Dal 5 ottobre al 17 novembre al Palazzo del Broletto

Acqua, oro, fulmine, fuoco. A Como sessant'anni di Fabrizio Plessi

Fabrizio Plessi, Lava
 

Samantha De Martin

18/07/2024

Como - Sessant’anni di carriera del visionario pioniere della videoarte Fabrizio Plessi si propagano attraverso l’acqua, il fulmine, il fuoco, la lava, l’oro, il fumo, elementi naturali che permeano il lessico del maestro delle videoinstallazioni in Italia.
Dal 5 ottobre al 17 novembre, il Palazzo del Broletto a Como accoglierà TUTTOPLESSI, un progetto espositivo che vuole essere soprattutto una sintesi preziosa della carriera del grande artista riconosciuto a livello internazionale.
Pensato appositamente per la città lariana, il progetto curato da Paolo Bolpagni e Giovanni Berera con il coordinamento scientifico di Ilaria Bignotti, promosso e organizzato da Fondazione Como Arte ETS, presenterà al pubblico la summa della rivoluzione tecnologica firmata Plessi, sviluppata negli anni Settanta del Novecento, ma che continua ad oggi a regalare suggestioni.


Fabrizio Plessi, Fuoco

Sei monumentali portali tecnologici, ciascuno dei quali libererà immagini che saranno amplificate da una vasca, in un rispecchiamento dinamico delle immagini in movimento, comporranno un allestimento spettacolare appositamente concepito per la sala della sede medievale del governo cittadino comasco.

“Le grandi strutture progettate per il Broletto di Como - spiega Paolo Bolpagni - sono, al di là del medium e del linguaggio impiegati, come le pitture rupestri di Lascaux: racconti, narrazioni di verità mitiche, di archetipi, e al contempo strumenti gnoseologici che ci parlano di noi e della natura, e di noi in quanto natura”.

L’acqua che scroscia, un fulmine che lacera il cielo nero e scoppia, il fuoco che crepita e sale, la lava che si scalda ed esplode, l’oro che cola fondendosi nel nero della Vanitas, il fumo che si dirada svelando uno scorcio tratto dalle Carceri di Giovanni Battista Piranesi comporranno il flusso di suoni e di immagini che si propagherà dai monumentali archi pensati appositamente per Como.
“Disegnare il carbone, la paglia, il marmo, il ferro, la terra - spiega Plessi - diventa un mezzo per avvicinarmi e capire fino in fondo la fisicità ancestrale di questi materiali, rappresentati sempre e comunque a contatto o a confronto con i mezzi in uso della tecnologia. Da questo “scontro” solo apparente di sostanze così diverse, da queste “convivenze impossibili” tra povertà del naturale e ricchezza cangiante dell’elettronico, da questi forzati assemblaggi divenuti poi quasi biologicamente vasi comunicanti, da tutti questi “diversi possibili”, sono nati nel corso degli anni molteplici, infiniti progetti, perfettamente studiati e rappresentati, moltissimi dei quali ancora non realizzati”.


Fabrizio Plessi, Acqua

Da questa riflessione scaturisce anche il titolo della mostra, TUTTOPLESSI. “Un titolo coraggioso - ricorda Ilaria Bignotti - che guarda al fiume dei progetti e delle installazioni, delle videosculture e delle video narrazioni fluttuanti, dinamiche, appassionate che il maestro ha realizzato nell’arco di quasi sessant’anni di ricerca e produzione... Fabrizio Plessi è un guerriero tecnologico, un poeta antico, un esploratore impavido che, come un alchimista, sa mescolare natura e cultura, tecnologia e arte, parola e immagine, suono e meccanizzazione, luce e acqua”.

La mostra inaugura un calendario di appuntamenti espositivi che porteranno a Como, in futuro, grandi nomi del panorama artistico nazionale e internazionale.

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