Cuore della mostra è la figura di Sironi, di cui per la prima volta vengono analizzate organicamente la stagione degli anni 1915-1918 e la tematica della guerra, che ricorre nella sua pittura ben oltre quegli anni.
Il percorso espositivo muove da maestri europei come Léger, Otto Dix e Grosz con il tragico 1917. Prosegue poi con gli artisti italiani, da Previati (Gli orrori della guerra , 1917) e Nomellini, (Allegoria della vittoria sull’esercito in marcia , 1919) ai futuristi Balla, Carrà, Depero, Prampolini, Dottori, fino a Bonzagni, Campigli e molti altri, tra cui Viani e Marussig che rappresentano entrambi un Soldato austriaco, emblema della sconfitta.
Per saperne di più:
- La scheda della mostra
Il percorso espositivo muove da maestri europei come Léger, Otto Dix e Grosz con il tragico 1917. Prosegue poi con gli artisti italiani, da Previati (Gli orrori della guerra , 1917) e Nomellini, (Allegoria della vittoria sull’esercito in marcia , 1919) ai futuristi Balla, Carrà, Depero, Prampolini, Dottori, fino a Bonzagni, Campigli e molti altri, tra cui Viani e Marussig che rappresentano entrambi un Soldato austriaco, emblema della sconfitta.
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Sironi e la Grande Guerra
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