Basilica benedettina di San Michele Arcangelo
Campania
- Dove: Basilica benedettina di San Michele Arcangelo
- Indirizzo: Via Luigi Baia 120
- Sito E-Ticketing: http://www.diocesidicapua.it/basilicainformis/index.htm
- E-Mail: basilicabenedettina@libero.it
- Telefono: 0823 960817
- E-Mail prenotazioni: basilicabenedettina@libero.it
- Telefono prenotazioni: +39 0823 960817
- Apertura: Dal Lunedì al Venerdì: 9-17. Sabato e Domenica: 9-12:30 e 15-18.
- Trasporti: In auto Dall'autostrada A1 uscire a S. Maria Capua Vetere; dirigersi a S. Angelo in Formis ( km 2).
Dalla variante Anas Maddaloni-Capua: uscire a S. Maria Capua Vetere; dirigersi poi a S. Angelo in Formis (km 2).
Dalla Nazionale Appia: prendere la direzione S. Maria Capua Vetere per uscire a S. Angelo in Formis (km 3).
In un borgo sito alle falde del monte Tifata e posto a nord-ovest di Capua, sorge la storica Abbazia benedettina di Sant'Angelo in Formis, che si apre su un piazzale a terrazza con una splendida panoramica su Capua.
La basilica si trova nella parte più antica del borgo. In epoca romana, al suo posto, sorgeva un tempio dedicato Diana Tifatina.
Nella seconda metà del VI secolo, sui resti dell'antico tempio, venne edificata dai Longobardi una prima chiesa - dedicata a San Michele Arcangelo, il santo guerriero - che riutilizzava parti del basamento,della pavimentazione e delle colonne di epoca romana, impiegate per separare le navate.
Nel secolo XI la chiesa fu abbandonata per poi essere donata ai monaci di Montecassino guidati dall'abate Desiderio, promotore della riedificazione della costruzione.
La chiesa è a pianta basilicale divisa in tre navate da colonne con capitelli corinzi, ciascuna delle quali termina con un abside semicircolare. Particolarmente interessante è il ciclo pittorico. Nel 1779 la Basilica è stata posta sotto il patronato regio e, nel 1866, è passata al demanio.
Attualmente presenta una facciata composta da un ampio porticato ad arcate ogivali di cui la centrale, più alta e a tutto sesto, inquadra il portale.
La basilica si trova nella parte più antica del borgo. In epoca romana, al suo posto, sorgeva un tempio dedicato Diana Tifatina.
Nella seconda metà del VI secolo, sui resti dell'antico tempio, venne edificata dai Longobardi una prima chiesa - dedicata a San Michele Arcangelo, il santo guerriero - che riutilizzava parti del basamento,della pavimentazione e delle colonne di epoca romana, impiegate per separare le navate.
Nel secolo XI la chiesa fu abbandonata per poi essere donata ai monaci di Montecassino guidati dall'abate Desiderio, promotore della riedificazione della costruzione.
La chiesa è a pianta basilicale divisa in tre navate da colonne con capitelli corinzi, ciascuna delle quali termina con un abside semicircolare. Particolarmente interessante è il ciclo pittorico. Nel 1779 la Basilica è stata posta sotto il patronato regio e, nel 1866, è passata al demanio.
Attualmente presenta una facciata composta da un ampio porticato ad arcate ogivali di cui la centrale, più alta e a tutto sesto, inquadra il portale.
