Tavolara e Depero. La manifattura delle case d’arte
![Eugenio Tavolara, Cavalcata sarda, anni '50. Collezione I.S.O.L.A., Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano, Regione Autonoma della Sardegna Eugenio Tavolara, Cavalcata sarda, anni '50. Collezione I.S.O.L.A., Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano, Regione Autonoma della Sardegna](http://www.arte.it/foto/600x450/74/22687-tavolara.jpg)
Eugenio Tavolara, Cavalcata sarda, anni '50. Collezione I.S.O.L.A., Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano, Regione Autonoma della Sardegna
Dal 17 Maggio 2014 al 14 Settembre 2014
Rovereto | Trento
Luogo: Casa Depero
Indirizzo: via dei Portici 38
Orari: Martedi - Domenica 10-18
Curatori: Nicoletta Boschiero, Manolo De Giorgi
Costo del biglietto: intero 11 €, ridotto 7 €, famiglia 22 €, gratuito fino a 14 anni, Amici del Museo e scolaresche
Telefono per informazioni: +39 0464 438887 / 800 397760
E-Mail info: info@mart.trento.it
Sito ufficiale: http://www.mart.trento.it
Per la prima volta, a Rovereto, un confronto tra l’artista sardo Eugenio Tavolara e il maestro trentino Fortunato Depero. Una conversazione ideale, attraverso le opere, alla ricerca delle similitudini tra due artisti che, negli stessi anni, superarono i confini tra i diversi linguaggi della creatività.
Eugenio Tavolara (Sassari 1901-1963) e Fortunato Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960) forse non si incontrarono mai, ma negli stessi anni e in luoghi diversi portarono avanti una ricerca artistica e stilistica simile, protagonisti di prim’ordine tra gli artisti dediti alle arti applicate e al design contemporaneo.
L’occasione per un confronto ideale è data oggi dalla grande mostra allestita nella Casa d’arte futurista Fortunato Depero, unico museo fondato da un futurista con sede a Rovereto, nella quale, dal 17 maggio al 14 settembre, le opere dell’artista sardo e del trentino dialogano.
Il progetto presenta al pubblico opere scelte di Eugenio Tavolara e progetti, marionette e sculture di Fortunato Depero in un colloquio inedito intorno alle suggestioni del folklore e delle avanguardie di inizio secolo.
I curiosi legami tra i due maestri, oltre a quelli evidenti dal paragone tra le produzioni e le opere (si pensi ai celebri loghi, ai giocattoli, alle figure meccaniche, ai disegni, ai tappeti), scaturiscono anche dall’aver vissuto attivamente lo stesso tempo, interpretando le medesime istanze e tendenze. Nell’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi del 1925 per esempio Depero partecipò allestendo, con Balla e Prampolini, una sala dedicata al futurismo, Tavolara invece presentò figure meccaniche e pupazzi in legno che gli valsero una medaglia d’oro e ampie segnalazioni da parte della critica.
Quasi cento anni dopo l’esposizione parigina, Tavolara e Depero si trovano a Rovereto, nuovamente accostati, vicini quanto mai prima.
Eugenio Tavolara (Sassari 1901-1963) e Fortunato Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960) forse non si incontrarono mai, ma negli stessi anni e in luoghi diversi portarono avanti una ricerca artistica e stilistica simile, protagonisti di prim’ordine tra gli artisti dediti alle arti applicate e al design contemporaneo.
L’occasione per un confronto ideale è data oggi dalla grande mostra allestita nella Casa d’arte futurista Fortunato Depero, unico museo fondato da un futurista con sede a Rovereto, nella quale, dal 17 maggio al 14 settembre, le opere dell’artista sardo e del trentino dialogano.
Il progetto presenta al pubblico opere scelte di Eugenio Tavolara e progetti, marionette e sculture di Fortunato Depero in un colloquio inedito intorno alle suggestioni del folklore e delle avanguardie di inizio secolo.
I curiosi legami tra i due maestri, oltre a quelli evidenti dal paragone tra le produzioni e le opere (si pensi ai celebri loghi, ai giocattoli, alle figure meccaniche, ai disegni, ai tappeti), scaturiscono anche dall’aver vissuto attivamente lo stesso tempo, interpretando le medesime istanze e tendenze. Nell’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi del 1925 per esempio Depero partecipò allestendo, con Balla e Prampolini, una sala dedicata al futurismo, Tavolara invece presentò figure meccaniche e pupazzi in legno che gli valsero una medaglia d’oro e ampie segnalazioni da parte della critica.
Quasi cento anni dopo l’esposizione parigina, Tavolara e Depero si trovano a Rovereto, nuovamente accostati, vicini quanto mai prima.
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