Nicolò Manucci, il Marco Polo dell'India. Un veneziano alla corte Moghul nel XVII secolo
![Nicolò Manucci, <em>Libro Rosso</em> | Courtesy Bibliothèque nationale de France Nicolò Manucci, <em>Libro Rosso</em> | Courtesy Bibliothèque nationale de France](http://www.arte.it/foto/600x450/43/139281-003_manucci_giovane_640x0.jpg)
Nicolò Manucci, Libro Rosso | Courtesy Bibliothèque nationale de France
Dal 29 Aprile 2023 al 26 Novembre 2023
Venezia
Luogo: Fondazione dell'Albero d'Oro - Palazzo Vendramin Grimani
Indirizzo: San Polo 2033
Orari: Tutti i giorni 10 - 13 / 14 - 18
Curatori: Antonio Martinelli, Marco Moneta
Costo del biglietto: Ingresso a pagamento
Telefono per informazioni: +39 041 872 7750
E-Mail info: info@fondazionealberodoro.org
Sito ufficiale: http://www.fondazionealberodoro.org
La Fondazione dell'Albero d'Oro presenta, dal 29 aprile al 26 novembre 2023 Nicolò Manucci, il Marco Polo deIl’India. Un veneziano alla corte Moghul nel XVII secolo, progetto espositivo dedicato al racconto della vita e dei viaggi di Nicolò Manucci (1638 - 1720), veneziano di umili origini che spinto dal desiderio di esplorare il mondo si imbarcò a Venezia nel novembre 1653 alla volta dell’Oriente, nascosto nella stiva di una tartana, senza fare più ritorno.
Per raccontare l’avventura umana e l’atipico viaggio di Manucci verrà eccezionalmente e per la prima volta riunito ed esposto a Palazzo Vendramin Grimani l’intero suo lascito, costituito, oltre che dal Libro Rosso e dal Libro Nero, dai due manoscritti che compongono la versione originale della Storia del Mogol e le loro successive trascrizioni, operazione resa possibile dalla collaborazione tra la Bibliothèque nationale de France di Parigi, la Staatsbibliothek di Berlino e la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.
La mostra intende ripercorrere le tappe salienti della vita del viaggiatore veneziano attraverso un percorso che riunisce manufatti ed elementi decorativi di diverse epoche e una selezione di riproduzioni e di installazioni digitali dei manoscritti che permetterà di scoprire tutte le pagine dei testi e la ricchezza dei colori e delle illustrazioni di un mondo scomparso. Si intende così offrire lo sguardo di un testimone privilegiato della storia e della ricchezza culturale dell’India Moghul.
In occasione della mostra Nicolò Manucci, il Marco Polo deIl’India. Un veneziano alla corte Moghul nel XVII secolo, la Fondazione dell’Albero d’Oro in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, la Bibliothèque nationale de France e la Staatsbibliothek di Berlino espone per la prima volta a Palazzo Vendramin Grimani le preziose testimonianze della vita del viaggiatore.
Il corpus del lascito di Nicolò Manucci, composto dal Libro Rosso e dal Libro Nero, dai due manoscritti che compongono la versione originale della Storia del Mogol e le loro successive trascrizioni, verrà esposto nelle sale del primo piano nobile di Palazzo Vendramin Grimani e sarà consultabile grazie a dei supporti digitali.
I visitatori avranno modo non soltanto di conoscere lungo il percorso espositivo i più importanti aspetti di questa straordinaria vicenda umana e letteraria, ma potranno inoltre osservare da vicino tutte le carte che costituiscono il grande lascito culturale trasmesso da un uomo che non era né uno studioso né un letterato, ma che era tuttavia dotato di intelligenza, curiosità e tenacia tali da non smarrirsi davanti al compito gigantesco che si era prefissato. Manucci ha inteso scrivere la storia dell’immenso impero Moghul, raccontandola nei suoi diversi aspetti politici, militari, religiosi, sociali e culturali. Riservandovi all’interno, sparsi tra le pagine, non pochi momenti ed episodi della sua autobiografia.
![](http://www.arte.it/foto/orig/61/144607-Invito_al_viaggio.jpg)
Invito al viaggio: una serie di conversazioni tra scrittori viaggiatori internazionali che si terranno il 23, 24 e 25 novembre 2023 a Palazzo Vendramin Grimani, sede della Fondazione dell'Albero d'Oro, in collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia in occasione degli ultimi giorni di apertura della mostra Nicolò Manucci. Il Marco Polo dell’India.
Per raccontare l’avventura umana e l’atipico viaggio di Manucci verrà eccezionalmente e per la prima volta riunito ed esposto a Palazzo Vendramin Grimani l’intero suo lascito, costituito, oltre che dal Libro Rosso e dal Libro Nero, dai due manoscritti che compongono la versione originale della Storia del Mogol e le loro successive trascrizioni, operazione resa possibile dalla collaborazione tra la Bibliothèque nationale de France di Parigi, la Staatsbibliothek di Berlino e la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.
La mostra intende ripercorrere le tappe salienti della vita del viaggiatore veneziano attraverso un percorso che riunisce manufatti ed elementi decorativi di diverse epoche e una selezione di riproduzioni e di installazioni digitali dei manoscritti che permetterà di scoprire tutte le pagine dei testi e la ricchezza dei colori e delle illustrazioni di un mondo scomparso. Si intende così offrire lo sguardo di un testimone privilegiato della storia e della ricchezza culturale dell’India Moghul.
In occasione della mostra Nicolò Manucci, il Marco Polo deIl’India. Un veneziano alla corte Moghul nel XVII secolo, la Fondazione dell’Albero d’Oro in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, la Bibliothèque nationale de France e la Staatsbibliothek di Berlino espone per la prima volta a Palazzo Vendramin Grimani le preziose testimonianze della vita del viaggiatore.
Il corpus del lascito di Nicolò Manucci, composto dal Libro Rosso e dal Libro Nero, dai due manoscritti che compongono la versione originale della Storia del Mogol e le loro successive trascrizioni, verrà esposto nelle sale del primo piano nobile di Palazzo Vendramin Grimani e sarà consultabile grazie a dei supporti digitali.
I visitatori avranno modo non soltanto di conoscere lungo il percorso espositivo i più importanti aspetti di questa straordinaria vicenda umana e letteraria, ma potranno inoltre osservare da vicino tutte le carte che costituiscono il grande lascito culturale trasmesso da un uomo che non era né uno studioso né un letterato, ma che era tuttavia dotato di intelligenza, curiosità e tenacia tali da non smarrirsi davanti al compito gigantesco che si era prefissato. Manucci ha inteso scrivere la storia dell’immenso impero Moghul, raccontandola nei suoi diversi aspetti politici, militari, religiosi, sociali e culturali. Riservandovi all’interno, sparsi tra le pagine, non pochi momenti ed episodi della sua autobiografia.
![](http://www.arte.it/foto/orig/61/144607-Invito_al_viaggio.jpg)
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