Dal 14 marzo al 21 giugno a Firenze e poi le tappe a Los Angeles e Washington
Bronzi ellenistici a Palazzo Strozzi
Eros dormiente III-II secolo a.C. bronzo cm 41,9 x 85,2 x 35,6 cm 45,7, con base New York, The Metropolitan Museum of Art
L. Sanfelice
16/03/2015
Firenze - Ha tagliato il nastro a Palazzo Strozzi la rassegna “Potere e pathos. Bronzi del mondo ellenistico” dedicata alla grande scultura ellenistica, e concepita e realizzata dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana, dal J. Paul Getty Museum di Los Angeles e dalla National Gallery of Art di Washington che ospiteranno la mostra nelle tappe successive del tour inaugurato a Firenze.
Cinquanta bronzi, selezionati tra i maggiori capolavori scultorei del mondo antico e giunti in prestito da musei di prestigio internazionale come il Prado di Madrid, il British Museum di Londra, i Musei Archeologici di Napoli e Firenze, il Metropolitan di New York, gli Uffizi, i Musei Vaticani, il Louvre, gli Archeologici di Atene, Salonicco e Creta, si riuniscono per la prima volta per raccontare e contestualizzare storicamente e geograficamente l’evoluzione del linguaggio artistico nel bacino Mediterraneo tra il IV e il I secolo a.C, in un clima cosmolita che incoraggiava l’internazionalizzazione delle arti.
In evidenza: il grande sviluppo delle tecniche che permisero di raggiungere alti livelli di dinamismo per le figure intere colte nel movimento in divenire, e profondità psicologica nei ritratti a mezzobusto attraverso la riproduzione di sentimenti come la rabbia, la passione, l’angoscia e l’allegria; caratteristiche, queste, in netto contrasto con le direzioni osservate nel periodo classico quando si mirava all’equilibrio delle pose e dei tratti sereni.
L’inedito incontro, porta in dote all’esposizione anche irripetibili accostamenti tra opere finora confrontate solo su carta e mai dal vivo come l’Apoxyomenos di Vienna in bronzo e la versione in marmo degli Uffizi utilizzata per il suo restauro, o i due Apollo-Kouroi, conservati al Louvre e a Pompei, offrendo al pubblico un’opportunità unica per ammirare reperti di grande valore provenienti da tutto il mondo.
Dal 20 marzo al 21 giugno, inoltre, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze si allinea al programma di Palazzo Strozzi attraverso la mostra “Piccoli grandi bronzi. Capolavori greci, etruschi e romani” che presenta parte della straordinaria collezione di statuette bronzee raccolte nel corso di circa tre secoli dalle dinastie medicea e lorenese.
Per approfondimenti:
Guida d'arte di Firenze
Cinquanta bronzi, selezionati tra i maggiori capolavori scultorei del mondo antico e giunti in prestito da musei di prestigio internazionale come il Prado di Madrid, il British Museum di Londra, i Musei Archeologici di Napoli e Firenze, il Metropolitan di New York, gli Uffizi, i Musei Vaticani, il Louvre, gli Archeologici di Atene, Salonicco e Creta, si riuniscono per la prima volta per raccontare e contestualizzare storicamente e geograficamente l’evoluzione del linguaggio artistico nel bacino Mediterraneo tra il IV e il I secolo a.C, in un clima cosmolita che incoraggiava l’internazionalizzazione delle arti.
In evidenza: il grande sviluppo delle tecniche che permisero di raggiungere alti livelli di dinamismo per le figure intere colte nel movimento in divenire, e profondità psicologica nei ritratti a mezzobusto attraverso la riproduzione di sentimenti come la rabbia, la passione, l’angoscia e l’allegria; caratteristiche, queste, in netto contrasto con le direzioni osservate nel periodo classico quando si mirava all’equilibrio delle pose e dei tratti sereni.
L’inedito incontro, porta in dote all’esposizione anche irripetibili accostamenti tra opere finora confrontate solo su carta e mai dal vivo come l’Apoxyomenos di Vienna in bronzo e la versione in marmo degli Uffizi utilizzata per il suo restauro, o i due Apollo-Kouroi, conservati al Louvre e a Pompei, offrendo al pubblico un’opportunità unica per ammirare reperti di grande valore provenienti da tutto il mondo.
Dal 20 marzo al 21 giugno, inoltre, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze si allinea al programma di Palazzo Strozzi attraverso la mostra “Piccoli grandi bronzi. Capolavori greci, etruschi e romani” che presenta parte della straordinaria collezione di statuette bronzee raccolte nel corso di circa tre secoli dalle dinastie medicea e lorenese.
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