Futurismo radicale
Opera futurista
10/03/2003
Da poco inaugurata al Kunstforum di Vienna la mostra 'Futurismus, Radikale Avantgarde'; presentate circa duecento opere provenienti dai più importanti musei del mondo.
, che senza dubbio rappresenta il principale contributo italiano all'arte del XX secolo.
Nelle sale dell’istituto culturale sarà possibile ammirare tra i numerosi capolavori la nota scultura in bronzo di Umberto Boccioni, 'Forme dinamiche nello Spazio' del 1913, (scelta per caratterizzare le monete italiane da 20 centesimi di euro). La scultura di Boccioni, conosciuta come 'Il Marciatore', normalmente custodita nella Kunsthalle di Mannheim, sempre in Germania, accoglie il visitatore della sala centrale del Kunstforum di Vienna.
La mostra è incentrata è sul primo periodo del Futurismo, a partire dalla pubblicazione del 'Manifesto futurista' di Filippo Tommaso Marinetti sul Figaro di Parigi del 20 febbraio 1909, la fase precedente quindi dell'alleanza di Marinetti con Mussolini ed il nascente fascismo.
L’esposizione si ferma all'inizio del Secondo Futurismo, arriva cioè fino alla fine dell''Avanguardia Radicale' coincisa con lo spostamento della sede e del cuore della corrente da Milano a Roma. Sono gli anni della reazione degli intellettuali italiani alla tecnologizzazione delle città del Nord d'Italia, il Mezzogiorno è ancora fondato su di un’economia fortemente agraria. Un periodo in cui gli artisti del Futurismo, moriranno da eroi nel corso della Prima guerra mondiale, alla quale avevano aderito inizialmente con grande entusiasmo. il percorso espositivo ripercorre alcuni passaggi che hanno portato gli autori italiani a uscire dal simbolismo per dare vita ad una loro avanguardia legata in parte al 'Divisionismo'.
La mostra curata da Evelyn Benesch e Ingried Brugger, direttrice del Kunstforum, è corredata da un catalogo (in tedesco) edito da Gabriele Mazzotta ed ha richiesto più di due anni di preparazione e studio.
“Futurismus - radikale Avantgarde”
Fino al 29.giugno.03
Bank Austria Kunstforum
Freyung 8 1010 Wien
Telefono (+43 1) 537 33.10-17
office@kunstforum-wien.at
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