Costituito da due paraste lisce e da un arco a tutto sesto, disposto su un architrave, questo bell'esempio di portale di fine Cinquecento, con la Madonna e il Bambino nella lunetta, è un'importante testimonianza del tardo Rinascimento leccese. Legato a motivi squisitamente rinascimentali è infatti il fregio sull'architrave che raffigura il Trionfo della ninfa Galatea, un mito che ebbe grande fortuna in quest'epoca. Il poeta Ovidio narra infatti che la donna, per salvare il suo amante ucciso da Polifemo, lo trasformò in un dio fluviale, trionfando così sulla morte.