In mostra dal 14 settembre
“Between Breath and Fire”: Marina Abramović in arrivo a Bergamo

Marina Abramovic, Seven Deaths I Courtesy gres art 671
Francesca Grego
02/08/2024
Bergamo - Dopo il travolgente successo di Yayoi Kusama, Bergamo si prepara a ospitare un’altra grande protagonista del contemporaneo. Parliamo di Marina Abramović, in arrivo nel nuovo spazio dedicato all’arte e alla cultura gres art 671. Dal prossimo 14 settembre fino a febbraio 2025 la mostra Marina Abramović between Breath and Fire presenterà l’universo della celebre performer con 30 opere storiche e recenti, in viaggio attraverso la grandezza, la solitudine, il mito, la caducità dell’essere umano.
“Siamo entusiasti di inaugurare gres art 671 nella sua forma definitiva con Marina Abramović, artista di fama mondiale che ha sempre posto l'osservatore al centro delle proprie opere e della propria arte”, ha dichiarato il presidente di gres art Marco Pesenti: “Il nostro polo culturale è nato proprio con l’ambizione di coinvolgere quanto più possibile i visitatori, facendoli interagire con lo spazio e le opere, rendendoli parte attiva del percorso”.
Punto di partenza della mostra sarà l’installazione cinematografica Seven Deaths, dedicata a Maria Callas, mentre il giardino del centro culturale si trasformerà in un paesaggio sonoro con l’opera Tree, presentata per la prima volta a Belgrado nel 1972. “Seven Deaths si configura come un'esperienza cinematografica immersiva basata su sette morti premature che Marina Abramović presenta sullo schermo, con sette assoli di Maria Callas come colonna sonora”, anticipa il curatore Karol Winiarczyk: “L'installazione manifesta la fascinazione di Abramović per l'opera e per la Callas in particolare, una passione iniziata durante l'adolescenza a Belgrado. Un viaggio coinvolgente attraverso la vita di una degli artiste più influenti del nostro tempo, abbinato alle arie più famose della Divina; un'esperienza catartica che spinge alla riflessione personale più profonda”.
“Siamo entusiasti di inaugurare gres art 671 nella sua forma definitiva con Marina Abramović, artista di fama mondiale che ha sempre posto l'osservatore al centro delle proprie opere e della propria arte”, ha dichiarato il presidente di gres art Marco Pesenti: “Il nostro polo culturale è nato proprio con l’ambizione di coinvolgere quanto più possibile i visitatori, facendoli interagire con lo spazio e le opere, rendendoli parte attiva del percorso”.
Punto di partenza della mostra sarà l’installazione cinematografica Seven Deaths, dedicata a Maria Callas, mentre il giardino del centro culturale si trasformerà in un paesaggio sonoro con l’opera Tree, presentata per la prima volta a Belgrado nel 1972. “Seven Deaths si configura come un'esperienza cinematografica immersiva basata su sette morti premature che Marina Abramović presenta sullo schermo, con sette assoli di Maria Callas come colonna sonora”, anticipa il curatore Karol Winiarczyk: “L'installazione manifesta la fascinazione di Abramović per l'opera e per la Callas in particolare, una passione iniziata durante l'adolescenza a Belgrado. Un viaggio coinvolgente attraverso la vita di una degli artiste più influenti del nostro tempo, abbinato alle arie più famose della Divina; un'esperienza catartica che spinge alla riflessione personale più profonda”.
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