Cenni biografici
Crepax
28/01/2002
Guido Crepax nasce a Milano il 15 luglio del 1933 e proprio a Milano si laurea in Architettura. Gli anni dell’università rappresentano per Crepax un periodo molto importante: è nell’ambito frenetico e stimolante dell’università infatti, che l’artista comincia a fare le sue prime esperienze sul tavolo da disegno, inventando illustrazioni per diverse copertine di dischi. Attraverso le illustrazioni per canzoni, poesie e sinfonie, Crepax comincia così a farsi conoscere, tanto che nel 1957 la Shell decide di affidargli la sua campagna pubblicitaria. E’ questa un’occasione d’oro per Crepax: grazie ai suoi disegni infatti, la Shell si aggiudica la Palma d’Oro della pubblicità. Due anni più tardi l'artista inizia a collaborare al mensile ‘Tempo Medico’ disegnando tutte le copertine fino alla seconda metà degli anni Ottanta e le prime tavole a fumetti per la rubrica ‘Circuito Interno’.
L’anno più importante per Guido Crepax è senza dubbio il 1963, anno cioè in cui l’artista milanese disegna tavole storiche a colori e illustra diversi racconti, Crepax si riavvicina così a quello che era il suo primo amore: il fumetto. Sulle pagine di Linus, l’artista debutta come autore di fumetti, dando vita a Philip Rembrandt, alias Neutron, critico d’arte e investigatore dilettante, ben presto soppiantato dalla fidanzata Valentina, la vera capostipite delle eroine italiane del fumetto erotico e che diventerà ben presto la protagonista della serie intitolata col suo nome. A questo punto il lavoro di Crepax si divide in due grossi rami: il fumetto e la pubblicità con la pubblicazione di diverse illustrazioni di copertine di libri e riviste e le pubblicità per i periodici Rizzoli, le gomme Dunlop, il tessuto Terital. Nel 1977 appare un libro di avventure a colori dal titolo “ L’uomo di Pskov” a cui segue, l’anno successivo, “L’uomo di Harlem”. Ma oltre al fumetto e alla pubblicità, Crepax si dedica anche all’attività grafica vera e propria: disegna infatti una cinquantina di opere tra serigrafie, litografie e acqueforti. Autore assai prolifico Crepax inventa dieci filmati televisivi e due cinematografici, creando una sorta di sogno-avventure ispirate al personaggio di Valentina, disegna quasi trecento tavole da filmare senza animazione. A Valentina seguono altre eroine della carta stampata più o meno famose, quali Belinda, Bianca, Anita. Crepax inventa l’immaginario erotico, influenzando la storia del costume e del linguaggio dell'Italia di quegli anni. “Le pagine di Valentina infatti” scrive Maurizio Fagiolo dell’Arco nel 1975, “resteranno accanto alla Coca Cola di Mario Schifano, alle sagome di Mario Ceroli o alle figure specchianti di Michelangelo Pistoletto, nella storia della nostra cultura”.
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