Mariko Mori, Peace Crystal
Dal 16 Giugno 2024 al 07 Ottobre 2024
Venezia
Luogo: Giardino Palazzo Corner della Ca’ Granda
Indirizzo: San Marco 3978
Orari: Gio - Lun 11 - 19 | Mar - Mer chiuso
Enti promotori:
- Faou Foundation
- Berrgruen Arts & Culture
L'artista Mariko Mori ci invita a riflettere sulla nostra comune umanità attraverso Peace Crystal, opera inaugurata il 15 giugno 2024 a Venezia, nel giardino di Palazzo Corner della Ca' Granda, sede della Città Metropolitana, visibile dal Canal Grande, e che sarà possibile visitare gratuitamente solo su prenotazione fino al 7 ottobre, tramite l’App Bloomberg Connects, o prenotando la visita tramite la biglietteria di Palazzo Diedo.
Il concetto dell'opera riflette la filosofia buddista: simboleggia il corpo come un contenitore dell'anima eterna, che ciclicamente attraversa la vita, la morte e la rinascita. Mariko Mori rivela: "Nel 2016 ho avuto un incontro profondo e trasformativo con una grande luce. Questa rivelazione mi ha fatto capire che siamo tutti benedetti e profondamente amati in ogni momento della nostra vita. La nostra esistenza è una testimonianza della nostra interconnessione, a significare che siamo parte di un tutto più grande. Il Cristallo della Pace (Peace Crystal) simboleggia questa unità, collegando il celeste e il terrestre e incarnando l'anima eterna che è in noi. Sono profondamente onorata di presentare il mio quarto progetto a Venezia, una città a me molto cara, nell'incantevole abbraccio di questo magico giardino."
La mostra include una visita a Hoju, una struttura in fibra di vetro che contiene Peace Crystal, un cristallo alto un metro e sessantacinque centimetri (167.5 cm), l'altezza media dell'uomo moderno. In equilibrio sul suo punto più stretto, Peace Crystal rappresenta il punto evolutivo in cui gli esseri umani si sono messi in posizione eretta, un momento cruciale che secondo Mori ha portato allo sviluppo dell'intelligenza e della spiritualità, consentendo agli esseri umani di ricevere energia dalle forze celesti e terrestri. Il cristallo è illuminato tramite un collettore solare esterno che raccoglie la luce e la fa passare attraverso delle fibre ottiche in vetro di quarzo che trasmettono la luce reale dentro l’Hoju. L'attività all'interno del cristallo rappresenta l'energia della vita; l'illuminazione con la luce solare dà l'impressione che l'opera respiri e sia viva. La visita comprende anche un video che documenta il lavoro della Fondazione Faou nel corso degli anni.
Dopo la mostra di Venezia, Peace Crystal sarà donato all'Etiopia e installato in modo permanente in una grotta, onorando così le origini dell’uomo che hanno inizio proprio in Etiopia, culla dell'evoluzione per oltre sei milioni di anni. L'opera d'arte ci vuole ricordare che apparteniamo tutti a un unico albero genealogico, e che tutti gli individui del mondo fanno parte di un'umanità condivisa.
Peace Crystal è il terzo di una serie di progetti pubblici monumentali creati dalla Faou Foundation per collocare sei opere d'arte site-specific che coinvolgono contesti ecologici unici e comunità locali in ciascuno dei sei continenti della Terra. Immerse nella bellezza dei loro ambienti incontaminati, le installazioni sono una preghiera per l'armonia e un promemoria del fatto che ogni essere vivente esiste per venerare i tesori della Terra.
All’inaugurazione hanno partecipato Mario Codognato, Direttore di Berrgruen Arts & Culture, Adriana Rispoli, Curatrice di Berrgruen Arts & Culture, oltre a Yvette Y. Lee, Direttrice Faou Foundation.
Lunedì 17 alle ore 19, a Palazzo Diedo è previsto un talk tra l’artista Mariko Mori e il filosofo Emanuele Coccia dal titolo Oneness in concomitanza con l’installazione pubblica Peace Crystal di cui la mostra Janus presenta un approfondimento.
Mariko Mori è infatti tra gli artisti protagonisti della mostra in corso a Palazzo Diedo (aperta fino al 24 novembre) dove è possibile visitare Peace Crystal: A Prayer for Peace, un approfondimento sul lavoro dell’artista per la Faou Foundation e sulle precedenti installazioni realizzate in Giappone e Brasile. Sono presenti inoltre un modello di Peace Crystal e una pergamena che illustra l'opera.
Mori è considerata una delle più importanti artiste giapponesi dell'ultimo mezzo secolo, che esplora temi universali all'incrocio tra vita, morte, realtà e tecnologia. Tra i momenti salienti della sua carriera ricordiamo la mostra itinerante Oneness - la mostra più visitata al mondo nel 2011 - e la mostra personale Rebirth, esposta alla Royal Academy of Arts di Londra nel 2012.
