Charles Pollock: una retrospettiva
Dal 22 Aprile 2015 al 14 Settembre 2015
Venezia
Luogo: Collezione Peggy Guggenheim
Indirizzo: Dorsoduro 701
Orari: Tutti i giorni dalle 10 alle 18. Chiuso martedì
Curatori: A cura di Philip Rylands
Telefono per informazioni: +39 041 2405411
E-Mail info: info@guggenheim-venice.it
Sito ufficiale: http://www.guggenheim-venice.it
Dal 23 aprile al 14 settembre 2015 la Collezione Peggy Guggenheim dedica la più esaustiva retrospettiva mai realizzata a Charles Pollock (1902-1988), fratello maggiore del celebre genio dell’Espressionismo astratto americano Jackson Pollock. Charles Pollock. Una retrospettiva, a cura di Philip Rylands, direttore della Collezione Peggy Guggenheim, intende documentare la carriera di Charles Pollock attraverso una ricca serie di materiali, un centinaio di opere e documenti, in gran parte inediti, concessi dall’Archivio Charles Pollock di Parigi, grazie alla moglie e alla figlia dell’artista, nonché ai membri della famiglia Pollock. Oltre a un ristretto numero di opere di Jackson Pollock, Thomas Hart Benton, maestro sia di Charles che di Jackson, e un raro dipinto di Sanford Pollock, fratello dei due artisti, che andranno a completare la parte dedicata alla carriera giovanile di Charles a New York e Washington, la mostra sarà l’occasione unica di poter vedere opere mai esposte prima. Inoltre ulteriori prestiti arriveranno dalla famiglia, dagli Archivi dell’American Art/Smithsonian Institution, nonché da altre istituzioni e collezioni private. Lettere, fotografie e schizzi documenteranno lo stretto rapporto tra Charles e Jackson, e gli altri membri della famiglia Pollock, in una luce intima e privata.
La storia di Charles Pollock, in un certo senso adombrata dal mito del fratello Jackson, è estremamente interessante. Maggiore dei cinque figli di LeRoy e Stella Pollock, si trasferisce a New York nel 1926, dove studia arte con Thomas Hart Benton, e nel 1930, insieme al fratello Frank, convince il più giovane Jackson a raggiungerli. I suoi studi alla Art Students League, il suo impegno sociale, l’avvicinamento della sua arte alla corrente figurativa del Regionalismo e il murale realizzato per la Works Progress Administration, la più grande agenzia del New Deal che diede lavoro a milioni di persone nella costruzione di opere pubbliche, hanno avvicinato il suo percorso artistico, fino a quel momento, a quello tipico degli artisti degli anni ‘30. Nel 1935-‘36 lascia New York per trasferirsi a Washington, DC, dove lavora per la Resettlement Administration, agenzia federale legata al New Deal, scelta questa che lo allontana da quel gruppo emergente di artisti avanguardisti newyorkesi, che stava portando il fratello Jackson alla scoperta di un nuovo tipo di arte. Non meno tipica dell’artista americano dell’epoca fu la crisi di Charles nei confronti della pittura figurativa regionalista e il suo conseguente spostamento, intorno al 1944, verso un linguaggio pittorico astratto, scelta opposta al rifiuto che ebbe il maestro Benton nei confronti del linguaggio astratto legato la corrente del Sincromismo, nel 1919. Dopo un periodo come insegnante di design e tipografia in Michigan alla fine degli anni ‘40, nel 1950 realizza il suo primo grande dipinto astratto. Nel 1956 in Messico, produce il primo sostanzioso corpo di opere, la serie Chapala, e dagli anni ‘60 in poi si dedica esclusivamente a un tipo di pittura collegata al movimento avanguardista conosciuto poi come Color-field, caratterizzato da una pittura a campi di colore molto estesi su tele di canapa. Grazie all’amicizia con artisti e critici come Clement Greenberg, Jules Olitski e altri, dagli anni ‘60 in poi, lo troviamo legato a quell’avanguardia da cui si era distaccato qualche decennio prima. Charles Pollock continua a dipingere campi di colore astratti anche dopo il suo trasferimento a Parigi nel 1971, dove trascorrerà il resto della sua vita, fino al 1988, anno della sua scomparsa.
Charles Pollock. Una retrospettiva è accompagnata da un catalogo, edito da Marsilio in italiano e inglese, con un saggio di Terence Maloon (Canberra, Australia), grande autore e massimo esperto vivente dell’arte di Charles Pollock.
La storia di Charles Pollock, in un certo senso adombrata dal mito del fratello Jackson, è estremamente interessante. Maggiore dei cinque figli di LeRoy e Stella Pollock, si trasferisce a New York nel 1926, dove studia arte con Thomas Hart Benton, e nel 1930, insieme al fratello Frank, convince il più giovane Jackson a raggiungerli. I suoi studi alla Art Students League, il suo impegno sociale, l’avvicinamento della sua arte alla corrente figurativa del Regionalismo e il murale realizzato per la Works Progress Administration, la più grande agenzia del New Deal che diede lavoro a milioni di persone nella costruzione di opere pubbliche, hanno avvicinato il suo percorso artistico, fino a quel momento, a quello tipico degli artisti degli anni ‘30. Nel 1935-‘36 lascia New York per trasferirsi a Washington, DC, dove lavora per la Resettlement Administration, agenzia federale legata al New Deal, scelta questa che lo allontana da quel gruppo emergente di artisti avanguardisti newyorkesi, che stava portando il fratello Jackson alla scoperta di un nuovo tipo di arte. Non meno tipica dell’artista americano dell’epoca fu la crisi di Charles nei confronti della pittura figurativa regionalista e il suo conseguente spostamento, intorno al 1944, verso un linguaggio pittorico astratto, scelta opposta al rifiuto che ebbe il maestro Benton nei confronti del linguaggio astratto legato la corrente del Sincromismo, nel 1919. Dopo un periodo come insegnante di design e tipografia in Michigan alla fine degli anni ‘40, nel 1950 realizza il suo primo grande dipinto astratto. Nel 1956 in Messico, produce il primo sostanzioso corpo di opere, la serie Chapala, e dagli anni ‘60 in poi si dedica esclusivamente a un tipo di pittura collegata al movimento avanguardista conosciuto poi come Color-field, caratterizzato da una pittura a campi di colore molto estesi su tele di canapa. Grazie all’amicizia con artisti e critici come Clement Greenberg, Jules Olitski e altri, dagli anni ‘60 in poi, lo troviamo legato a quell’avanguardia da cui si era distaccato qualche decennio prima. Charles Pollock continua a dipingere campi di colore astratti anche dopo il suo trasferimento a Parigi nel 1971, dove trascorrerà il resto della sua vita, fino al 1988, anno della sua scomparsa.
Charles Pollock. Una retrospettiva è accompagnata da un catalogo, edito da Marsilio in italiano e inglese, con un saggio di Terence Maloon (Canberra, Australia), grande autore e massimo esperto vivente dell’arte di Charles Pollock.
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