STUDIO VISIT. ALCANTARA – MAXXI PROJECT
Dal 20 Maggio 2021 al 02 Giugno 2021
Venezia
Luogo: Scuola Grande della Misericordia
Indirizzo: Cannaregio 3599
Curatori: Domitilla Dardi
Enti promotori:
- MiC - Ministero della Cultura
- Enel
- Regione Lazio
Sito ufficiale: http://www.alcantara.com
Nei giorni della Biennale di Architettura di Venezia, una mostra alla Scuola Grande della Misericordia celebra i dieci anni di collaborazione tra Alcantara e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
La ricerca sui temi della progettazione contemporanea che sin dal 2011 caratterizza la partnership tra l’azienda e il museo viene presentata a Venezia attraverso il racconto di Studio Visit, progetto a cura di Domitilla Dardi (curatrice del MAXXI per il design) che negli ultimi quattro anni ha posto in relazione i Maestri del passato e quelli del presente, chiamati a dare una chiave di lettura del patrimonio architettonico-progettuale utilizzando Alcantara® come mezzo principale d’interpretazione.
Per ogni edizione di “Studio Visit” gli autori (Nanda Vigo, Formafantasma, Konstantin Grcic e Neri&Hu, che presenteranno il risultato del proprio lavoro al MAXXI il prossimo autunno) sono stati invitati a dialogare con l’opera di uno o più Maestri della collezione di architettura del MAXXI per restituirne una propria visione. Ogni progettista ha dedicato un periodo di ricerca agli archivi lavorando con la massima libertà nella scelta dei temi e delle opere. Il risultato di questa riflessione è stato di volta in volta esposto negli spazi del museo come una stanza di lavoro, uno “studio” aperto al pubblico e restituito sotto forma installativa.
L’evento veneziano racconta in sintesi le quattro tappe di Studio Visit, offrendo approfondimenti inediti sui tre progetti già protagonisti al MAXXI e regalando una speciale anteprima della mostra che inaugurerà a fine 2021.
Nanda Vigo ha scelto l’architettura stellare di Paolo Soleri. Per il suo Arch-Arcology, presentato al MAXXI nel 2018, “Space IV”, il grande scroll del disegno di una città stellare immaginato da Soleri nel 1984, diventa la base di una reinterpretazione che conferisce a quella visione un’inedita estrusione tridimensionale, dominata dalla luce blu elettrico che trasforma lo spazio in un ambiente totale.
Per Nervi in the making, inaugurato nel 2019, Andrea Trimarchi e Simone Farresin(Formafantasma) si sono accostati all’archivio del maestro indiscusso nella progettazione del ferro-cemento, Pier Luigi Nervi, e ne hanno riletto la lezione strutturale per comprendere appieno il suo lavoro sulla materia, arrivando a scoprire inedite e inaspettate analogie con un materiale apparentemente molto diverso, ma ugualmente nato per progettare il futuro: Alcantara®.
Konstantin Grcic con il progetto L’immaginazione al potere, esposto nel 2020, ha individuato un filo conduttore, quello dell’architettura fantastica, mettendolo in diretta connessione con l’invenzione di Alcantara®. Il progettista tedesco si è concentrato da un lato su tre maestri italiani attivi nel secondo Dopoguerra – Sergio Musmeci, Giuseppe Perugini e Maurizio Sacripanti – e dall’altro su un architetto libanese contemporaneo – Bernard Khoury. Attraverso l’utilizzo di Alcantara il designer ha dato vita a un paesaggio fantastico, ai limiti tra realtà e dimensione surreale, riflettendo su temi di grande attualità come il confronto tra naturale e artificiale, la relazione tra uomo e tecnologia.
Infine, per la prossima edizione del progetto lo studio Neri&Hu con Transversing Thresholds ha scelto di confrontarsi con uno dei massimi autori presenti negli archivi del MAXXI, Carlo Scarpa, gettando un ponte culturale tra occidente e oriente, tra sensibilità e visioni. A identificare la lettura scarpiana da parte degli autori è la nozione di ‘soglia’, concetto presente sia nel cinese ‘jian’, che nel giapponese ‘ma’, e ritrovata nei passaggi spaziali del maestro italiano.
L’installazione pensata da Lyndon Neri e Rossana Hu rilegge la visione scarpiana nei suoi nodi centrali: l’invenzione del dettaglio, il dialogo tra pieno e vuoto, l’accostamento creativo dei materiali. Proprio su quest’ultimo punto, la presenza di Alcantara, con tutto il suo potenziale di versatilità, rende l’opera un vero punto di connessione tra passato e presente.
Alcantara, in ognuna delle mostre, ha messo a disposizione le sue eccezionali doti di flessibilità e interpretazione della forma, qualità necessarie anche quando si compie una ricerca concettuale. Sperimentazione materica e materiali di studio hanno così trovato un’analogia stretta e generatrice di nuovo pensiero.
Le tre operedi Nanda Vigo, Formafantasma e Konstantin Grcic sono ora parte della collezione permanente del MAXXI Architettura; lo stesso accadrà per l’opera di Neri&Hu.
L’allestimento pensato per la Scuola Grande della Misericordia a Venezia regala a ciascuna di loro un palcoscenico dedicato. Quattro box multimediali, che accolgono il visitatore con contenuti di approfondimento: video, interviste, immagini dei disegni originali dei Maestri del passato e il risultato delle indagini dei progettisti contemporanei.
