BOCCIONI SUI 20 CENTESIMI

Forme uniche nella continuità dello spazio
 

25/01/2002

Sulla moneta italiana da venti centesimi di Euro è raffigurata probabilmente l’opera d’arte meno nota tra quelle scelte dalla Repubblica per la nuova valuta. Questo perché nell’immaginario collettivo dei cittadini italiani resta forte la conoscenza dell’arte del passato, mentre di rado il grande pubblico ha presente opere di arte contemporanea. Il soggetto presente sulla moneta riproduce un bronzo realizzato da Umberto Boccioni e intitolato “Forme uniche nella continuità dello spazio” (1913). La scultura, conservata nella collezione Mattioli di Milano, è nettamente riferibile alla corrente artistica del Futurismo italiano: essa rappresenta un uomo in movimento. Si può parlare a proposito di “sintesi dinamica”: l’artista ha tentato di rappresentare il movimento colto nella sua essenzialità, la velocità, che interessa sia l’oggetto stesso che si muove, sia lo spazio in cui si muove. E’ proprio questo che si intende per “forma unica”, cioè una forma unitaria del corpo, che si muove in una direzione e dello spazio che essa attraversa, che sembra muoversi in senso opposto. La teoria di Boccioni, che si propone di cogliere l’immediatezza di questo fenomeno, è in aperto contrasto con la contemporanea analisi cubista, che tendeva ad approfondire il dato attraverso un processo logico di scomposizione nello spazio di vari punti di vista. L’artista calabrese riproduce la deformazione avvenuta sotto la spinta della velocità, studia una figura nuda che cammina. La novità è evidente sin dal punto di vista programmatico: la statua, infatti, oggetto immobile per antonomasia, diviene in quest’opera qualcosa di dinamico. Secondo Argan è l’invenzione della “forma aerodinamica che diverrà una delle forme tipiche della morfologia e dell’iconografia del nostro tempo”.