Luca Moscariello, Fasmide
![Luca Moscariello, Fasmide, 2017, tecnica mista su tavola, 150x100 cm Luca Moscariello, Fasmide, 2017, tecnica mista su tavola, 150x100 cm](http://www.arte.it/foto/600x450/93/64881-Fasmide_2017_tecnica_mista_su_tavola_150x100_cm.jpg)
Luca Moscariello, Fasmide, 2017, tecnica mista su tavola, 150x100 cm
Dal 09 Giugno 2017 al 02 Luglio 2017
Torino
Luogo: CRAG Gallery
Indirizzo: via Nole 57
Orari: ogni giorno su appuntamento dalle 10 alle 19
Curatori: Karin Reisova, Marco Petrocchi
Telefono per informazioni: +39 347 3420598
E-Mail info: info@cragallery.com
Sito ufficiale: http://www.cragallery.com
Dal 9 giugno al 2 luglio 2017, come ultima mostra della stagione, CRAG Gallery propone Fasmide, la personale dell’artista bolognese Luca Moscariello con una selezione opere su tavola realizzate negli ultimi due anni.
Da sempre il lavoro di Luca Moscariello è legato ad antiche pratiche di writing: muove forme in uno spazio di sintesi per estrarne la quiete e il silenzio che custodiscono; decostruisce ed assembla dando vita a modalità differenti e novità creative. Nella sua opera tutto si muove e si posa nello stesso momento, irretendo l'occhio in una simultaneità data dal proliferare di superfici che ambiscono ad essere un tutto. L’impossibilità effettiva di addentrarsi in questi spazi etorotopici fa si che questo “tutto” resti come sospeso nell'atemporalità di una attesa infinita e perciò assurda.
In questo ciclo di opere, di cui Fasmide è quella guida, l’artista crea dei rovi compositivi, risultato dell'emersione dell'immagine e del suo contemporaneo mimetizzarsi. Moscariello si rifà al libro “La conoscenza accidentale” del grande storico dell'arte Georges Didi-Huberman dove un capitolo tratta dei Fasmidi, insetti che mimetizzandosi nell’ambiente se ne nutrono ed appropriano indisturbati. L'artista parte da analisi analoghe a questi paradossi e si muove pensando l'opera come una coloratissima scrittura che, attraverso reiterati eccessi, perde la sua linearità per aprirsi ad un effetto sinestetico, in cui la percezione del fruitore subisce una contaminazione tra immagine, colore e suono. Sulla tavola dipinta tutto è “nascosto in piena vista” come sospeso sulla superficie della memoria.
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