Il filo conduttore. Federica Marangoni
![Federica Marangoni. Rendering della mostra/installazione “Il filo conduttore” Federica Marangoni. Rendering della mostra/installazione “Il filo conduttore”](http://www.arte.it/foto/600x450/3e/32357-capesaro_nuovo8-800px.jpg)
Federica Marangoni. Rendering della mostra/installazione “Il filo conduttore”
Dal 06 Maggio 2015 al 15 Settembre 2015
Venezia
Luogo: Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Indirizzo: Santa Croce 2076
Orari: 10-18; chiuso lunedì
Curatori: Gabriella Belli
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 7.50, scuole 4, gratuito residenti e nati nel Comune di Venezia, bambini da 0 a 5 anni e altre categorie
Telefono per informazioni: +39 041 721127
E-Mail info: capesaro@fmcvenezia.it
Sito ufficiale: http://capesaro.visitmuve.it
Un filo di luce, “il filo conduttore” in cracked neon rosso always in motion, è il filo della vita e delle emozioni dell’artista.
Un rivolo rosso di energia e sangue taglia rigorosamente la bianca facciata di Ca’ Pesaro, dal tetto fin quasi all’acqua del Canal Grande, dove incontra una Venere tecnologica, una gigantesca bobina in sottile ed effimera lastra di vetro sul cui asse si avvolge. Nel museo, due “stanze” al piano terra sono collegate e segnate proprio da quel filo rosso che qui diventa un rivolo di sangue che scorre in un ammasso di filo spinato.
Una mostra/installazione forte e spettacolare, soprattutto di sera: il “filo conduttore” della vita guida dalla facciata del museo all’interno di Ca’ Pesaro dove si svolge il “dramma dell’umanità”. “IS NOT A GOOD DAY TO BE HUMAN” è scritto dietro a una mendicante e all’ammasso di filo spinato, mentre scorrono, al ritmo del battito del cuore, immagini sconvolgenti di rotocalchi e giornali.
Segni tipici del lavoro di Federica Marangoni, che parla della libertà dell’individuo e del caos in cui l’umanità si dibatte.
Un rivolo rosso di energia e sangue taglia rigorosamente la bianca facciata di Ca’ Pesaro, dal tetto fin quasi all’acqua del Canal Grande, dove incontra una Venere tecnologica, una gigantesca bobina in sottile ed effimera lastra di vetro sul cui asse si avvolge. Nel museo, due “stanze” al piano terra sono collegate e segnate proprio da quel filo rosso che qui diventa un rivolo di sangue che scorre in un ammasso di filo spinato.
Una mostra/installazione forte e spettacolare, soprattutto di sera: il “filo conduttore” della vita guida dalla facciata del museo all’interno di Ca’ Pesaro dove si svolge il “dramma dell’umanità”. “IS NOT A GOOD DAY TO BE HUMAN” è scritto dietro a una mendicante e all’ammasso di filo spinato, mentre scorrono, al ritmo del battito del cuore, immagini sconvolgenti di rotocalchi e giornali.
Segni tipici del lavoro di Federica Marangoni, che parla della libertà dell’individuo e del caos in cui l’umanità si dibatte.
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