Rick Lowe. The Arch within the Arc
Dal 17 Aprile 2024 al 24 Novembre 2024
Venezia
Luogo: Museo di Palazzo Grimani
Indirizzo: Rugagiuffa - Castello 4858
Orari: Mar - Dom 10 - 19 | Lun chiuso
Enti promotori:
- MiC - Ministero della Cultura
Costo del biglietto: 14 € | 8 €
Sito ufficiale: http://polomusealeveneto.beniculturali.it
Il Museo di Palazzo Grimani, insieme alla Direzione regionale Musei Veneto di cui è parte, è lieto di presentare The Arch within the Arc, una mostra di nuovi dipinti di Rick Lowe nonché la sua prima personale in Italia. Ispirato dalla storia del Palazzo - raro esempio di architettura rinascimentale tosco-romana in città in cui antico e contemporaneo si uniscono - e dalle dinamiche urbane di Venezia, questo corpus di lavori nasce da un’analisi di Lowe sull'arco in architettura.
La mostra apre al pubblico il 17 aprile, in concomitanza con l’inizio della 60. Biennale Arte di Venezia.
Nelle vibranti tele di Lowe, realizzate con pittura acrilica e collage, dialogano motivi geometrici ed improvvisazione. L’artista si è ispirato alle sale di Palazzo Grimani e alla sua celebre Tribuna, elementi che hanno stimolato una riflessione sull’influsso visivo ed estetico dell’architettura antica e premoderna.
“Ho iniziato ad esaminare la curva”, osserva l’artista, “che è rilevante per l’arco e per l’esistenza di ogni cosa nel tempo. Tutto ha un ciclo di vita e all'interno di ogni ciclo c'è una curva”.
Irradiandosi verso l'esterno con un moto circolare, la composizione delle opere emerge attraverso un processo di costruzione e decostruzione pittorica che evoca le infrastrutture, la mappatura e l'esperienza del muoversi in città e attraverso i suoi corsi d’acqua.
L’artista dispone le unità compositive rettangolari in reticoli lineari che si susseguono sulla tela, un rimando alle partite di domino che gioca con i membri delle comunità con cui collabora. Lowe si ispira alla natura cooperativa del gioco e agli schemi che esso genera, sottolineandone le corrispondenze visive con vedute aeree e mappe di città. I dipinti meditano sulle relazioni spaziali, temporali e sociali in linea con la ricerca di Lowe che si muove tra pratica civica ed espressione visiva.
Realizzato in toni caldi e brillanti, Untitled (2023) evoca la geometria di una cupola architettonica, con i suoi cerchi concentrici dominati da una simmetria radiale ravvivata da pennellate glifiche. Diplopia (2023), l'opera più grande della mostra, è composta da due tele unite che operano in parallelo per produrre il senso di "doppia visione" suggerito dal titolo. Composte da unità lineari in una tavolozza dominata dai toni del rosso e dell'arancione, con blocchi in altri colori primari e secondari, le forme embricate si sovrappongono per formare complessi schemi di curve che si sviluppano attraversano la superficie.
Per le opere di The Arch within the Arc, Lowe ha preso spunto dal passato e dal presente del tessuto urbano unico di Venezia. Senza rappresentare direttamente luoghi specifici, questi lavori, impregnati dello spirito della città e della sua peculiare cartografia, con le loro forme astratte riassumono le relazioni tra le strade, i canali e i ponti, evocando l'esperienza di perdersi in un territorio sconosciuto. I cerchi, gli ovali e gli archi suggeriscono inoltre il passaggio del tempo: dalle svolte che gli eventi tracciano nella vita di ognuno alla storia architettonica incarnata dagli edifici e dalle loro interrelazioni.
"Siamo orgogliosi di ospitare la prima mostra di Rick Lowe in Italia, specialmente perché le sue nuove opere sono direttamente ispirate al Palazzo, alla Tribuna, all'architettura del museo e alla struttura della città", afferma Valeria Finocchi, Direttrice del Museo di Palazzo Grimani. "Il Museo di Palazzo Grimani conferma ancora una volta il suo ruolo di protagonista nella produzione di mostre d'arte contemporanea che trovano relazione e ispirazione nel classicismo. In questo caso specifico, oltre al legame con il museo, c'è una connessione con la città e la sua struttura urbana unica. In questo modo, la mostra si estende oltre il museo e si riconnette con il tessuto di Venezia - un compito essenziale per noi che ci ha permesso negli ultimi anni di riconquistare una posizione di spicco in città e fuori."
Rick Lowe è nato nel 1961 nella zona rurale di Russel County, Alabama, e vive e lavora a Houston. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di istituzioni come il Brooklyn Museum di New York, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Whitney Museum of American Art di New York, l'Institute of Contemporary Art di Miami, l'High Museum of Art di Atlanta, il Nerman Museum of Contemporary Art di Overland Park, Kansas, la Menil Collection di Houston, il Museum of Fine Arts di Houston, la Tate di Londra e la UBS Art Collection. Tra le sue mostre personali figurano Art League Houston (2020-2021), Notes on the Great Migration, Neubauer Collegium for Culture and Society, University of Chicago (2022-2023) e Hic sunt dracones (Here Lay Dragons) Mapping the Unknown, Benaki Museum / Pireos 138, Atene (2023). Ha inoltre partecipato a Documenta 14, Atene (2017). Tra i numerosi progetti artistici comunitari di Lowe ci sono Project Row Houses, Houston (1993-2018); Watts House Project, Los Angeles (1996-2012); Borough Project (con Suzanne Lacy e Mary Jane Jacob), Charleston, Carolina del Sud (2003); Small Business/Big Change, Anyang Public Art Program, Corea (2010); Trans.lation: Vickery Meadow, Dallas (2013); Victoria Square Project, Atene (2017-2018); Greenwood Art Project, Tulsa, Oklahoma (2018-2021); Black Wall Street Journey, Chicago (2021-). Nel 2013 il presidente Barack Obama ha nominato Lowe membro del National Council on the Arts, e nel 2014 è stato nominato MacArthur Fellow. Attualmente, Lowe è professore di pratica interdisciplinare presso l'Università di Houston Lowe e sarà Resident presso la American Academy in Rome nella stagione 2025-2026.
