La passione secondo Carol Rama

© © Archivio Carol Rama, Torino / Ph. Pino dell’Aquila | Carol Rama nel suo studio
Dal 12 Ottobre 2016 al 05 Febbraio 2017
Torino
Luogo: GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: via Magenta 31
Orari: da martedì a domenica 10-18. La biglietteria chiude un'ora prima
Curatori: Anna Musini
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8. Il primo martedì del mese, non festivo, l'ingresso è gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 4429518
E-Mail info: gam@fondazionetorinomusei.it
Sito ufficiale: http://www.gamtorino.it
“Non ho avuto maestri pittori, il senso del peccato è il mio maestro. Il peccato è una trasgressione del pensiero” Carol Rama
La GAM presenta una grande mostra retrospettiva dedicata all’artista Carol Rama (1918-2015) la cui opera anticonformista e trasgressiva emerge nella sfera culturale ed artistica di Torino negli anni Trenta e Quaranta del Novecento per attraversare con passione e vitalità l’intero secolo.
Figlia di un piccolo imprenditore che produceva anche biciclette, l’autodidatta Carol Rama inizia a dipingere fin dalla prima adolescenza. In seguito a episodi familiari dolorosi, tra i quali le cure psichiatriche della madre e il probabile suicidio del padre, la sua arte diviene un modo per esorcizzare sofferenza e paure interiori. Tra gli amici annovera Felice Casorati, Edoardo Sanguineti e Corrado Levi, e conosce Pablo Picasso, Man Ray, e Andy Warhol.
Leggenda vuole che la sua prima mostra nel 1945 venisse chiusa dalla polizia per oscenità.
Ha vissuto e lavorato in una casa di via Napione, dove ogni oggetto assumeva valori simbolici fino a fare della casa una grande opera d’arte totale.
Nel 2003 riceve l’importante riconoscimento del Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia, giunto dopo quasi settant’anni di attività intensa. Muore a 97 anni nella sua casa studio.
Con una selezione di circa 200 opere, la mostra ripercorre l’incessante sperimentazione di tecniche e l’inquietudine vitale dell’artista attraverso momenti salienti: dai primi acquerelli apertamente erotici ed espressionisti della serie Appassionata negli anni Trenta e Quaranta, ai collage/bricolage tattili degli anni Sessanta e Settanta in cui composizioni di materiali inquietanti, come siringhe, piccoli occhi in vetro o camere d’aria in gomma, sembrano guardare lo spettatore da fondi pittorici informali e magmatici, fino ai lavori e alle incisioni che l’artista realizza dagli anni Ottanta, dove appaiono corpi, dentiere, lingue, organi genitali, figure di animali e scarpe abitate da falli.
Le opere esprimono un desiderio sempre acceso verso l’arte e la vita, vissute con trasporto empatico. La sua arte anticipa le ricerche di generazioni artistiche recenti.
Curata da Teresa Grandas e Paul B. Preciado per il museo MACBA di Barcellona e realizzata in collaborazione con la GAM e altri tre musei europei, la mostra giunge ora a Torino, nella città dove l’artista ha sempre vissuto e lavorato e nel museo che conserva molti dei suo capolavori. Il coordinamento curatoriale ed editoriale della mostra è di Anna Musini.
L’edizione italiana del catalogo edita da Silvana Editoriale è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Sardi per l’Arte.
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