La partnership tra un Museo, il MAXXI, emblema della sperimentazione e della innovazione culturale, e una azienda, Alcantara, che del dialogo con la creatività ha fatto un suo valore fondante, giunge a definire una nuova forma di collaborazione culturale nel mondo dell’arte.
La ricerca sui temi della progettazione contemporanea che sin dal 2011 caratterizza la partnership tra l’azienda e il museo viene presentata a Venezia attraverso il racconto di Studio Visit, progetto a cura di Domitilla Dardi (curatrice del MAXXI per il design) che negli ultimi quattro anni ha posto in relazione i Maestri del passato e quelli del presente, chiamati a dare una chiave di lettura del patrimonio architettonico-progettuale utilizzando Alcantara® come mezzo principale d’interpretazione.
Per ogni edizione di “Studio Visit” gli autori (Nanda Vigo, Formafantasma, Konstantin Grcic e Neri&Hu, che presenteranno il risultato del proprio lavoro al MAXXI il prossimo autunno) sono stati invitati a dialogare con l’opera di uno o più Maestri della collezione di architettura del MAXXI per restituirne una propria visione. Ogni progettista ha dedicato un periodo di ricerca agli archivi lavorando con la massima libertà nella scelta dei temi e delle opere. Il risultato di questa riflessione è stato di volta in volta esposto negli spazi del museo come una stanza di lavoro, uno “studio” aperto al pubblico e restituito sotto forma installativa.
L’evento veneziano racconta in sintesi le quattro tappe di Studio Visit, offrendo approfondimenti inediti sui tre progetti già protagonisti al MAXXI e regalando una speciale anteprima della mostra che inaugurerà a fine 2021.
Nanda Vigo ha scelto l’architettura stellare di Paolo Soleri. Per il suo Arch-Arcology, presentato al MAXXI nel 2018, “Space IV”, il grande scroll del disegno di una città stellare immaginato da Soleri nel 1984, diventa la base di una reinterpretazione che conferisce a quella visione un’inedita estrusione tridimensionale, dominata dalla luce blu elettrico che trasforma lo spazio in un ambiente totale.
Per Nervi in the making, inaugurato nel 2019, Andrea Trimarchi e Simone Farresin(Formafantasma) si sono accostati all’archivio del maestro indiscusso nella progettazione del ferro-cemento, Pier Luigi Nervi, e ne hanno riletto la lezione strutturale per comprendere appieno il suo lavoro sulla materia, arrivando a scoprire inedite e inaspettate analogie con un materiale apparentemente molto diverso, ma ugualmente nato per progettare il futuro: Alcantara®.
Konstantin Grcic con il progetto L’immaginazione al potere, esposto nel 2020, ha individuato un filo conduttore, quello dell’architettura fantastica, mettendolo in diretta connessione con l’invenzione di Alcantara®. Il progettista tedesco si è concentrato da un lato su tre maestri italiani attivi nel secondo Dopoguerra – Sergio Musmeci, Giuseppe Perugini e Maurizio Sacripanti – e dall’altro su un architetto libanese contemporaneo – Bernard Khoury. Attraverso l’utilizzo di Alcantara il designer ha dato vita a un paesaggio fantastico, ai limiti tra realtà e dimensione surreale, riflettendo su temi di grande attualità come il confronto tra naturale e artificiale, la relazione tra uomo e tecnologia.
Infine, per la prossima edizione del progetto lo studio Neri&Hu con Transversing Thresholds ha scelto di confrontarsi con uno dei massimi autori presenti negli archivi del MAXXI, Carlo Scarpa, gettando un ponte culturale tra occidente e oriente, tra sensibilità e visioni. A identificare la lettura scarpiana da parte degli autori è la nozione di ‘soglia’, concetto presente sia nel cinese ‘jian’, che nel giapponese ‘ma’, e ritrovata nei passaggi spaziali del maestro italiano.
L’installazione pensata da Lyndon Neri e Rossana Hu rilegge la visione scarpiana nei suoi nodi centrali: l’invenzione del dettaglio, il dialogo tra pieno e vuoto, l’accostamento creativo dei materiali. Proprio su quest’ultimo punto, la presenza di Alcantara, con tutto il suo potenziale di versatilità, rende l’opera un vero punto di connessione tra passato e presente.
Alcantara, in ognuna delle mostre, ha messo a disposizione le sue eccezionali doti di flessibilità e interpretazione della forma, qualità necessarie anche quando si compie una ricerca concettuale. Sperimentazione materica e materiali di studio hanno così trovato un’analogia stretta e generatrice di nuovo pensiero.
Le tre operedi Nanda Vigo, Formafantasma e Konstantin Grcic sono ora parte della collezione permanente del MAXXI Architettura; lo stesso accadrà per l’opera di Neri&Hu.
L’allestimento pensato per la Scuola Grande della Misericordia a Venezia regala a ciascuna di loro un palcoscenico dedicato. Quattro box multimediali, che accolgono il visitatore con contenuti di approfondimento: video, interviste, immagini dei disegni originali dei Maestri del passato e il risultato delle indagini dei progettisti contemporanei.
La partnership tra un Museo, il MAXXI, emblema della sperimentazione e della innovazione culturale, e una azienda, Alcantara, che del dialogo con la creatività ha fatto un suo valore fondante, giunge a definire una nuova forma di collaborazione culturale nel mondo dell’arte.
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