Mimmo Alfarone. Portraits, Artistic People-International Edition

Mimmo Alfarone. Portraits, Artistic People-International Edition
Dal 30 Settembre 2012 al 28 Ottobre 2012
Venezia
Luogo: Biblioteca Nazionale Marciana
Indirizzo: piazzetta San Marco 7
Orari: da lunedì a domenica 10-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 041 5230140/ +39 041 2407211
E-Mail info: biblioteca@marciana.venezia.sbn.it
Sito ufficiale: http://marciana.venezia.sbn.it/
Sabato 29 settembre, alle ore 12.00, con accesso dal n. 13/a di Piazzetta San Marco, Venezia (scala monumentale della Libreria Sansoviniana), sarà inaugurata la mostra personale del pittore Mimmo Alfarone, intitolata 'Portraits, Artistic People – International Edition', allestita nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, all’interno del Percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco.
Dipingo ogni cosa che racchiude una storia, un segreto, un fascino, un potere, un’attrazione estetica, intellettuale o spirituale. Come un esperto archeologo indago quella realtà fisica ne analizzo, scruto, manipolo e sviscero ogni dettaglio, ogni componente utile per scoprirne i segreti più intrinseci che la rendono unica. In “Portraits, Gente dell’Arte” ritraggo personalità del mondo artistico, protagonisti della storia che lasciano un segno profondo, che si distinguono, che hanno potere carismatico, materiale o intellettuale: artisti, critici, curatori, mercanti e collezionisti o mecenati, che ho incontrato e conosciuto direttamente o indirettamente.
Mimmo Alfarone
Mimmo Alfarone ha il merito di riproporre con coraggio e semplicità i problemi della pittura. Dopo tante avventure delle avanguardie nel XX secolo, che hanno arricchito il panorama delle arti e introdotto novità fondamentali per il raggiungimento di nuove vie verso un autentico esito espressivo, si è recentemente creato un clima artefatto, in cui la pittura è stata dapprima censurata come tecnica obsoleta, e sostituita con le più varie forme di installazioni e di oggetti, mentre in seguito, come sembra accadere oggi, si dà corso a una nuova pittura confusa e fiera di dimostrarsi “cattiva pittura”, per il gusto di qualche mercante e collezionista assetato comunque di novità modaiole. Tempo fa si diceva che la pittura è morta, oggi si potrebbe dire che è “andata a male”, come frutta marcita. L’esempio di Alfarone mostra invece come sia ancora possibile praticare una pittura virtuosa, ricca di valori e capace di adempiere ad alcune sue funzioni che sembravano definitivamente superate dalla fotografia, come il ritratto recuperato al di là di ogni oleografico compiacimento.
Maurizio Calvesi
Dipingo ogni cosa che racchiude una storia, un segreto, un fascino, un potere, un’attrazione estetica, intellettuale o spirituale. Come un esperto archeologo indago quella realtà fisica ne analizzo, scruto, manipolo e sviscero ogni dettaglio, ogni componente utile per scoprirne i segreti più intrinseci che la rendono unica. In “Portraits, Gente dell’Arte” ritraggo personalità del mondo artistico, protagonisti della storia che lasciano un segno profondo, che si distinguono, che hanno potere carismatico, materiale o intellettuale: artisti, critici, curatori, mercanti e collezionisti o mecenati, che ho incontrato e conosciuto direttamente o indirettamente.
Mimmo Alfarone
Mimmo Alfarone ha il merito di riproporre con coraggio e semplicità i problemi della pittura. Dopo tante avventure delle avanguardie nel XX secolo, che hanno arricchito il panorama delle arti e introdotto novità fondamentali per il raggiungimento di nuove vie verso un autentico esito espressivo, si è recentemente creato un clima artefatto, in cui la pittura è stata dapprima censurata come tecnica obsoleta, e sostituita con le più varie forme di installazioni e di oggetti, mentre in seguito, come sembra accadere oggi, si dà corso a una nuova pittura confusa e fiera di dimostrarsi “cattiva pittura”, per il gusto di qualche mercante e collezionista assetato comunque di novità modaiole. Tempo fa si diceva che la pittura è morta, oggi si potrebbe dire che è “andata a male”, come frutta marcita. L’esempio di Alfarone mostra invece come sia ancora possibile praticare una pittura virtuosa, ricca di valori e capace di adempiere ad alcune sue funzioni che sembravano definitivamente superate dalla fotografia, come il ritratto recuperato al di là di ogni oleografico compiacimento.
Maurizio Calvesi
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