Splendido esempio di architettura barocca, la chiesa risale al XIV secolo ed era originariamente annessa a un convento carmelitano oggi scomparso. Nel 1633 Mariano Smiriglio la rinnovò completamente grazie alle donazioni di un ricco genovese, la cui figlia era entrata nel monastero. Il prospetto fu rivisitato nell'Ottocento in stile neoclassico. L'interno presenta una ricchissima decorazione marmorea che raffigura motivi floreali, umani, putti, angeli e soggetti profani. La volta è affrescata da Antonio Grano e la fascia inferiore da Olivio Sozzi, mentre i quattro fastosi altari, arricchiti da colonne tortili, sono su disegno di Paolo Amato. Il campanile a tre ordini fu aggiunto nel 1730.