Il 28, 29 e 30 dicembre ad ingresso libero
Una performance di Sieni chiude le celebrazioni per il 750° anniversario della nascita di Dante
Salone dei Cinquecento
L.Sanfelice
22/12/2015
Firenze - A conclusione delle celebrazioni per il 750° anniversario della nascita di Dante, il direttore della Biennale Danza di Venezia, Virgilio Sieni porterà a Palazzo Vecchio un corpo di ballo misto composto da 152 danzatori: 12 professionisti della sua Compagnia e 140 interpreti di tutte le età, che per passione studiano l’espressività dei movimenti insieme al coreografo fiorentino presso l'Accademia dell'arte del gesto.
Nel particolare "teatro" del Salone dei Cinquecento, trasformato nei luoghi cantati dal Sommo Poeta, sarà infatti presentata l'attesa produzione intitolata "Divina Commedia_Ballo 1265", studio coreografico di un viaggio scandito dalle geometrie della terzina dantesca che gli interpreti sperimenteranno attraverso le articolazioni del corpo.
A proposito del proprio incontro con Dante, Sieni racconta che nella sua famiglia contadina le strofe si cantavano mentre si lavorava nei campi. I suoni erano dunque una cadenza che collegava la lingua con il sistema motorio e ogni cantica era "un continuo sprofondare in ogni dettaglio del corpo" su un piano al tempo stesso orizzontale per la concretezza strutturale dell'opera, e tridimensionale per la natura ultraterrena dell'impresa.
Lo spettacolo che sarà messo in scena il 28, il 29 e il 30 dicembre alle 21:30, è a ingresso libero, ma i posti a disposizione sono circa 350 perciò occorre prenotare online o telefonando allo 055 2280525. Al pubblico presente sarà consentito camminare e sostare intorno allo spazio dell'azione per l'intera durata della performance.
Consulta anche:
Guida d'arte di Firenze
Nel particolare "teatro" del Salone dei Cinquecento, trasformato nei luoghi cantati dal Sommo Poeta, sarà infatti presentata l'attesa produzione intitolata "Divina Commedia_Ballo 1265", studio coreografico di un viaggio scandito dalle geometrie della terzina dantesca che gli interpreti sperimenteranno attraverso le articolazioni del corpo.
A proposito del proprio incontro con Dante, Sieni racconta che nella sua famiglia contadina le strofe si cantavano mentre si lavorava nei campi. I suoni erano dunque una cadenza che collegava la lingua con il sistema motorio e ogni cantica era "un continuo sprofondare in ogni dettaglio del corpo" su un piano al tempo stesso orizzontale per la concretezza strutturale dell'opera, e tridimensionale per la natura ultraterrena dell'impresa.
Lo spettacolo che sarà messo in scena il 28, il 29 e il 30 dicembre alle 21:30, è a ingresso libero, ma i posti a disposizione sono circa 350 perciò occorre prenotare online o telefonando allo 055 2280525. Al pubblico presente sarà consentito camminare e sostare intorno allo spazio dell'azione per l'intera durata della performance.
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