Incontro con lo scrittore e teologo Girolamo Dal Maso, autore del volume "Selvaggi: grazia e disgrazia nei romanzi di Flannery O'Connor "(Tuttle, 2012): il libro approfondisce la scrittura o'connoriana partendo dai due romanzi la saggezza nel sangue (Wise Blood) e il cielo è dei violenti (The violent bear it away): il saggio spazia dall'analisi letteraria, a quella teologica, fino alla storia dell'arte e non teme di avanzare interpretazioni che accostano teorie semiotiche della soggettivazione e storia del blues anteguerra, figure come Bruegel e Nick Cave, come S. Giovanni della Croce e Quentin Tarantino.
Conduce il dibattito Gary Rasnick, animatore dell' American Literature Reading Group della Biblioteca Nazionale di Napoli, organizzato dalla sezione Americana dell'istituto, che da 13 anni esamina i classici della letteratura d'oltreoceano.
L'appuntamento si inserisce nella rassegna "Flannery O'Connor in Naples" che prevede in ottobre e novembre numerosi eventi nei luoghi storici della città partenopea.
Flannery O'Connor è una delle voci più geniali e influenti della letteratura americana del Novecento, la sua vita tragicamente breve , trascorsa isolata dalla mondanità letteraria, ha contributo a farla collocare tra gli scrittori di culto. la scrittrice non concepisce la narrativa solo come evasione, perché è attraverso la scrittura che ha tentato di svelare ciò che è invisibile, ma che pur sempre è nella realtà e, perciò, costituisce la risposta alle grandi domande sulla vicenda umana.I protagonisti della sua narrativa, le loro vicende sono quasi sempre segnate dalla violenza, la follia e le deformazioni , ed assurgono a veri e propri simboli della presenza del divino, del mistero e della grazia nella vita umana. I suoi due romanzi, "La saggezza nel sangue" (Wise blood) del 1952 e "Il cielo è dei violenti "(The Violent bear it away)"sono storie che descrivono con toni accesi e spesso ironici e provocatori gli aspetti peggiori della realtà , la esistenza del male nella vita degli uomini, il fine dell'azione narrativa è, infatti, dimostrare il mistero, la Grazia che soccorre l'uomo, anche se egli non se ne accorge e non è disposto ad assecondarla.