L’auto, la forma e i riflessi
Dal 17 Novembre 2012 al 20 Gennaio 2013
Torino
Luogo: Museo Nazionale dell’Automobile di Torino
Indirizzo: corso Unità d'Italia 40
Orari: lunedì 10-14; martedì 14-19; mercoledì, giovedì e domenica 10-19; venerdì e sabato 10-21
Costo del biglietto: mostra+museo: intero euro 8, ridotto euro 6, scuole euro 2.50
Telefono per informazioni: +39 011 677666/7/8/ 338 6605738
E-Mail info: info@museoauto.it
Sito ufficiale: http://www.museoauto.it/
l Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (MAUTO) in collaborazione con la Galleria d’Arte Contini di Venezia e Cortina d’Ampezzo, inaugura ufficialmente lo spazio dedicato alle esposizioni temporanee con la mostra delle opere di Enrico Ghinato.
Dopo quattro anni di chiusura per ristrutturazione, il Mauto ha riaperto al pubblico a marzo 2011 ed ha superato le 350.000 presenze. Molti i visitatori provenienti da tutta Italia e gli stranieri, a conferma del fatto che il Museo è un’eccellenza del territorio.
Proprio per avvalorare il suo carattere di unicità, si è deciso di ospitare la mostra dell’artista veneto Enrico Ghinato, tra i massimi esponenti dell’iperrealismo applicato al settore automobilistico. Le automobili esposte, circa una diecina, provenienti da collezionisti privati, dal Museo Nicolis di Villafranca di Verona (Maserati A6 1500 del 1947) e dal Mauto, sono state immortalate nella loro bellezza senza tempo. Le opere in esposizione saranno una trentina e ritraggono vetture di marchi italiani, a sottolineare l’importanza del valore del car design made in Italy.
“Sono lieto di inaugurare l’area delle mostre temporanee del Museo Nazionale dell’Automobile - afferma il Presidente Benedetto Camerana - con l’esposizione di uno dei più affermati artisti contemporanei italiani. Con Ghinato partiamo già dall’alto, ben sapendo che non sarà facile rimanere sugli stessi livelli di eccellenza.”
“Grazie alla sua pittura iperrealista - spiega il Direttore del Mauto Rodolfo Gaffino Rossi - Enrico Ghinato sa esaltare anche i minimi dettagli di un’auto, riuscendo a trasmettere l’eleganza e il design di un fanale o di un parafango. Per questo lo considero il Leonardo da Vinci dell’automobile.”
"L'iperrealismo è linguaggio pittorico molto diffuso negli Stati Uniti a partire dagli anni '70, mentre in Italia si è limitato a poche straordinarie eccellenze come quella di Enrico Ghinato. - scrive il critico Luca Beatrice - Ghinato, però, non guarda né alla classicità né alla storia dell'arte, ma prende spunto dal mondo metropolitano, perfettamente sintetizzato dal motore e dall'automobile. Nella sua pittura brillano superfici verniciate che esaltano il design dell'auto italiana: ne astrae quei particolari in grado di rappresentare la parte per il tutto, evocando il sogno di un'età dell'oro che, a partire dagli anni '60, ha profondamente cambiato il Paese".
Il Museo ha cambiato il suo volto, ma soprattutto ha cambiato la sua impostazione e la sua mission: non una semplice ristrutturazione architettonica ma un intervento che ha posizionato in modo dinamico e interattivo la nuova realtà museale all’interno del panorama culturale italiano. Il suo aspetto, contemporaneo e avveniristico, è stato ideato e progettato dall’architetto Cino Zucchi e l’innovativo spazio espositivo è firmato dallo scenografo François Confino, che a Torino ha già allestito il Museo Nazionale del Cinema.
Nel rinnovato MAUTO, l’interno e l’esterno si fondono in un unico progetto sinergico in cui le due parti si completano a vicenda. All’interno le scenografie sono originali, supportate da un’illuminazione dinamica e da numerose proiezioni di filmati e documentari.
L’investimento complessivo è stato di 33 milioni di euro, finanziati dalla Città di Torino, la Provincia di Torino, la Regione Piemonte, la Compagnia di S. Paolo, la Fondazione CRT, l’Automobile Club Italia e la Camera di Commercio di Torino. Gli spazi sono quasi raddoppiati, passando dagli 11.000 mq della struttura originale agli oltre 19.000 mq di quella attuale, e raccontano la storia dell’automobile insieme alla storia di una cultura e di una società attraverso un percorso unico al mondo per linguaggio e per patrimonio.
Il Museo ha riaperto per essere il museo di tutti, dedicato non solo agli appassionati ma anche alle famiglie, ai giovani, ai turisti, ai curiosi. Un’esperienza che racconta l’intero percorso dell’automobile, dalla produzione all’uso come mezzo di trasporto di massa, diventato il simbolo del più importante settore produttivo e industriale nazionale. Torino capitale italiana dell’automobile: dall’industria al design, dalla progettazione all’ingegnerizzazione, dai centri di ricerca alla produzione. Per il capoluogo piemontese l’automobile non è solo un fatto produttivo ma un fenomeno culturale e sociale valorizzato ed espresso nella trasformazione del Museo.
