Il Novecento di Walker Evans
La fotografia Venditori sul ciglio della strada nei pressi di Birmingham di Walker Evans
13/10/2005
A Roma la “Grande Depressione” del 1929 è raccontata dall’opera del grande fotogiornalista americano Walker Evans (1903 – 1975), con oltre 100 fotografie riprodotte in vari media: stampe giclée, fotografie, libri, riviste e documenti. Il 29 ottobre del 1929 un colossale crack coinvolse la borsa di New York, mandando sul lastrico milioni di persone e dando inizio alla "Grande Depressione". Dal 1935 al 1937, Evans viaggiò attraverso gli Stati del Sud e del Centro del paese documentando la tragica situazione attraverso immagini di paesaggi, architetture, uomini. Una selezione dei suoi principali lavori viene esposto in anteprima nazionale a Palazzo Braschi, dal 5 ottobre 2005 all’8 gennaio 2006.
Evans cominciò la sua esplorazione in West Virginia, spostandosi poi in Pennsylvania, Louisiana, Mississippi, Georgia, Carolina del Sud ed infine in Alabama. Le opere in catalogo documentano il suo stile essenziale e analitico, caratterizzato dalla intensa “poetizzazione” che lo distinse nel panorama della fotografia della prima metà del Novecento. Le foto infatti illustrano la realtà dell’epoca, ma propongono anche una visione personale dell’autore, in cui i particolari assumono importanza centrale.
Evans, ossessionato dalla ricerca del dettaglio visivo, si era equipaggiato di un apparecchio 8x10 che gli consentiva di catturare anche i minimi particolari. Significativa è la sezione dedicata alle immagini di vetrine, insegne e negozi – Case e cartelloni pubblicitari in Atlanta - che evidenzia il forte contrasto tra il virtuale mondo consumistico e la reale desolazione circostante.
Le stampe fotografiche presentate in mostra vanno dalle emulsioni tradizionali ai sali d’argento alla fotoincisione, dalla stampa litografica e la rilevografia fino alle rielaborazioni digitali al nerofumo. Queste stampe rappresentano un’interpretazione ideale, a partire dai negativi originali, realizzata dall’artista o da un tecnico di fiducia. Evans si rese infatti conto che poteva affidare a qualcun altro il lavoro di routine. Se da un lato prediligeva la stampa di alta qualità dei suoi lavori, dall’altro aveva capito che i risultati cui mirava non erano alterati dal processo di stampa. Mostrò quindi interesse per la camera oscura, senza tuttavia subirne il fascino come nel caso di Weston o di Adams, per i quali la giusta interpretazione di una stampa era essenziale al completamento dell’immagine.
Walker Evans. Argento e carbone
5 ottobre 2005 – 8 gennaio 2006
Museo di Roma – Palazzo Braschi, Piazza San Pantaleo, 10
Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma
Sovraintendenza ai Beni Culturali e dalla Fratelli Alinari. Curata da John T. Hill
Da martedì a domenica: ore 9,00 -19,00; lunedì chiuso
(chiuso il 25 dicembre 2005 e il 1° gennaio 2006)
Ingresso museo: intero € 6,20, ridotto € 3,10.
Info: 06/67108346 - 06/82077304
museodiroma@comune.roma.it
http://www.museodiroma.comune.roma.it
Evans cominciò la sua esplorazione in West Virginia, spostandosi poi in Pennsylvania, Louisiana, Mississippi, Georgia, Carolina del Sud ed infine in Alabama. Le opere in catalogo documentano il suo stile essenziale e analitico, caratterizzato dalla intensa “poetizzazione” che lo distinse nel panorama della fotografia della prima metà del Novecento. Le foto infatti illustrano la realtà dell’epoca, ma propongono anche una visione personale dell’autore, in cui i particolari assumono importanza centrale.
Evans, ossessionato dalla ricerca del dettaglio visivo, si era equipaggiato di un apparecchio 8x10 che gli consentiva di catturare anche i minimi particolari. Significativa è la sezione dedicata alle immagini di vetrine, insegne e negozi – Case e cartelloni pubblicitari in Atlanta - che evidenzia il forte contrasto tra il virtuale mondo consumistico e la reale desolazione circostante.
Le stampe fotografiche presentate in mostra vanno dalle emulsioni tradizionali ai sali d’argento alla fotoincisione, dalla stampa litografica e la rilevografia fino alle rielaborazioni digitali al nerofumo. Queste stampe rappresentano un’interpretazione ideale, a partire dai negativi originali, realizzata dall’artista o da un tecnico di fiducia. Evans si rese infatti conto che poteva affidare a qualcun altro il lavoro di routine. Se da un lato prediligeva la stampa di alta qualità dei suoi lavori, dall’altro aveva capito che i risultati cui mirava non erano alterati dal processo di stampa. Mostrò quindi interesse per la camera oscura, senza tuttavia subirne il fascino come nel caso di Weston o di Adams, per i quali la giusta interpretazione di una stampa era essenziale al completamento dell’immagine.
Walker Evans. Argento e carbone
5 ottobre 2005 – 8 gennaio 2006
Museo di Roma – Palazzo Braschi, Piazza San Pantaleo, 10
Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma
Sovraintendenza ai Beni Culturali e dalla Fratelli Alinari. Curata da John T. Hill
Da martedì a domenica: ore 9,00 -19,00; lunedì chiuso
(chiuso il 25 dicembre 2005 e il 1° gennaio 2006)
Ingresso museo: intero € 6,20, ridotto € 3,10.
Info: 06/67108346 - 06/82077304
museodiroma@comune.roma.it
http://www.museodiroma.comune.roma.it
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