Museo Casa di Dante
Quartiere del Duomo
- Dove: Museo Casa di Dante
- Indirizzo: Via Santa Margherita 1
- E-Mail: info@museocasadidante.it
- Telefono: +39 055 219416
- Apertura: Orario invernale (1° novembre - 31 marzo): Mar - Ven 10 - 17 / Sab - Dom 10 - 18 | Orario estivo (1° aprile - 31 ottobre): Tutti i giorni 10 - 18
- Costo: Intero 8 € | Ridotto 5 € | Scuole / Gruppi 3 €
- Trasporti: A piedi dalla Stazione di Santa Maria Novella in 10 minuti
- Servizi:
La casa di Dante è stata costruita all'inizio del Novecento proprio nel luogo in cui, secondo la tradizione, nacque il Sommo Poeta: in quell'area, nel Medioevo, sorgevano infatti le case della famiglia Alighieri. Grazie all'impegno dell'Unione Fiorentina, l'edificio ospita oggi il Museo Casa di Dante, un luogo della memoria che consente un tuffo nella Firenze medievale.
Nel 2020, ad un anno dalle celebrazioni del VII centenario dalla morte del Sommo Poeta, Il Museo Casa di Dante si rinnova, presentandosi al pubblico in una nuova veste.
Collocato nel complesso di edifici medievali che ospitavano le case degli Alighieri, vicino alla Torre della Castagna, il museo coniuga la tradizione di una sede storica con l’innovazione del recente allestimento, realizzato da ETT S.p.A., azienda leader del settore.
Non essendoci tracce materiali della vita di Dante (che non ha lasciato effetti personali o manoscritti), la visita non prevede un percorso basato sull’esposizione di oggetti, né ricostruisce gli spazi abitativi originari. La storia del poeta è raccontata in una forma del tutto inedita, di tipo multimediale, attraverso l’impiego di una tecnologia coinvolgente, ma non invasiva.
Ogni sala diventa così la tappa di un percorso che unisce con studiati legami narrativi gli aspetti privati e pubblici, familiari, letterari e politici che hanno intessuto la vita di Dante.
La suddivisione in tre piani del museo ben si concilia con una distribuzione coerente delle tematiche trattate, che sono declinate su tre livelli narrativi: iniziando con la vita privata e pubblica, si passa al piano dedicato alla poesia, per chiudere con l’ultimo livello, rivolto alla città di Firenze.
Al primo piano il visitatore ha la possibilità di confrontarsi con il vero aspetto del poeta attraverso un sorprendente ologramma, che ruotando mostra il volto di Dante da ogni lato. Stupisce la visione tridimensionale di un volto che nell’immaginario collettivo è celebre per il suo caratteristico profilo.
Questa sala svela delle curiosità sulla vita dell’autore fiorentino, accessibili sfogliando dei volumi virtuali su un monitor touch, permettendo così di conoscere aneddoti e aspetti meno noti del poeta.
Non tutti conoscono Dante nelle vesti del guerriero: la seconda sala accoglie in uno spazio immersivo, dove una grande proiezione ci trasporta sulla piana di Campaldino, teatro dello scontro che oppose i Guelfi fiorentini ai Ghibellini di Arezzo nel 1289, e dove Dante ebbe modo di impugnare le armi. Il museo intesse così un racconto multisensoriale, di cui il visitatore fa esperienza diretta, tra le bellissime immagini animate e i versi tratti dal Purgatorio, che accompagnano la proiezione nella stanza buia, fino a mostrare in una vetrina il cosiddetto “pugnale di Dante”, ritrovato proprio sulla piana di Campaldino.
Tra reale e virtuale prosegue la visita, che ci immerge nel mondo politico della Firenze comunale.
Dante era iscritto alla corporazione dei Medici e Speziali, necessaria per partecipare alla vita politica. Una sala è dedicata alle arti e mestieri, dove sul un tavolo interattivo si può apprendere attraverso il divertimento, tra quiz a risposta multipla e giochi personalizzati. Dopo essere entrati a contatto con la politica fiorentina, e aver conosciuto gli anni bui di Dante, condannato all’esilio per tutta la vita, al secondo piano si entra nell’opera del poeta, scoprendo la sua formazione e la sua poesia. Non sono degli asettici pannelli esplicativi a descrivere l’esperienza poetica, ma è lo stesso maestro di Dante, Brunetto Latini: avvicinandoci al monitor che lo incornicia, inizierà a raccontarci la sua storia. Accanto a lui altri spazi interattivi sono dedicati ai poeti coevi di Dante, con cui è entrato in contatto o che hanno influenzato la sua opera. Da un pertugio in una porta lo sguardo può posarsi su una suggestiva ricostruzione della camera da letto del poeta, cogliendolo nella sua intimità, accanto al suo scrittoio.
Nella sala successiva, dedicata alla Divina Commedia, si raggiunge il picco emotivo della visita. Su un grande libro viene proiettato il viaggio dantesco nei regni dell’aldilà, trasportandoci direttamente all’interno dell’opera. A leggere i versi originali, accompagnati da illustrazioni e animazioni, è il noto attore e doppiatore Francesco Pannofino. Sorprende la qualità delle immagini che animano il grande volume, adattandosi perfettamente alle superfici curve delle pagine, quasi che il libro prenda vita e si sfogli davvero! Una libreria espone inoltre numerosi volumi della Divina Commedia, in decine di lingue e dialetti diversi.
