Ancona, nel sottosuolo i cunicoli scavati dai Romani
Scoperto l’antico acquedotto di Cupramontana

Acquedotto romano di Cupramontana
Francesca Grego
31/01/2017
Ancona - Giaceva sepolto nel sottosuolo di Cupramontana, nonostante la sua presenza fosse stata segnalata ben tre secoli fa dallo storico marchigiano Francesco Menicuccidurante. A scoprire l’acquedotto romano, che garantiva alla città antica un approvvigionamento costante anche in periodi di siccità, sono stati i gli operai che lo scorso autunno lavoravano alle fondamenta del nuovo teatro comunale.
La successiva campagna di scavi ha portato alla luce un condotto di due metri di altezza, scavato a mano nella pietra arenaria per circa 34 metri. La sezione del cunicolo presenta una volta a tutto sesto poggiata su pareti che si stringono in basso fino a formare un canale a forma di V. Le esplorazioni si sono momentaneamente arrestate a valle, a causa di un ostacolo che ostruisce il passaggio, ma archeologi ed enti interessati sono fermamente decisi a proseguire.
Rilievi e raffronti confermano che si tratta proprio della parte iniziale dell’acquedotto di cui don Menicuccidurante dava notizia nel 1779 nel suo Commercium Epistolicum. L’intero percorso si snoderebbe quindi sul versante Nord Ovest della cittadina marchigiana, passando per la zona storica delle Canalecchie, e comprenderebbe un’ampia cisterna sotterranea ancora da rintracciare.
La successiva campagna di scavi ha portato alla luce un condotto di due metri di altezza, scavato a mano nella pietra arenaria per circa 34 metri. La sezione del cunicolo presenta una volta a tutto sesto poggiata su pareti che si stringono in basso fino a formare un canale a forma di V. Le esplorazioni si sono momentaneamente arrestate a valle, a causa di un ostacolo che ostruisce il passaggio, ma archeologi ed enti interessati sono fermamente decisi a proseguire.
Rilievi e raffronti confermano che si tratta proprio della parte iniziale dell’acquedotto di cui don Menicuccidurante dava notizia nel 1779 nel suo Commercium Epistolicum. L’intero percorso si snoderebbe quindi sul versante Nord Ovest della cittadina marchigiana, passando per la zona storica delle Canalecchie, e comprenderebbe un’ampia cisterna sotterranea ancora da rintracciare.
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