BEFORE THE GHETTO: 1311-1516
Dal 26 Gennaio 2017 al 05 Marzo 2017
Venezia
Luogo: IKONA VENEZIA
Indirizzo: Campo del Ghetto Nuovo, Cannaregio 2909
Orari: 11 - 19 | Sabato chiuso
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 041 5289387
E-Mail info: ikonavenezia@ikonavenezia.com
Sito ufficiale: http://www.ikonavenezia.com
In occasione de “Il giorno della memoria”, IKONA GALLERY inaugura
giovedì 26 gennaio 2017 alle ore 18.00 la mostra
BEFORE THE GHETTO: 1311-1516
Video installazione di Joan Logue
BEFORE THE GHETTO 1311-1516
La mia video installazione, BEFORE THE GHETTO: 1311-1516 è stata realizzata in relazione al 500 ° anniversario della nascita del Ghetto di Venezia.
Mentre vivevo a Parigi nel 1982-83, creai una serie di ritratti video sul Ghetto della città nel 4 ° Arrondisement. Nel 2013 fui invitata come artista in residenza presso la Emily Harvey Foundation a Venezia. Visitai la Galleria di Fotografia Ikona situata nel Ghetto. Živa Kraus, proprietaria e direttrice della galleria in quell’occasione mi chiese se fossi stata interessata a fare un lavoro in connessione con il 500 ° anniversario del Ghetto di Venezia nel 2016.
Durante il mio soggiorno a Venezia, Judith Aminoff, un’amica parigina, conoscendo il mio interesse per il ghetto di Parigi, mi mandò "Il Ghetto di Venezia, una storia" di Riccardo Calimani. Rimasi sorpresa di scoprire attraverso lo studio dell’autore, che nel 1311 un decreto veneziano richiedeva a tutti gli ebrei veneziani di indossare un cerchio giallo su i propri indumenti esterni. Prima d’allora pensavo che i nazisti fossero stati i primi a richiedere agli ebrei di portare una stella o un simile distintivo di colore giallo.
Sapevo già che il Ghetto ebraico di Venezia fu costruito nel 1516 per confinare se non controllare la vita ebraica in città. Tuttavia, quello che non conoscevo ancora era che severe restrizioni "legali" riguardanti gli ebrei di Venezia esistevano già due secoli prima che il ghetto fosse formalmente istituito. Quello che mi interessava e quello che volevo sapere era quali fossero i decreti formulati per controllare gli ebrei prima della fondazione del Ghetto. E 'stato questo che mi ha spinto a produrre un nuovo lavoro: Che cosa successe prima del Ghetto di Venezia.
Joan Logue
Ringraziamenti speciali
Emily Harvey Foundation, Artist Residency Program,Venice, Italy (2013, 2016); James Robison Foundation, Morrisivlle, Vermont USA (2013 - 2016); Foundation for Contemporary Arts, New York, USA 2016; New York Public Library; DOROT Jewish Library Research Center, New York, USA; Centro Primo Levi, Research Library, New York, USA; Jere Herzenberg, Research Advisor New York, USA; Sara Mazzilli, Translation English to Italian, Rome, Italy; JT Duran, Video Specialist, New York, USA.
Joan Logue nata nel 1942 a Mckeesport, Pensilvenia, è una pioniera del video portrait. Ha studiato presso Mounts St. Mary’s University (Los Angeles). Si è laureata in pittura e fotografia . Dal 1971 ha iniziato a lavorare sul video ritratto, realizzando video portraits di Jasper Johns, Willem de Kooning, Robert Rauschenberg, Pierre Boulez e molti altri. Dal 1977 vive a New York, ha esposto al Museum of Modern Art di New York, Museum of Contemporary Art di Los Angeles, Centre Pompidou di Parigi e Documenta8 di Kassel.
giovedì 26 gennaio 2017 alle ore 18.00 la mostra
BEFORE THE GHETTO: 1311-1516
Video installazione di Joan Logue
BEFORE THE GHETTO 1311-1516
La mia video installazione, BEFORE THE GHETTO: 1311-1516 è stata realizzata in relazione al 500 ° anniversario della nascita del Ghetto di Venezia.
Mentre vivevo a Parigi nel 1982-83, creai una serie di ritratti video sul Ghetto della città nel 4 ° Arrondisement. Nel 2013 fui invitata come artista in residenza presso la Emily Harvey Foundation a Venezia. Visitai la Galleria di Fotografia Ikona situata nel Ghetto. Živa Kraus, proprietaria e direttrice della galleria in quell’occasione mi chiese se fossi stata interessata a fare un lavoro in connessione con il 500 ° anniversario del Ghetto di Venezia nel 2016.
Durante il mio soggiorno a Venezia, Judith Aminoff, un’amica parigina, conoscendo il mio interesse per il ghetto di Parigi, mi mandò "Il Ghetto di Venezia, una storia" di Riccardo Calimani. Rimasi sorpresa di scoprire attraverso lo studio dell’autore, che nel 1311 un decreto veneziano richiedeva a tutti gli ebrei veneziani di indossare un cerchio giallo su i propri indumenti esterni. Prima d’allora pensavo che i nazisti fossero stati i primi a richiedere agli ebrei di portare una stella o un simile distintivo di colore giallo.
Sapevo già che il Ghetto ebraico di Venezia fu costruito nel 1516 per confinare se non controllare la vita ebraica in città. Tuttavia, quello che non conoscevo ancora era che severe restrizioni "legali" riguardanti gli ebrei di Venezia esistevano già due secoli prima che il ghetto fosse formalmente istituito. Quello che mi interessava e quello che volevo sapere era quali fossero i decreti formulati per controllare gli ebrei prima della fondazione del Ghetto. E 'stato questo che mi ha spinto a produrre un nuovo lavoro: Che cosa successe prima del Ghetto di Venezia.
Joan Logue
Ringraziamenti speciali
Emily Harvey Foundation, Artist Residency Program,Venice, Italy (2013, 2016); James Robison Foundation, Morrisivlle, Vermont USA (2013 - 2016); Foundation for Contemporary Arts, New York, USA 2016; New York Public Library; DOROT Jewish Library Research Center, New York, USA; Centro Primo Levi, Research Library, New York, USA; Jere Herzenberg, Research Advisor New York, USA; Sara Mazzilli, Translation English to Italian, Rome, Italy; JT Duran, Video Specialist, New York, USA.
Joan Logue nata nel 1942 a Mckeesport, Pensilvenia, è una pioniera del video portrait. Ha studiato presso Mounts St. Mary’s University (Los Angeles). Si è laureata in pittura e fotografia . Dal 1971 ha iniziato a lavorare sul video ritratto, realizzando video portraits di Jasper Johns, Willem de Kooning, Robert Rauschenberg, Pierre Boulez e molti altri. Dal 1977 vive a New York, ha esposto al Museum of Modern Art di New York, Museum of Contemporary Art di Los Angeles, Centre Pompidou di Parigi e Documenta8 di Kassel.
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