Wael Shawky. I Am Hymns of the New Temples
![<em>Wael Shawky, I Am Hymns of the New Temples</em>, 2023, Video still | © Wael Shawky | Courtesy Ministero della Cultura - Parco Archeologico di Pompei, nel contesto di <em>Pompeii Commitment. Materie archeologiche</em><em><br /></em> <em>Wael Shawky, I Am Hymns of the New Temples</em>, 2023, Video still | © Wael Shawky | Courtesy Ministero della Cultura - Parco Archeologico di Pompei, nel contesto di <em>Pompeii Commitment. Materie archeologiche</em><em><br /></em>](http://www.arte.it/foto/600x450/9e/146535-unnamed_63_.jpg)
Wael Shawky, I Am Hymns of the New Temples, 2023, Video still | © Wael Shawky | Courtesy Ministero della Cultura - Parco Archeologico di Pompei, nel contesto di Pompeii Commitment. Materie archeologiche
Dal 17 Aprile 2024 al 30 Giugno 2024
Venezia
Luogo: Museo di Palazzo Grimani
Indirizzo: Ramo Grimani - Castello 4858
Orari: Mar - Dom 10 - 19 (ultimo ingresso ore 18) | Lun chiuso
Enti promotori:
- Parco Archeologico di Pompei
- Museo di Palazzo Grimani di Venezia
Costo del biglietto: 14 € | 8 €
Telefono per informazioni: +39 041 2411507
E-Mail info: drm-ven.grimani@cultura.gov.it
Sito ufficiale: http://polomusealeveneto.beniculturali.it
La mostra personale dell’artista egiziano Wael Shawky (Alessandria d’Egitto, 1971) ospitata dal Museo di Palazzo Grimani e intitolata I Am Hymns of the New Temples - أنا تراتیل المعابد الجدیدة costituisce un'anteprima museale internazionale, co-curata da Massimo Osanna (Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura), Andrea Viliani (Co-curatore del programma Pompeii Commitment. Materie archeologiche) e Gabriel Zuchtriegel (Direttore del Parco Archeologico di Pompei) e organizzata in collaborazione fra il Museo di Palazzo Grimani e il Parco Archeologico di Pompei. La rassegna comprende I Am Hymns of the New Temples - أنا تراتیل المعابد الجدیدة - opera filmica del 2023, presentata in anteprima al Parco Archeologico di Pompei - e una selezione di sculture multi-materiche e disegni realizzati dall’artista fra il 2022 e il 2024. L'eposizione è pensata come un dialogo ideale fra luoghi e tempi differenti, attraverso il quale lavori contemporanei coesistono con le opere archeologiche e i saloni storici di Palazzo Grimani, tracciando un ideale percorso prospettico che dal Camaron d’Oro porta alla cosiddetta Tribuna, conosciuta anche come Antiquarium o Camerino delle Antichità, spettacolare "centro" del palazzo e delle sue narrazioni.
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