La mostra alla A plus A Gallery di Venezia ispirata alla poesia di Walt Whitman intitolata Canto il Corpo Elettrico, che nel 1855 celebrava il corpo umano come il veicolo primario con cui esperire il mondo, in cui anima e corpo sono equivalenti, gioca con questi temi applicandoli all’ambiente domestico, ed esplorando due elementi fondamentali: la luce al neon e i mobili.

Le opere esposte di Jochen Holz, M–L–XL Studio e Richard Wheater condividono tutte aspetti sensuali, in un rapporto di uguaglianza e dialogo con la poesia. Così come la parte finale del poema si articola in una lunga lista in cui si elencano parti del corpo, alcune ovvie, alcune oscure, altre interne o minuscole, The House Electric propone di celebrare le sottili varianti della quotidiana funzionalità familiare, nell’intento di svelare attraverso una nuova luce ciò che diamo per scontato.

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• The House Electric