Stati della materia
![Daniele D'Acquisto, Strings, 2011, legno sbiancato, mobile, dimensione variabile Daniele D'Acquisto, Strings, 2011, legno sbiancato, mobile, dimensione variabile](http://www.arte.it/foto/600x450/73/120499-Daniele_D_Acquisto_Strings_2011_legno_sbiancato_mobile_dimensione_variabile_Courtesy_Gagliardi_e_Domke_Torino.jpg)
© Gagliardi e Domke Torino | Daniele D'Acquisto, Strings, 2011, legno sbiancato, mobile, dimensione variabile
Dal 14 Settembre 2021 al 14 Ottobre 2021
Torino
Luogo: Gagliardi e Domke
Indirizzo: Via Cervino 16
Orari: dal mercoledì al venerdì dalle ore 15 alle 19.30
Curatori: Lorenzo Madaro
Telefono per informazioni: +39 011.19.70.00.31
Sito ufficiale: http://www.gagliardiedomke.com
Riparte la stagione espositiva di Gagliardi e Domke a Torino con una mostra collettiva, Stati della materia, a cura di Lorenzo Madaro. Il progetto si concentra sul lavoro di sei artisti, giovani o storicizzati, che hanno impostato tutto il proprio percorso attraverso una ricerca sistematica sulla sperimentazione dei materiali e della loro epidermica capacità di generare forme e significati strettamente legati alla loro stessa genesi. Dal marmo al pigmento, dal legno all’alluminio, dal ferro al cartone, dalla plastica ai materiali organici: le opere in mostra propongono una panoramica di affiancamenti e contrapposizioni, in una costante dialettica tra energia propulsiva e stato quieto delle forme.
Dall’installazione alla scultura, dalla pittura al disegno, i sei artisti protagonisti di Stati della materia sono presenti nello spazio con opere paradigmatiche dei loro percorsi individuali, ma la mostra è anche l’occasione per investigare inedite accoppiate, nate per affinità e contraddizioni intrinseche ai loro stessi lavori: Messina – Tondo; Fogliati – D’Acquisto; Viale – Fossati.
Si transita dalle colonne monumentali di metallo di Messina – che ritmano il grande spazio d’ingresso della galleria, dialogando con le forme primarie delle opere di Natalino Tondo (grandi carte legate a una sua ricerca sulle galassie): tra tridimensionalità e bidimensionalità si intesse un’architettura di strutture che riflettono sulla loro stessa natura –, alle grandi tele e alle sculture “ecologiche” di Francesco Fossati; dalla progettualità meditata dei disegni di Piero Fogliati alle sue sculture in cui luce e movimento sono parti integranti di un pensiero radicale del fare scultura attraverso persistenti dissolvenze. Si transita poi dalle Stringhe e dalle opere bidimensionali del ciclo Forming di Daniele D’Acquisto – indagini sul rapporto tra oggetti e spazio, misurazioni costanti attorno alle radici proprie della scultura – ai marmi germinali di Fabio Viale.
Daniele D’Acquisto (Taranto, 1978; vive e lavora a Fiorenzuola d’Arda – PC); Piero Fogliati (Canelli – AT, 1930 – Torino, 2016); Francesco Fossati (Carate Brianza, 1985 – vive e lavora a Lissone); Vittorio Messina (Zafferana Etnea – CT, 1946 – vive e lavora a Roma); Natalino Tondo (Salice Salentino – LE, 1938 – Lecce, 2017); Fabio Viale (Cuneo, 1975; vive e lavora a Torino).
Opening 14 settembre ore 18-24
Dall’installazione alla scultura, dalla pittura al disegno, i sei artisti protagonisti di Stati della materia sono presenti nello spazio con opere paradigmatiche dei loro percorsi individuali, ma la mostra è anche l’occasione per investigare inedite accoppiate, nate per affinità e contraddizioni intrinseche ai loro stessi lavori: Messina – Tondo; Fogliati – D’Acquisto; Viale – Fossati.
Si transita dalle colonne monumentali di metallo di Messina – che ritmano il grande spazio d’ingresso della galleria, dialogando con le forme primarie delle opere di Natalino Tondo (grandi carte legate a una sua ricerca sulle galassie): tra tridimensionalità e bidimensionalità si intesse un’architettura di strutture che riflettono sulla loro stessa natura –, alle grandi tele e alle sculture “ecologiche” di Francesco Fossati; dalla progettualità meditata dei disegni di Piero Fogliati alle sue sculture in cui luce e movimento sono parti integranti di un pensiero radicale del fare scultura attraverso persistenti dissolvenze. Si transita poi dalle Stringhe e dalle opere bidimensionali del ciclo Forming di Daniele D’Acquisto – indagini sul rapporto tra oggetti e spazio, misurazioni costanti attorno alle radici proprie della scultura – ai marmi germinali di Fabio Viale.
Daniele D’Acquisto (Taranto, 1978; vive e lavora a Fiorenzuola d’Arda – PC); Piero Fogliati (Canelli – AT, 1930 – Torino, 2016); Francesco Fossati (Carate Brianza, 1985 – vive e lavora a Lissone); Vittorio Messina (Zafferana Etnea – CT, 1946 – vive e lavora a Roma); Natalino Tondo (Salice Salentino – LE, 1938 – Lecce, 2017); Fabio Viale (Cuneo, 1975; vive e lavora a Torino).
Opening 14 settembre ore 18-24
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