Minacce di morte all'ex Ministro Bray

La Reggia di Carditello rinascerà nonostante le intimidazioni

Caserta, San Tammaro, Real Sito di Carditello, facciata principale
 

Ludovica Sanfelice

03/08/2015

Caserta - La Reggia di Carditello, residenza borbonica a lungo abbandonata e depredata, è al centro di un programma di risanamento per il quale l’ex ministro Massimo Bray (attuale direttore della Treccani) si è prodigato con particolare impegno. Durante il suo mandato, il Real Sito è stato acquisito all'asta dallo Stato e da allora Bray ha ricevuto diverse intimidazioni che hanno comportato l’assegnazione di una scorta per proteggerlo. L’ultima aggressione, sotto forma di lettera anonima contenente minacce di morte, è stata rinvenuta nelle sale dell’edificio solo qualche giorno fa nel corso di una visita di Bray.

La Reggia sorge nella Terra dei Fuochi dove lo stabilirsi di un presidio statale costituisce un ostacolo ai traffici della camorra.
Non è un caso perciò che la missiva arrivi alla vigilia dell’importante accordo per la valorizzazione della Reggia che oggi (lunedì 3 agosto) riunirà intorno a un tavolo il Ministro Dario Franceschini, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Prefetto di Caserta Arturo De Felice e il Sindaco di San Tammaro Emiddio Cimmino per sottoscrivere il primo passo verso la nascita della Fondazione Istituzionale per il Real Sito di Carditello.

Il messaggio rispedito al vile mittente è chiaro: “Lo Stato c’è”.


Per approfondimenti:
Il Mibact risolleva le sorti del Real Sito di Carditello 

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