Basilica di Santa Maria del Carmine
Santa Maria Novella
- Dove: Basilica di Santa Maria del Carmine
- Indirizzo: Piazza del Carmine
- Telefono: +39 055 2768224 / +39 055 2768558
- Apertura: Feriale: 10 - 17. Chiuso il martedì.
Domenica e festività religiose infrasettimanali: 13-17
La biglietteria chiude 45 minuti prima del museo
Chiuso nei giorni di Capodanno, 7 gennaio, Pasqua, 16 luglio, 15 agosto, 25 dicembre.
L'accesso alla cappella è consentito a gruppi di massimo 30 persone e la permanenza è di 30 minuti. Non è possibile visitare la Cappella passando dalla Chiesa.
Il museo è accessibile ai visitatori con disabilità locomotorie.
La prenotazione della visita è fortemente raccomandata e va effettuata almeno un giorno prima della visita. La prenotazione è obbligatoria per i gruppi e le scolaresche. Il servizio di prenotazione è gratuito. - Costo: Cappella Brancacci 6 € / 4.50 € | Biglietto cumulativo Cappella Brancacci + Fondazione Salvatore Romano 7 € / 5 €
- Trasporti: Autobus: linea D (fermata Carmine/Farmacia del Carmine)
- Durata Visita: 1 ora circa
- Servizi:
Distrutta da un incendio nel 1771, fu ricostruita all’interno su progetto di Giuseppe Ruggieri e terminata nel 1782 da Giulio Mannaioni. La fondazione risale alla fine del Duecento e sui fianchi è ancora possibile ammirare le tracce del primitivo impianto gotico, mentre la facciata in pietrame e laterizio è rimasta incompiuta.
Oltre alla Crocifissione di Vasari e la volta con l’Ascensione di Giuseppe Romei, incorniciata dalle quadrature illusionistiche di Domenico Stagi, la chiesa è divenuta famosa per la Cappella Brancacci che ospita gli affreschi di Masaccio e Masolino. Nell’attiguo convento si può ammirare l’Ultima Cena di Alessandro Allori, in cui compare l’autoritratto dell’artista.
Oltre alla Crocifissione di Vasari e la volta con l’Ascensione di Giuseppe Romei, incorniciata dalle quadrature illusionistiche di Domenico Stagi, la chiesa è divenuta famosa per la Cappella Brancacci che ospita gli affreschi di Masaccio e Masolino. Nell’attiguo convento si può ammirare l’Ultima Cena di Alessandro Allori, in cui compare l’autoritratto dell’artista.