preziosi ambienti. I primi contatti dell’ICR con l’Accademia dei Lincei erano infatti avvenuti negli anni Cinquanta con Cesare Brandi e da allora le due istituzioni hanno condiviso importanti collaborazioni: gli interventi nella stessa Loggia di Galatea (dal 1963 al 1981), il fronte verso il Lungotevere, la Sala del Sodoma (dal 1974) e quella delle Prospettive, la Loggia di Amore e Psiche, le Scuderie, e, di recente, la Sala del Fregio (2003-2011), la Galleria delle Grottesche (2015) e la Saletta pompeiana (2018).
Restauratrici al lavoro nella Loggia di Galatea a Villa Farnesina | Foto: © E. Loliva ICR | Courtesy Accademia Nazionale dei Lincei
Il cantiere, che avrà la supervisione della Commissione Villa Farnesina e di Virginia Lapenta (Conservatore di Villa Farnesina) è coordinato dall’architetto dell’ICR Giorgio Sobrà e si inserisce nell’attività didattica della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’ICR, sede di Roma, diretta da Francesca Capanna.
I camici bianchi dell’arte - due squadre di cinque allievi e un docente - saranno impegnati fino al prossimo autunno per riportare nell’ambiente gli antichi colori dei suoi capolavori e consentire la messa in sicurezza delle parti non ancora restaurate. Finanziato dal Mibact attraverso il Fondo degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato per lo sviluppo del Paese, l’intervento riguarderà nello specifico l’intera decorazione della loggia ad eccezione del soffitto, dalle lunette alle paraste, e ancora i paesaggi, i finti tendaggi fino al Polifemo di del Piombo e al Trionfo di Galatea di Raffaello. Sarà un itinerario finalizzato a valorizzare, far conoscere, studiare e recuperare il più possibile nella sua veste originaria questo scrigno architettonico creato all’inizio del Cinquecento, luogo ideale e sintesi altissima tra pittura e architettura.
Raffaello Sanzio, Particolare, Trionfo di Galatea | Foto: © Villa Farnesina | Courtesy Villa Farnesina
Alla scoperta dei colori dell’epoca Chigi
Ed eccola Galatea, ninfa del mare, in fuga dall’amore del Ciclope Polifemo, la veste rossa, simile a una vela gonfiata dal vento, il corpo statuario, le braccia tese a guidare i delfini che trainano sull’acqua il cocchio a forma di conchiglia, mentre un festoso corteo di tritoni, nereidi, amorini ne celebra il trionfo.
Eccola la bella ninfa sotto una lunetta di Sebastiano del Piombo, a fianco del Polifemo dello stesso artista, mentre aspetta di tornare a scoprire gli antichi colori dell'epoca di Chigi, e le sovrapposizioni giunte nel tempo.
Nel 1512 Raffaello ne rappresentò il Trionfo in questo affresco. Quando gli fu affidato l’incarico di realizzarlo, al pianterreno della villa del banchiere Chigi, il Sanzio era impegnato a decorare la Stanza della Segnatura e la Stanza di Eliodoro in Vaticano per Giulio II.
I prossimi appuntamenti di Villa Farnesina
Prosegue l'attività digitale di Villa Farnesina. Giovedì 25 febbraio dalle 10 si terrà un seminario - trasmesso in streaming - che ripercorrerà la storia del blu egizio, il pigmento caro a Raffaello e in uso in antichità fino al Rinascimento.
Per chi volesse invece scrutare da vicino i capolavori della Villa, è sempre attivo, nella nuova sezione del sito web “Villa Farnesina on air”, la Loggia digitale, un sistema interattivo che permette di navigare nella Loggia di Amore e Psiche per godere a distanza ravvicinata degli straordinari dettagli pittorici di piante, animali e delle scene della favola.
La Loggia di Raffaello in versione digitale
Leggi anche:
• Gli echi del mito in un affresco simile a una danza: il Trionfo di Galatea
• A tu per tu con le Storie di Amore e Psiche: la Loggia di Raffaello a Villa Farnesina in versione digitale
La sua manifattura risale agli egizi, come indica il nome, mentre l’ampio uso da parte di Raffaello denota la precisa volontà dell’artista di ricorrere ai colori della sua amata antichità per dare lustro a un soggetto del mito.
Adesso l’ultima novità che arriva da Villa Farnesina - la sontuosa residenza di cultura e "di delizie" nel cuore di Roma, che il ricco banchiere Agostino Chigi si era fatto costruire tra il 1509 e il 1512 da Baldassarre Peruzzi, affrescata dai grandi nomi dell’arte come Raffaello, Sebastiano del Piombo, Giulio Romano - riguarda l’avvio del restauro della Loggia di Galatea.
