Palazzo Strozzi
La Dante Firenze, Piazza Strozzi
- Dove: La Dante Firenze, Piazza Strozzi
- Indirizzo: Piazza Strozzi
DESCRIZIONE:
Fu progettato per il banchiere Filippo Strozzi il Vecchio da Benedetto da Maiano e completato dal Cronaca, cui si devono il cortile interno e il cornicione aggettante, mai terminato. Iniziata il 6 agosto del 1489 secondo calcoli astrologici atti a stabilire il giorno più propizio per intraprendere i lavori, la costruzione si protrasse negli anni e si interruppe definitivamente nel 1538. Alla base si trova la panca di via, realizzata per evitare danni alla muratura dovuti all’urto dei veicoli oltre che per la sosta. Il palazzo, di proprietà statale, è sede di importanti istituti ed è gestito dalla Fondazione omonima che organizza mostre temporanee di grande richiamo.
Fu progettato per il banchiere Filippo Strozzi il Vecchio da Benedetto da Maiano e completato dal Cronaca, cui si devono il cortile interno e il cornicione aggettante, mai terminato. Iniziata il 6 agosto del 1489 secondo calcoli astrologici atti a stabilire il giorno più propizio per intraprendere i lavori, la costruzione si protrasse negli anni e si interruppe definitivamente nel 1538. Alla base si trova la panca di via, realizzata per evitare danni alla muratura dovuti all’urto dei veicoli oltre che per la sosta. Il palazzo, di proprietà statale, è sede di importanti istituti ed è gestito dalla Fondazione omonima che organizza mostre temporanee di grande richiamo.
DA SAPERE: La piazza ospitava un mercato di generi alimentari, ma la quantità di sporcizia lasciata dai venditori indusse gli Stozzi e la magistratura competente a prendere provvedimenti. Una lapide del 1762 redatta dagli Otto di Balia vieta il commercio di frutta, cocomeri e ferrivecchi pena salate multe che venivano riscosse da agenti incappucciati.
Niccolò Grosso, detto il Caparra, era il fabbro ferraio più famoso di Firenze ricordato, per la sua maestria, anche da Vasari. A lui si devono tutti i “ferri” (portafiaccole, torciere, portabandiere e anelli per cavalli ) di Palazzo Strozzi che, nella raffinatezza dell’esecuzione, fanno assurgere questi semplici oggetti d’uso a vere opere d’arte; tra queste si segnalano le lanterne a forma di tempietto e gli elegantissimi dragoni e sfingi portafiaccola.
Niccolò Grosso, detto il Caparra, era il fabbro ferraio più famoso di Firenze ricordato, per la sua maestria, anche da Vasari. A lui si devono tutti i “ferri” (portafiaccole, torciere, portabandiere e anelli per cavalli ) di Palazzo Strozzi che, nella raffinatezza dell’esecuzione, fanno assurgere questi semplici oggetti d’uso a vere opere d’arte; tra queste si segnalano le lanterne a forma di tempietto e gli elegantissimi dragoni e sfingi portafiaccola.
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