Duomo di San Martino
Lucca, Chiostro della Cattedrale 8
- Dove: Lucca, Chiostro della Cattedrale 8
- Indirizzo: chiostro della cattedrale 8
DESCRIZIONE:
Del Duomo di S. Martino non rimane praticamente niente della primitiva struttura che venne costruita nel V o VI secolo, né di quella ricostruita e consacrata nel 1070. La Chiesa di S. Martino così come si presenta oggi, è il risultato di una lunga opera di rifacimento svoltasi fra la fine del milleduecento e la seconda metà del millequattrocento. Il lungo arco di tempo in cui fu costruito e le variazioni di gusto di epoche diverse non hanno lasciato gravi contrasti, ma in qualche modo rimane fra le varie parti un senso di continuità e armonia. La facciata è una delle parti più antiche (come testimonia una iscrizione che attesta che la parte superiore fu finita di costruire nel 1204) e più belle nel suo stile romanico. Fino a quel momento lo stile romanico lucchese era caratterizzato da uno stile lineare, da questo momento però lo stile del duomo di Pisa, rivissuto e modificato, influenza notevolmente le costruzioni successive. Ci che maggiormente colpisce è l´asimmetria dovuta alla minore larghezza della navata di destra rispetto alle altre due, dovuta sicuramente al fatto che la costruzione della Chiesa ha dovuto tener conto del preesistente campanile. L´atrio del Duomo di Lucca è decorato con opere di rara bellezza (lunette poste sopra le porte e pannelli disposti fra i portoni) delle quali per non si è potuto risalire con certezza ad artisti già noti. L´interno rappresenta un compromesso fra lo stile romanico e lo stile gotico, dando un effetto piuttosto suggestivo e imponente. Vi si trovano molte opere d´arte fra le quali il gruppo marmoreo di "San Martino e il Povero" di un ignoto scultore, il dipinto "Ultima Cena" del Tintoretto, e altre opere di artisti come Domenico Ghirlandaio, Matteo Civitali (artista lucchese), Giambologna e Jacopo della Quercia. Nel centro del transetto si trova il sarcofago di Ilaria del Carretto, seconda moglie di Paolo Guinigi, eseguito da Jacopo della Quercia nel 1407-1408. A metà della navata sinistra si trova il tempietto ottagonale che custodisce la il "Volto Santo", famosa scultura lignea celebrata a Lucca il 14 settembre con una processione e il giorno successivo con una messa celebrativa.
Del Duomo di S. Martino non rimane praticamente niente della primitiva struttura che venne costruita nel V o VI secolo, né di quella ricostruita e consacrata nel 1070. La Chiesa di S. Martino così come si presenta oggi, è il risultato di una lunga opera di rifacimento svoltasi fra la fine del milleduecento e la seconda metà del millequattrocento. Il lungo arco di tempo in cui fu costruito e le variazioni di gusto di epoche diverse non hanno lasciato gravi contrasti, ma in qualche modo rimane fra le varie parti un senso di continuità e armonia. La facciata è una delle parti più antiche (come testimonia una iscrizione che attesta che la parte superiore fu finita di costruire nel 1204) e più belle nel suo stile romanico. Fino a quel momento lo stile romanico lucchese era caratterizzato da uno stile lineare, da questo momento però lo stile del duomo di Pisa, rivissuto e modificato, influenza notevolmente le costruzioni successive. Ci che maggiormente colpisce è l´asimmetria dovuta alla minore larghezza della navata di destra rispetto alle altre due, dovuta sicuramente al fatto che la costruzione della Chiesa ha dovuto tener conto del preesistente campanile. L´atrio del Duomo di Lucca è decorato con opere di rara bellezza (lunette poste sopra le porte e pannelli disposti fra i portoni) delle quali per non si è potuto risalire con certezza ad artisti già noti. L´interno rappresenta un compromesso fra lo stile romanico e lo stile gotico, dando un effetto piuttosto suggestivo e imponente. Vi si trovano molte opere d´arte fra le quali il gruppo marmoreo di "San Martino e il Povero" di un ignoto scultore, il dipinto "Ultima Cena" del Tintoretto, e altre opere di artisti come Domenico Ghirlandaio, Matteo Civitali (artista lucchese), Giambologna e Jacopo della Quercia. Nel centro del transetto si trova il sarcofago di Ilaria del Carretto, seconda moglie di Paolo Guinigi, eseguito da Jacopo della Quercia nel 1407-1408. A metà della navata sinistra si trova il tempietto ottagonale che custodisce la il "Volto Santo", famosa scultura lignea celebrata a Lucca il 14 settembre con una processione e il giorno successivo con una messa celebrativa.
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