Ahmet Güne?tekin. Monumentum of Memory

Ahmet Güne?tekin. Monumentum of Memory, Arsenale Docks, Venezia
Dal 28 Maggio 2013 al 25 Agosto 2013
Venezia
Luogo: Arsenale Docks
Indirizzo: Castello 40
Telefono per informazioni: +39 339 3449512/ 324 0930787
E-Mail info: paola.manual@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.labiennale.org/it/biennale/spazi/bacheca/12.html
In concomitanza con la Biennale d’arte contemporanea, si tiene a Venezia, nei suggestivi spazi dell’Arsenale Docks nell’Isola di San Pietro di Castello, la prima personale italiana dell’artista turco Ahmet Güne?tekin, classe 1966, che vive e lavora a Istanbul. Presenta il progetto “Monumentum of Memory”. Tre video ed una grande installazione immergono in un percorso di attenzione e memoria sulle crudeltà inflitte al popolo curdo da sempre perseguitato. Ma Güne?tekin non cavalca la retorica dell’orrore, anzi ci presenta sempre con impeccabile linguaggio artistico episodi degni di memoria, affrontati anche nel loro paradosso estetico. Una proiezione a pavimento scandisce le date dell’epopea curda e dei diritti umani calpestati dal 1909 ai giorni nostri. Una doppia proiezione segnala il sottile lavoro di sottrazione della lingua curda dal vocabolario turco mentre un altro video ci presenta torvi personaggi che multano passanti rei di aver usato il loro idioma. Antiche sbarre di un carcere anatolico imprigionano lettere dell’alfabeto curdo nella scultura “Regm” (lapidazione).
La grande installazione a parete che chiude il percorso è un grande specchio/scultura che a prima vista appare come una forma astratta, ma nella visione ravvicinata ci porta definitivamente in un concentrato di immagini e simboli legati alla grande strage di curdi operata da Saddam Hussein nel 1988 a Halepce. Il titolo è “Yüzle?me” che vuol dire conforto. Un monumento alla memoria curda, attraverso gli occhi di un artista contemporaneo. Visioni e prospettive cariche di senso contemporaneo che confermano la presenza di un genius loci, in questo caso tutto rivolto al recupero di una cultura antichissima radicata fra Mesopotamia e Anatolia.
La grande installazione a parete che chiude il percorso è un grande specchio/scultura che a prima vista appare come una forma astratta, ma nella visione ravvicinata ci porta definitivamente in un concentrato di immagini e simboli legati alla grande strage di curdi operata da Saddam Hussein nel 1988 a Halepce. Il titolo è “Yüzle?me” che vuol dire conforto. Un monumento alla memoria curda, attraverso gli occhi di un artista contemporaneo. Visioni e prospettive cariche di senso contemporaneo che confermano la presenza di un genius loci, in questo caso tutto rivolto al recupero di una cultura antichissima radicata fra Mesopotamia e Anatolia.
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