La Faou Foundation è un'organizzazione no-profit fondata da Mariko Mori per promuovere l’idea, attraverso installazioni d'arte pubbliche permanenti e programmi educativi comunitari, che l'umanità e la natura abbiano lo stesso valore.
Il concetto dell'opera riflette la filosofia buddista: simboleggia il corpo come un contenitore dell'anima eterna, che ciclicamente attraversa la vita, la morte e la rinascita. Mariko Mori rivela: "Nel 2016 ho avuto un incontro profondo e trasformativo con una grande luce. Questa rivelazione mi ha fatto capire che siamo tutti benedetti e profondamente amati in ogni momento della nostra vita. La nostra esistenza è una testimonianza della nostra interconnessione, a significare che siamo parte di un tutto più grande. Il Cristallo della Pace (Peace Crystal) simboleggia questa unità, collegando il celeste e il terrestre e incarnando l'anima eterna che è in noi. Sono profondamente onorata di presentare il mio quarto progetto a Venezia, una città a me molto cara, nell'incantevole abbraccio di questo magico giardino."
La mostra include una visita a Hoju, una struttura in fibra di vetro che contiene Peace Crystal, un cristallo alto un metro e sessantacinque centimetri (167.5 cm), l'altezza media dell'uomo moderno. In equilibrio sul suo punto più stretto, Peace Crystal rappresenta il punto evolutivo in cui gli esseri umani si sono messi in posizione eretta, un momento cruciale che secondo Mori ha portato allo sviluppo dell'intelligenza e della spiritualità, consentendo agli esseri umani di ricevere energia dalle forze celesti e terrestri. Il cristallo è illuminato tramite un collettore solare esterno che raccoglie la luce e la fa passare attraverso delle fibre ottiche in vetro di quarzo che trasmettono la luce reale dentro l’Hoju. L'attività all'interno del cristallo rappresenta l'energia della vita; l'illuminazione con la luce solare dà l'impressione che l'opera respiri e sia viva. La visita comprende anche un video che documenta il lavoro della Fondazione Faou nel corso degli anni.
Dopo la mostra di Venezia, Peace Crystal sarà donato all'Etiopia e installato in modo permanente in una grotta, onorando così le origini dell’uomo che hanno inizio proprio in Etiopia, culla dell'evoluzione per oltre sei milioni di anni. L'opera d'arte ci vuole ricordare che apparteniamo tutti a un unico albero genealogico, e che tutti gli individui del mondo fanno parte di un'umanità condivisa.
Peace Crystal è il terzo di una serie di progetti pubblici monumentali creati dalla Faou Foundation per collocare sei opere d'arte site-specific che coinvolgono contesti ecologici unici e comunità locali in ciascuno dei sei continenti della Terra. Immerse nella bellezza dei loro ambienti incontaminati, le installazioni sono una preghiera per l'armonia e un promemoria del fatto che ogni essere vivente esiste per venerare i tesori della Terra.
All’inaugurazione hanno partecipato Mario Codognato, Direttore di Berrgruen Arts & Culture, Adriana Rispoli, Curatrice di Berrgruen Arts & Culture, oltre a Yvette Y. Lee, Direttrice Faou Foundation.
Lunedì 17 alle ore 19, a Palazzo Diedo è previsto un talk tra l’artista Mariko Mori e il filosofo Emanuele Coccia dal titolo Oneness in concomitanza con l’installazione pubblica Peace Crystal di cui la mostra Janus presenta un approfondimento.
Mariko Mori è infatti tra gli artisti protagonisti della mostra in corso a Palazzo Diedo (aperta fino al 24 novembre) dove è possibile visitare Peace Crystal: A Prayer for Peace, un approfondimento sul lavoro dell’artista per la Faou Foundation e sulle precedenti installazioni realizzate in Giappone e Brasile. Sono presenti inoltre un modello di Peace Crystal e una pergamena che illustra l'opera.
Mori è considerata una delle più importanti artiste giapponesi dell'ultimo mezzo secolo, che esplora temi universali all'incrocio tra vita, morte, realtà e tecnologia. Tra i momenti salienti della sua carriera ricordiamo la mostra itinerante Oneness - la mostra più visitata al mondo nel 2011 - e la mostra personale Rebirth, esposta alla Royal Academy of Arts di Londra nel 2012.
La Faou Foundation è un'organizzazione no-profit fondata da Mariko Mori per promuovere l’idea, attraverso installazioni d'arte pubbliche permanenti e programmi educativi comunitari, che l'umanità e la natura abbiano lo stesso valore.
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