Javier Garcerà. Personale

Javier Garcerà, Senza Titolo, 1998, 43x120 cm, mista su tela su tavola
Dal 11 Gennaio 2013 al 23 Febbraio 2013
Torino
Luogo: Opere Scelte
Indirizzo: via Matteo Pescatore 11/D
Orari: da martedì a sabato 15.30-20
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 349 3509087
E-Mail info: info@operescelte.com
Sito ufficiale: http://www.operescelte.com
L’esposizione presenta opere di differente formato che spaziano dai paesaggi manipolati (fotografia emulsionata su tela), legati al periodo romano, alle grandi tele quadrate della fase successiva (dopo il 2000).
Le tele esposte mostrano la visione dell'artista inerente alla relazione natura/spazio urbano e il problema della rappresentazione della natura all'interno dello stesso.
Nelle opere del primo periodo lo spazio urbano è rappresentato da frammenti dello studio dell'artista che vengono evocati come apparizioni, all'interno delle quali si trasfigura il paesaggio naturale per mezzo della fotografia che viene modificata con differenti tecniche, creando così paesaggi evanescenti ed evocativi.
Lo spazio urbano prende poi il sopravvento all'interno delle grandi tele di formato quadrato in cui capannoni industriali, spazi in disuso o abbandonati, simboleggiano il fallimento della rivoluzione industriale e dell'era della macchina. L'elemento naturale è qui un mondo distante, casuale, inserito all'interno del relitto urbano.
Le opere mostrano l'utilizzo della tecnica fotografica tradizionale su cui poi Garcerà interviene pittoricamente con colori acrilici, matite, cera ed olio, che si muovono dal bianco al nero. Alcune zone delle tele emulsionate vengono rafforzate inserendo una manualità importante che completa la colorazione delle stesse tele.
Le opere esposte in questa mostra sono state tutte realizzate in Italia a cui l’artista è fortemente legato e dove ha vissuto, prima a Roma e poi a Milano.
Le tele esposte mostrano la visione dell'artista inerente alla relazione natura/spazio urbano e il problema della rappresentazione della natura all'interno dello stesso.
Nelle opere del primo periodo lo spazio urbano è rappresentato da frammenti dello studio dell'artista che vengono evocati come apparizioni, all'interno delle quali si trasfigura il paesaggio naturale per mezzo della fotografia che viene modificata con differenti tecniche, creando così paesaggi evanescenti ed evocativi.
Lo spazio urbano prende poi il sopravvento all'interno delle grandi tele di formato quadrato in cui capannoni industriali, spazi in disuso o abbandonati, simboleggiano il fallimento della rivoluzione industriale e dell'era della macchina. L'elemento naturale è qui un mondo distante, casuale, inserito all'interno del relitto urbano.
Le opere mostrano l'utilizzo della tecnica fotografica tradizionale su cui poi Garcerà interviene pittoricamente con colori acrilici, matite, cera ed olio, che si muovono dal bianco al nero. Alcune zone delle tele emulsionate vengono rafforzate inserendo una manualità importante che completa la colorazione delle stesse tele.
Le opere esposte in questa mostra sono state tutte realizzate in Italia a cui l’artista è fortemente legato e dove ha vissuto, prima a Roma e poi a Milano.
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