M'oda - sentire la forma
![M'oda - sentire la forma, Galleria Allegretti Contemporanea, Torino M'oda - sentire la forma, Galleria Allegretti Contemporanea, Torino](http://www.arte.it/foto/600x450/7a/11438-rev121902_1_.jpg)
M'oda - sentire la forma, Galleria Allegretti Contemporanea, Torino
M'oda - sentire la forma, Galleria Allegretti Contemporanea, Torino
Dal 07 Giugno 2012 al 13 Giugno 2012
Torino
Luogo: Galleria Allegretti Contemporanea
Indirizzo: via San Francesco d’Assisi 14
Orari: da martedì a domenica 15-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 506 9646
E-Mail info: info@allegretticontemporanea.it
Sito ufficiale: http://www.allegretticontemporanea.it
La Galleria Allegretti il 6 giugno alle ore 19 inaugura M’ODA, un’esortazione all’ascolto di un racconto visivo su corpo, immagine, materia e parola.
M’oda trasforma la Galleria in uno spazio di ricerca sui linguaggi dell’arte e del fashion design, seguendo quel fin rouge che da sempre li ha resi affini: la loro natura eminentemente sociale e la loro costruzione di nuove visioni.
M’oda è una metafora della complessità della realtà, delle molteplici interconnessioni che contaminano, arricchiscono e mescolano i linguaggi visivi, e che restituiscono espressioni che non appartengono più ad un codice o ad un altro, ma al contemporaneo e alla vita.
M’oda propone, attraverso un approccio arbitrario ma intuitivo, una relazione di continue influenze e, come racconta Roberto Allegretti, “ presenta uno stimolo fondamentale per gli artisti: scolpire il marmo come morbida creta, immaginare lo spazio come un foglio, utilizzare materiali snaturati dalla loro funzione stessa e ripensati per diventare altro sono alla base del pensiero nella creazione delle opere esposte”.
Il desiderio, l’emergenza, il consumo, l’effimero e la ricerca dell’infinito sono solo alcuni dei temi che a partire dalla sperimentazione del corpo, dell’immagine e dello spazio sono emersi dalla voce libera degli artisti invitati.
M’oda, a partire dal codice comunicativo immediato della moda, richiama tutti alla percezione diretta, senza filtri, del significato di ogni forma di arte.
Una gigantesca scultura di zucchero sarà la cornice della mostra “M’oda – sentire la forma”.
Sentire anche con il gusto, mangiando parte degli oltre dodici metri di dolcissima struttura applicata alla vetrina della galleria, per tutti gli affamati d’arte.
“La mia attuale espressione artistica -dice l’autrice dell’opera Cristina Fedrigo- mutevole ed effimera, spesso colorata e zuccherosa, si divora e non c’è più!”, esattamente come l’arte.
Silvia Beccaria, Melina Benedetto, Federica Beretta, Andrea Bertotti, Isobel Blank,
Luisa Bruni, Angelo Cricchi, Walter Dang, Cinzia Debiase, Giuseppina Di Paola,
Roberto Fanari, Octavio Floreal, Cristina Fedrigo, Manuela Gomez, Marina Nekhaeva,
Plinio Martelli, Massiel Mesa & Mara Petrarchin, Turi Rapisarda, Daniela Sellone,
Valerio Tedeschi, Alessandra Torella - Santo Costanzo.
M’oda trasforma la Galleria in uno spazio di ricerca sui linguaggi dell’arte e del fashion design, seguendo quel fin rouge che da sempre li ha resi affini: la loro natura eminentemente sociale e la loro costruzione di nuove visioni.
M’oda è una metafora della complessità della realtà, delle molteplici interconnessioni che contaminano, arricchiscono e mescolano i linguaggi visivi, e che restituiscono espressioni che non appartengono più ad un codice o ad un altro, ma al contemporaneo e alla vita.
M’oda propone, attraverso un approccio arbitrario ma intuitivo, una relazione di continue influenze e, come racconta Roberto Allegretti, “ presenta uno stimolo fondamentale per gli artisti: scolpire il marmo come morbida creta, immaginare lo spazio come un foglio, utilizzare materiali snaturati dalla loro funzione stessa e ripensati per diventare altro sono alla base del pensiero nella creazione delle opere esposte”.
Il desiderio, l’emergenza, il consumo, l’effimero e la ricerca dell’infinito sono solo alcuni dei temi che a partire dalla sperimentazione del corpo, dell’immagine e dello spazio sono emersi dalla voce libera degli artisti invitati.
M’oda, a partire dal codice comunicativo immediato della moda, richiama tutti alla percezione diretta, senza filtri, del significato di ogni forma di arte.
Una gigantesca scultura di zucchero sarà la cornice della mostra “M’oda – sentire la forma”.
Sentire anche con il gusto, mangiando parte degli oltre dodici metri di dolcissima struttura applicata alla vetrina della galleria, per tutti gli affamati d’arte.
“La mia attuale espressione artistica -dice l’autrice dell’opera Cristina Fedrigo- mutevole ed effimera, spesso colorata e zuccherosa, si divora e non c’è più!”, esattamente come l’arte.
Silvia Beccaria, Melina Benedetto, Federica Beretta, Andrea Bertotti, Isobel Blank,
Luisa Bruni, Angelo Cricchi, Walter Dang, Cinzia Debiase, Giuseppina Di Paola,
Roberto Fanari, Octavio Floreal, Cristina Fedrigo, Manuela Gomez, Marina Nekhaeva,
Plinio Martelli, Massiel Mesa & Mara Petrarchin, Turi Rapisarda, Daniela Sellone,
Valerio Tedeschi, Alessandra Torella - Santo Costanzo.
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