La collezioni è tra più rare ed interessanti nel suo genere, con quasi 200 automobili originali di 80 diverse marche, dalle prime vetture a vapore del 1769 fino alle più recenti.
All’esposizione museale si aggiungono un’area mostre temporanee, uno spazio eventi, un centro congressi, oltre al centro didattico al centro di documentazione, al bookshop e alla caffetteria- ristorante.
Dopo quattro anni di chiusura per ristrutturazione, il Mauto ha riaperto al pubblico a marzo 2011 ed ha superato le 350.000 presenze. Molti i visitatori provenienti da tutta Italia e gli stranieri, a conferma del fatto che il Museo è un’eccellenza del territorio.
Proprio per avvalorare il suo carattere di unicità, si è deciso di ospitare la mostra dell’artista veneto Enrico Ghinato, tra i massimi esponenti dell’iperrealismo applicato al settore automobilistico. Le automobili esposte, circa una diecina, provenienti da collezionisti privati, dal Museo Nicolis di Villafranca di Verona (Maserati A6 1500 del 1947) e dal Mauto, sono state immortalate nella loro bellezza senza tempo. Le opere in esposizione saranno una trentina e ritraggono vetture di marchi italiani, a sottolineare l’importanza del valore del car design made in Italy.
“Sono lieto di inaugurare l’area delle mostre temporanee del Museo Nazionale dell’Automobile - afferma il Presidente Benedetto Camerana - con l’esposizione di uno dei più affermati artisti contemporanei italiani. Con Ghinato partiamo già dall’alto, ben sapendo che non sarà facile rimanere sugli stessi livelli di eccellenza.”
“Grazie alla sua pittura iperrealista - spiega il Direttore del Mauto Rodolfo Gaffino Rossi - Enrico Ghinato sa esaltare anche i minimi dettagli di un’auto, riuscendo a trasmettere l’eleganza e il design di un fanale o di un parafango. Per questo lo considero il Leonardo da Vinci dell’automobile.”
"L'iperrealismo è linguaggio pittorico molto diffuso negli Stati Uniti a partire dagli anni '70, mentre in Italia si è limitato a poche straordinarie eccellenze come quella di Enrico Ghinato. - scrive il critico Luca Beatrice - Ghinato, però, non guarda né alla classicità né alla storia dell'arte, ma prende spunto dal mondo metropolitano, perfettamente sintetizzato dal motore e dall'automobile. Nella sua pittura brillano superfici verniciate che esaltano il design dell'auto italiana: ne astrae quei particolari in grado di rappresentare la parte per il tutto, evocando il sogno di un'età dell'oro che, a partire dagli anni '60, ha profondamente cambiato il Paese".
Il Museo ha cambiato il suo volto, ma soprattutto ha cambiato la sua impostazione e la sua mission: non una semplice ristrutturazione architettonica ma un intervento che ha posizionato in modo dinamico e interattivo la nuova realtà museale all’interno del panorama culturale italiano. Il suo aspetto, contemporaneo e avveniristico, è stato ideato e progettato dall’architetto Cino Zucchi e l’innovativo spazio espositivo è firmato dallo scenografo François Confino, che a Torino ha già allestito il Museo Nazionale del Cinema.
Nel rinnovato MAUTO, l’interno e l’esterno si fondono in un unico progetto sinergico in cui le due parti si completano a vicenda. All’interno le scenografie sono originali, supportate da un’illuminazione dinamica e da numerose proiezioni di filmati e documentari.
L’investimento complessivo è stato di 33 milioni di euro, finanziati dalla Città di Torino, la Provincia di Torino, la Regione Piemonte, la Compagnia di S. Paolo, la Fondazione CRT, l’Automobile Club Italia e la Camera di Commercio di Torino. Gli spazi sono quasi raddoppiati, passando dagli 11.000 mq della struttura originale agli oltre 19.000 mq di quella attuale, e raccontano la storia dell’automobile insieme alla storia di una cultura e di una società attraverso un percorso unico al mondo per linguaggio e per patrimonio.
Il Museo ha riaperto per essere il museo di tutti, dedicato non solo agli appassionati ma anche alle famiglie, ai giovani, ai turisti, ai curiosi. Un’esperienza che racconta l’intero percorso dell’automobile, dalla produzione all’uso come mezzo di trasporto di massa, diventato il simbolo del più importante settore produttivo e industriale nazionale. Torino capitale italiana dell’automobile: dall’industria al design, dalla progettazione all’ingegnerizzazione, dai centri di ricerca alla produzione. Per il capoluogo piemontese l’automobile non è solo un fatto produttivo ma un fenomeno culturale e sociale valorizzato ed espresso nella trasformazione del Museo.
La collezioni è tra più rare ed interessanti nel suo genere, con quasi 200 automobili originali di 80 diverse marche, dalle prime vetture a vapore del 1769 fino alle più recenti.
All’esposizione museale si aggiungono un’area mostre temporanee, uno spazio eventi, un centro congressi, oltre al centro didattico al centro di documentazione, al bookshop e alla caffetteria- ristorante.
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