Teatro Greco
Siracusa, Via del Teatro Greco
- Dove: Siracusa, Via del Teatro Greco
- Indirizzo: Via del Teatro Greco
- E-Mail: urpbci@regione.sicilia.it
- Telefono: +39 0931 66206
- Apertura: da martedì a sabato dalle 8.30 alle 18
Lunedì dalle 8.30 alle 12.30 - Costo: Biglietto intero € 10, ridotto € 5
DESCRIZIONE:
Soprattutto al tramonto questo prezioso gioiello, una delle più alte espressioni dell'arte classica, risalente al V secolo a.C. si carica di magia. Il Parco Archeologico della Neapolis ospita il teatro greco, dove sembrano risuonare, ancora oggi, le opere di commediografi e poeti tragici, da Epicarmo a Eschilo.
L'attuale forma della struttura - progettata per sfruttare al massimo l'acustica - risalirebbe all'intervento di ristrutturazione avvenuto tra il 238 e il 215 a.C. Ciò che rimane della grandiosa mole del teatro antico è lo scheletro dell'edificio ricavato nella roccia, la parte media e inferiore della cavea - che vantava un diametro tra i più grandi del mondo greco - l'orchestra e alcune tracce dell'edificio scenico. Una terrazza coronata da un portico sovrastava la cavea. Al centro del lato settentrionale vi erano una grande grotta artificiale fiancheggiata da nicchie e statue e una vasca, lo sbocco di un grande acquedotto di età greca.
Il teatro subì, nel corso dei secoli, diverse modifiche. Tracce di questa trasformazione permangono tra i fori, le canalette, i cunicoli sulla roccia.
Dopo le spoliazioni subite nel 1526 ad opera degli Spagnoli, un certo interesse verso il teatro si accentuò soprattutto nel Settecento e nell'Ottocento, quando iniziarono le prime campagne di scavo.
Ogni anno il teatro di Siracusa rivive grazie alle rappresentazioni teatrali classiche tenute dall'Istituto nazionale di dramma antico.
Soprattutto al tramonto questo prezioso gioiello, una delle più alte espressioni dell'arte classica, risalente al V secolo a.C. si carica di magia. Il Parco Archeologico della Neapolis ospita il teatro greco, dove sembrano risuonare, ancora oggi, le opere di commediografi e poeti tragici, da Epicarmo a Eschilo.
L'attuale forma della struttura - progettata per sfruttare al massimo l'acustica - risalirebbe all'intervento di ristrutturazione avvenuto tra il 238 e il 215 a.C. Ciò che rimane della grandiosa mole del teatro antico è lo scheletro dell'edificio ricavato nella roccia, la parte media e inferiore della cavea - che vantava un diametro tra i più grandi del mondo greco - l'orchestra e alcune tracce dell'edificio scenico. Una terrazza coronata da un portico sovrastava la cavea. Al centro del lato settentrionale vi erano una grande grotta artificiale fiancheggiata da nicchie e statue e una vasca, lo sbocco di un grande acquedotto di età greca.
Il teatro subì, nel corso dei secoli, diverse modifiche. Tracce di questa trasformazione permangono tra i fori, le canalette, i cunicoli sulla roccia.
Dopo le spoliazioni subite nel 1526 ad opera degli Spagnoli, un certo interesse verso il teatro si accentuò soprattutto nel Settecento e nell'Ottocento, quando iniziarono le prime campagne di scavo.
Ogni anno il teatro di Siracusa rivive grazie alle rappresentazioni teatrali classiche tenute dall'Istituto nazionale di dramma antico.
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