Fernand Léger: dalla popstar alle bambine dell'Afghanistan
Fernand Léger - Trois Femmes à la Table Rouge - 1921
04/04/2013
L’annuncio arriva dalla casa d’aste Sotheby’s: la popstar Madonna ha deciso di vendere un quadro della propria collezione per contribuire a raccogliere fondi per i progetti promossi dalla Ray of Light Foundation, finalizzati all’educazione delle bambine in Paesi quali Afghanistan e Pakistan.
L’opera, un dipinto di Fernand Lèger intitolato ‘Trois femmes à la table rouge’ e datato 1921, sarà esposta a Londra tra il 12 e il 16 aprile per poi tornare a New York ed essere battuta all’asta nella serata dedicata a ‘Impressionist & Modern Art Evening Sale’, il prossimo 7 maggio. Madonna aveva acquistato la tela nel 1990 per aggiungerla alla propria collezione in cui figurano anche opere di Frida Kahlo e Tamara de Lempicka. “Voglio scambiare qualcosa di prezioso per qualcosa di prezioso". ha dichiarato la cantante al quotidiano britannico The Guardian.
Ed effettivamente l’opera è di gran valore: è stimata tra i 5 e i 7 milioni di dollari e appartiene alla serie degli Elementi Meccanici di Léger, altri esempi della quale sono in prestigiose istituzioni come il Dallas Museum of Art e la Fondazione Beyeler in Svizzera.
Nicoletta Speltra
L’opera, un dipinto di Fernand Lèger intitolato ‘Trois femmes à la table rouge’ e datato 1921, sarà esposta a Londra tra il 12 e il 16 aprile per poi tornare a New York ed essere battuta all’asta nella serata dedicata a ‘Impressionist & Modern Art Evening Sale’, il prossimo 7 maggio. Madonna aveva acquistato la tela nel 1990 per aggiungerla alla propria collezione in cui figurano anche opere di Frida Kahlo e Tamara de Lempicka. “Voglio scambiare qualcosa di prezioso per qualcosa di prezioso". ha dichiarato la cantante al quotidiano britannico The Guardian.
Ed effettivamente l’opera è di gran valore: è stimata tra i 5 e i 7 milioni di dollari e appartiene alla serie degli Elementi Meccanici di Léger, altri esempi della quale sono in prestigiose istituzioni come il Dallas Museum of Art e la Fondazione Beyeler in Svizzera.
Nicoletta Speltra
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