La mostra apre al pubblico il 17 aprile, in concomitanza con l’inizio della 60. Biennale Arte di Venezia.
Nelle vibranti tele di Lowe, realizzate con pittura acrilica e collage, dialogano motivi geometrici ed improvvisazione. L’artista si è ispirato alle sale di Palazzo Grimani e alla sua celebre Tribuna, elementi che hanno stimolato una riflessione sull’influsso visivo ed estetico dell’architettura antica e premoderna.
“Ho iniziato ad esaminare la curva”, osserva l’artista, “che è rilevante per l’arco e per l’esistenza di ogni cosa nel tempo. Tutto ha un ciclo di vita e all'interno di ogni ciclo c'è una curva”.
Irradiandosi verso l'esterno con un moto circolare, la composizione delle opere emerge attraverso un processo di costruzione e decostruzione pittorica che evoca le infrastrutture, la mappatura e l'esperienza del muoversi in città e attraverso i suoi corsi d’acqua.
L’artista dispone le unità compositive rettangolari in reticoli lineari che si susseguono sulla tela, un rimando alle partite di domino che gioca con i membri delle comunità con cui collabora. Lowe si ispira alla natura cooperativa del gioco e agli schemi che esso genera, sottolineandone le corrispondenze visive con vedute aeree e mappe di città. I dipinti meditano sulle relazioni spaziali, temporali e sociali in linea con la ricerca di Lowe che si muove tra pratica civica ed espressione visiva.
Realizzato in toni caldi e brillanti, Untitled (2023) evoca la geometria di una cupola architettonica, con i suoi cerchi concentrici dominati da una simmetria radiale ravvivata da pennellate glifiche. Diplopia (2023), l'opera più grande della mostra, è composta da due tele unite che operano in parallelo per produrre il senso di "doppia visione" suggerito dal titolo. Composte da unità lineari in una tavolozza dominata dai toni del rosso e dell'arancione, con blocchi in altri colori primari e secondari, le forme embricate si sovrappongono per formare complessi schemi di curve che si sviluppano attraversano la superficie.
Per le opere di The Arch within the Arc, Lowe ha preso spunto dal passato e dal presente del tessuto urbano unico di Venezia. Senza rappresentare direttamente luoghi specifici, questi lavori, impregnati dello spirito della città e della sua peculiare cartografia, con le loro forme astratte riassumono le relazioni tra le strade, i canali e i ponti, evocando l'esperienza di perdersi in un territorio sconosciuto. I cerchi, gli ovali e gli archi suggeriscono inoltre il passaggio del tempo: dalle svolte che gli eventi tracciano nella vita di ognuno alla storia architettonica incarnata dagli edifici e dalle loro interrelazioni.
"Siamo orgogliosi di ospitare la prima mostra di Rick Lowe in Italia, specialmente perché le sue nuove opere sono direttamente ispirate al Palazzo, alla Tribuna, all'architettura del museo e alla struttura della città", afferma Valeria Finocchi, Direttrice del Museo di Palazzo Grimani. "Il Museo di Palazzo Grimani conferma ancora una volta il suo ruolo di protagonista nella produzione di mostre d'arte contemporanea che trovano relazione e ispirazione nel classicismo. In questo caso specifico, oltre al legame con il museo, c'è una connessione con la città e la sua struttura urbana unica. In questo modo, la mostra si estende oltre il museo e si riconnette con il tessuto di Venezia - un compito essenziale per noi che ci ha permesso negli ultimi anni di riconquistare una posizione di spicco in città e fuori."
Rick Lowe è nato nel 1961 nella zona rurale di Russel County, Alabama, e vive e lavora a Houston. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di istituzioni come il Brooklyn Museum di New York, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Whitney Museum of American Art di New York, l'Institute of Contemporary Art di Miami, l'High Museum of Art di Atlanta, il Nerman Museum of Contemporary Art di Overland Park, Kansas, la Menil Collection di Houston, il Museum of Fine Arts di Houston, la Tate di Londra e la UBS Art Collection. Tra le sue mostre personali figurano Art League Houston (2020-2021), Notes on the Great Migration, Neubauer Collegium for Culture and Society, University of Chicago (2022-2023) e Hic sunt dracones (Here Lay Dragons) Mapping the Unknown, Benaki Museum / Pireos 138, Atene (2023). Ha inoltre partecipato a Documenta 14, Atene (2017). Tra i numerosi progetti artistici comunitari di Lowe ci sono Project Row Houses, Houston (1993-2018); Watts House Project, Los Angeles (1996-2012); Borough Project (con Suzanne Lacy e Mary Jane Jacob), Charleston, Carolina del Sud (2003); Small Business/Big Change, Anyang Public Art Program, Corea (2010); Trans.lation: Vickery Meadow, Dallas (2013); Victoria Square Project, Atene (2017-2018); Greenwood Art Project, Tulsa, Oklahoma (2018-2021); Black Wall Street Journey, Chicago (2021-). Nel 2013 il presidente Barack Obama ha nominato Lowe membro del National Council on the Arts, e nel 2014 è stato nominato MacArthur Fellow. Attualmente, Lowe è professore di pratica interdisciplinare presso l'Università di Houston Lowe e sarà Resident presso la American Academy in Rome nella stagione 2025-2026.
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