Il Crono system durante la campagna di acquisizione dati dei disegni sul muro sottostanti la Galatea di Raffaello in Villa Farnesina, Roma | Foto: © Villa Farnesina e Bruker Nano Analytics | Courtesy Villa Farnesina e Bruker Nano Analytics
A conclusione dell’anno dedicato all’Urbinate, le celebrazioni non si arrestano, anzi trovano nuova linfa nel restauro di questo prezioso ambiente della Villa di via della Lungara - sede di rappresentanza dell’Accademia Nazionale dei Lincei - che prende il nome dalla ninfa dipinta da Raffaello. Nota nel Cinquecento come “Loggia del giardino”, che fu cornice di feste e di banchetti, la Loggia di Galatea sfoggia, accanto ai capolavori dell'Urbinate, opere di Sebastiano del Piombo e Baldassarre Peruzzi.
Un cantiere all’insegna della continuità
Ma veniamo al restauro. Il cantiere, inaugurato lo scorso 29 gennaio, coordinato dalla Commissione lincea di Villa Farnesina, si inserisce nell’articolato programma di conservazione, delle decorazioni cinquecentesche, seicentesche ed ottocentesche della Loggia. Condotto nel rispetto della consueta, rigorosa metodologia applicata dall’Istituto Centrale per il Restauro, offrirà nuovi elementi per ricostruire le vicende storiche della Villa e quindi una più dettagliata conoscenza degli interventi decorativi avvenuti nel tempo.
L'intervento avverrà in stretta continuità con i restauri che, a partire dagli anni Sessanta, hanno interessato questi preziosi ambienti. I primi contatti dell’ICR con l’Accademia dei Lincei erano infatti avvenuti negli anni Cinquanta con Cesare Brandi e da allora le due istituzioni hanno condiviso importanti collaborazioni: gli interventi nella stessa Loggia di Galatea (dal 1963 al 1981), il fronte verso il Lungotevere, la Sala del Sodoma (dal 1974) e quella delle Prospettive, la Loggia di Amore e Psiche, le Scuderie, e, di recente, la Sala del Fregio (2003-2011), la Galleria delle Grottesche (2015) e la Saletta pompeiana (2018).
Restauratrici al lavoro nella Loggia di Galatea a Villa Farnesina | Foto: © E. Loliva ICR | Courtesy Accademia Nazionale dei Lincei
Il cantiere, che avrà la supervisione della Commissione Villa Farnesina e di Virginia Lapenta (Conservatore di Villa Farnesina) è coordinato dall’architetto dell’ICR Giorgio Sobrà e si inserisce nell’attività didattica della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’ICR, sede di Roma, diretta da Francesca Capanna.
I camici bianchi dell’arte - due squadre di cinque allievi e un docente - saranno impegnati fino al prossimo autunno per riportare nell’ambiente gli antichi colori dei suoi capolavori e consentire la messa in sicurezza delle parti non ancora restaurate. Finanziato dal Mibact attraverso il Fondo degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato per lo sviluppo del Paese, l’intervento riguarderà nello specifico l’intera decorazione della loggia ad eccezione del soffitto, dalle lunette alle paraste, e ancora i paesaggi, i finti tendaggi fino al Polifemo di del Piombo e al Trionfo di Galatea di Raffaello. Sarà un itinerario finalizzato a valorizzare, far conoscere, studiare e recuperare il più possibile nella sua veste originaria questo scrigno architettonico creato all’inizio del Cinquecento, luogo ideale e sintesi altissima tra pittura e architettura.
Raffaello Sanzio, Particolare, Trionfo di Galatea | Foto: © Villa Farnesina | Courtesy Villa Farnesina
Alla scoperta dei colori dell’epoca Chigi
Ed eccola Galatea, ninfa del mare, in fuga dall’amore del Ciclope Polifemo, la veste rossa, simile a una vela gonfiata dal vento, il corpo statuario, le braccia tese a guidare i delfini che trainano sull’acqua il cocchio a forma di conchiglia, mentre un festoso corteo di tritoni, nereidi, amorini ne celebra il trionfo.
Eccola la bella ninfa sotto una lunetta di Sebastiano del Piombo, a fianco del Polifemo dello stesso artista, mentre aspetta di tornare a scoprire gli antichi colori dell'epoca di Chigi, e le sovrapposizioni giunte nel tempo.
Nel 1512 Raffaello ne rappresentò il Trionfo in questo affresco. Quando gli fu affidato l’incarico di realizzarlo, al pianterreno della villa del banchiere Chigi, il Sanzio era impegnato a decorare la Stanza della Segnatura e la Stanza di Eliodoro in Vaticano per Giulio II.
I prossimi appuntamenti di Villa Farnesina
Prosegue l'attività digitale di Villa Farnesina. Giovedì 25 febbraio dalle 10 si terrà un seminario - trasmesso in streaming - che ripercorrerà la storia del blu egizio, il pigmento caro a Raffaello e in uso in antichità fino al Rinascimento.
Per chi volesse invece scrutare da vicino i capolavori della Villa, è sempre attivo, nella nuova sezione del sito web “Villa Farnesina on air”, la Loggia digitale, un sistema interattivo che permette di navigare nella Loggia di Amore e Psiche per godere a distanza ravvicinata degli straordinari dettagli pittorici di piante, animali e delle scene della favola.
La Loggia di Raffaello in versione digitale
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