Ugo Mulas. Fotografare la Pop Art - Incontro

© Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati / Archivio Ugo Mulas, Milano / Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli | Ugo Mulas, Andy Warhol, Factory, New York, 1964. Vintage print. Stampa ai sali d’argento su carta baritata montata su alluminio, cm. 40x50
Dal 15 Novembre 2018 al 15 Novembre 2018
Torino
Luogo: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
Indirizzo: via delle Rosine 18
Orari: h 19
Costo del biglietto: Ingresso incontro > 3 Euro. Ingresso incontro + mostra > 10 Euro intero, 6 Euro ridotto. È richiesta la prenotazione via mail
Telefono per informazioni: +39.011.0881150
E-Mail info: prenotazioni@camera.to
Sito ufficiale: http://camera.to
Giovedì 15 novembre, alle ore 19.00, secondo appuntamento de “I giovedì in CAMERA” con le storie, le immagini e le vite degli artisti che hanno partecipato alla Pop Art, il grande movimento che ha segnato l’arte e la cultura degli anni ’60 e che viene raccontato a CAMERA attraverso oltre 150 tra fotografie, quadri, collage e grafiche della mostra CAMERA POP. La fotografia nella Pop Art di Warhol, Schifano & Co. L’incontro dal titolo Ugo Mulas. Fotografare la Pop Art sarà un approfondimento sul grande fotografo di origini bresciane e conosciuto in tutto il mondo, Ugo Mulas attraverso le riflessioni del critico d’arte Elio Grazioli in dialogo con il direttore di CAMERA e curatore della mostra Walter Guadagnini.
Ugo Mulas, già immerso nell’ambiente artistico negli anni ’50 inizia nel ’54 a fotografare regolarmente ogni edizione della Biennale di Venezia. Nel ’64 vi registra il riconoscimento internazionale della Pop Art e comprende subito che per capirla bisogna recarsi sul posto. Parte così per New York e inizia un reportage indimenticabile che darà come esito lo storico libro New York: The Art Scene (1967). Dentro vi è tutta la scena pop al completo, da Jasper Johns a Tom Wesselman, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, George Segal, compresa di precursori come Marcel Duchamp e di contorno come gli innovatori dell’Espressionismo astratto come Kenneth Noland, Frank Stella e altri. Non mancherà poi di fotografare anche gli artisti pop italiani, cercandone e valorizzandone le peculiarità.
Il critico d’arte Giulio Carlo Argan ha definito quella di Ugo Mulas come una critica d’arte fatta non con le parole ma con le immagini. Mulas, infatti, indaga l’atto creativo degli artisti mentre lo svolgono, dipingendo, scolpendo, o ne interpreta la concezione attraverso i gesti, gli eventi, gli accostamenti. Lo fa non solo per curiosità nei confronti degli artisti e per documentarne l’attività, ma anche per cercare di comprendere attraverso la loro opera e personalità che cosa sia l’arte, anche la propria. Così la sua operazione fotografica diventa analitica, interrogando la fotografia stessa e la possibilità di farne a sua volta un’arte.
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