Rinaldo Invernizzi. Smeraldo. Antracite. Cobalto
![Rinaldo Invernizzi, <em>Smeraldo 3</em>, Olio su tela, 110 × 110 cm I Foto: Gianluca Di Ioia Rinaldo Invernizzi, <em>Smeraldo 3</em>, Olio su tela, 110 × 110 cm I Foto: Gianluca Di Ioia](http://www.arte.it/foto/600x450/a7/128469-Rinaldo_Invernizzi_Smeraldo_3_olio_su_tela_cm_110_x_110_-_foto_Gianluca_Di_Ioia.jpg)
Rinaldo Invernizzi, Smeraldo 3, Olio su tela, 110 × 110 cm I Foto: Gianluca Di Ioia
Dal 20 Aprile 2022 al 30 Settembre 2022
Venezia
Luogo: Palazzo Martinengo
Indirizzo: Dorsoduro 178
Curatori: Henry-Claude Cousseau e Andrea B. Del Guercio
La mostra Rinaldo Invernizzi. Smeraldo. Antracite. Cobalto ospitata nella splendida cornice di Palazzo Martinengo a Venezia dal 20 aprile al 30 settembre 2022, vuole essere un inno all’amatissima città lagunare dove l’Artista espone per la prima volta, attraverso oltre una ventina di oli su tela inediti realizzati in questo ultimo anno nei quali campeggia la dimensione soggettiva dei tre colori. La mostra è a cura di Henry-Claude Cousseau (già Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Parigi) e Andrea B. Del Guercio (già Accademia di Belle Arti di Brera Milano). Il Progetto espositivo ed editoriale è destinato alla dimensione internazionale dell’arte di Venezia in concomitanza con la Biennale.
Invernizzi “prendendo a testimone ciò che l’acqua, nel suo ruolo di specchio, non smette mai di voler catturare nei suoi riflessi, ovvero il cielo, amplia questo tête-à-tête perseguendolo in un doppio dialogo con il mare.” (H.C. Cousseau). D’altra parte, “riconosciamo di assistere ad un evento creativo dedicato a Venezia e alla sua storia cromatica, frutto di un’operazione di filtraggio emozionale avvenuto nello Studio appartato e silenzioso sulle sponde del Lago di Lugano.” (A. Del Guercio).
Dopo una lunga pausa di riflessione, scandita attraverso un’operatività contrassegnata da un processo progettuale fatto di schizzi e di insistiti studi, così come è nella sua pratica espressiva tesa alla ricerca di nuove soluzioni espressive, Rinaldo Invernizzi ha ripreso a 'correre' pittoricamente realizzando, in quest’ultimo anno, un Ciclo di opere scandite dalla dimensione monocromatica dello 'smeraldo', dell'antracite' e del 'cobalto', incentrate sulla natura indipendentemente 'soggettiva' dei tre distinti colori.
Invernizzi “prendendo a testimone ciò che l’acqua, nel suo ruolo di specchio, non smette mai di voler catturare nei suoi riflessi, ovvero il cielo, amplia questo tête-à-tête perseguendolo in un doppio dialogo con il mare.” (H.C. Cousseau). D’altra parte, “riconosciamo di assistere ad un evento creativo dedicato a Venezia e alla sua storia cromatica, frutto di un’operazione di filtraggio emozionale avvenuto nello Studio appartato e silenzioso sulle sponde del Lago di Lugano.” (A. Del Guercio).
Dopo una lunga pausa di riflessione, scandita attraverso un’operatività contrassegnata da un processo progettuale fatto di schizzi e di insistiti studi, così come è nella sua pratica espressiva tesa alla ricerca di nuove soluzioni espressive, Rinaldo Invernizzi ha ripreso a 'correre' pittoricamente realizzando, in quest’ultimo anno, un Ciclo di opere scandite dalla dimensione monocromatica dello 'smeraldo', dell'antracite' e del 'cobalto', incentrate sulla natura indipendentemente 'soggettiva' dei tre distinti colori.
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