All’ultimo piano del museo l’attenzione si sposta sulla città. Affascinante la postazione di Realtà Virtuale, che ci permette di indossare un visore per ritrovarci di fronte ai migliori scorci panoramici di Firenze. Il percorso di visita si chiude con un invito ad uscire dal museo e a ricercare i luoghi danteschi tra le vie della città.
Nel 2020, ad un anno dalle celebrazioni del VII centenario dalla morte del Sommo Poeta, Il Museo Casa di Dante si rinnova, presentandosi al pubblico in una nuova veste.
Collocato nel complesso di edifici medievali che ospitavano le case degli Alighieri, vicino alla Torre della Castagna, il museo coniuga la tradizione di una sede storica con l’innovazione del recente allestimento, realizzato da ETT S.p.A., azienda leader del settore.
Non essendoci tracce materiali della vita di Dante (che non ha lasciato effetti personali o manoscritti), la visita non prevede un percorso basato sull’esposizione di oggetti, né ricostruisce gli spazi abitativi originari. La storia del poeta è raccontata in una forma del tutto inedita, di tipo multimediale, attraverso l’impiego di una tecnologia coinvolgente, ma non invasiva.
Ogni sala diventa così la tappa di un percorso che unisce con studiati legami narrativi gli aspetti privati e pubblici, familiari, letterari e politici che hanno intessuto la vita di Dante.
La suddivisione in tre piani del museo ben si concilia con una distribuzione coerente delle tematiche trattate, che sono declinate su tre livelli narrativi: iniziando con la vita privata e pubblica, si passa al piano dedicato alla poesia, per chiudere con l’ultimo livello, rivolto alla città di Firenze.
Al primo piano il visitatore ha la possibilità di confrontarsi con il vero aspetto del poeta attraverso un sorprendente ologramma, che ruotando mostra il volto di Dante da ogni lato. Stupisce la visione tridimensionale di un volto che nell’immaginario collettivo è celebre per il suo caratteristico profilo.
Questa sala svela delle curiosità sulla vita dell’autore fiorentino, accessibili sfogliando dei volumi virtuali su un monitor touch, permettendo così di conoscere aneddoti e aspetti meno noti del poeta.
Non tutti conoscono Dante nelle vesti del guerriero: la seconda sala accoglie in uno spazio immersivo, dove una grande proiezione ci trasporta sulla piana di Campaldino, teatro dello scontro che oppose i Guelfi fiorentini ai Ghibellini di Arezzo nel 1289, e dove Dante ebbe modo di impugnare le armi. Il museo intesse così un racconto multisensoriale, di cui il visitatore fa esperienza diretta, tra le bellissime immagini animate e i versi tratti dal Purgatorio, che accompagnano la proiezione nella stanza buia, fino a mostrare in una vetrina il cosiddetto “pugnale di Dante”, ritrovato proprio sulla piana di Campaldino.
Tra reale e virtuale prosegue la visita, che ci immerge nel mondo politico della Firenze comunale.
Dante era iscritto alla corporazione dei Medici e Speziali, necessaria per partecipare alla vita politica. Una sala è dedicata alle arti e mestieri, dove sul un tavolo interattivo si può apprendere attraverso il divertimento, tra quiz a risposta multipla e giochi personalizzati. Dopo essere entrati a contatto con la politica fiorentina, e aver conosciuto gli anni bui di Dante, condannato all’esilio per tutta la vita, al secondo piano si entra nell’opera del poeta, scoprendo la sua formazione e la sua poesia. Non sono degli asettici pannelli esplicativi a descrivere l’esperienza poetica, ma è lo stesso maestro di Dante, Brunetto Latini: avvicinandoci al monitor che lo incornicia, inizierà a raccontarci la sua storia. Accanto a lui altri spazi interattivi sono dedicati ai poeti coevi di Dante, con cui è entrato in contatto o che hanno influenzato la sua opera. Da un pertugio in una porta lo sguardo può posarsi su una suggestiva ricostruzione della camera da letto del poeta, cogliendolo nella sua intimità, accanto al suo scrittoio.
Nella sala successiva, dedicata alla Divina Commedia, si raggiunge il picco emotivo della visita. Su un grande libro viene proiettato il viaggio dantesco nei regni dell’aldilà, trasportandoci direttamente all’interno dell’opera. A leggere i versi originali, accompagnati da illustrazioni e animazioni, è il noto attore e doppiatore Francesco Pannofino. Sorprende la qualità delle immagini che animano il grande volume, adattandosi perfettamente alle superfici curve delle pagine, quasi che il libro prenda vita e si sfogli davvero! Una libreria espone inoltre numerosi volumi della Divina Commedia, in decine di lingue e dialetti diversi.
All’ultimo piano del museo l’attenzione si sposta sulla città. Affascinante la postazione di Realtà Virtuale, che ci permette di indossare un visore per ritrovarci di fronte ai migliori scorci panoramici di Firenze. Il percorso di visita si chiude con un invito ad uscire dal museo e a ricercare i luoghi danteschi tra le vie della città.