Irene Kung. Monumenti
Dal 30 Maggio 2019 al 28 Luglio 2019
Torino
Luogo: CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Indirizzo: Via delle Rosine 18
Orari: Lun / Mer / Ven / Sab / Dom 11 - 19 | Gio 11 - 21 | Mar chiuso | Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura | Ultimo ingresso, 30 minuti prima della chiusura
Curatori: Walter Guadagnini
Costo del biglietto: Intero 10 € | Ridotto 6 € (under 26 and over 70)
Telefono per informazioni: +39 011 0881151
E-Mail info: camera@camera.to
Sito ufficiale: http://www.camera.to
Nella Project Room di CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, verrà inaugurata giovedì 30 maggio, alle ore 18.00, la mostra personale di Irene Kung (Berna, 1958) intitolata Monumenti, curata dal direttore dell’istituto torinese, Walter Guadagnini.
![FOTO – Irene Kung. Monumenti](http://www.arte.it/foto/orig/97/93459-Irene-Kung_-Monumenti.jpg)
A partire dalla giustapposizione di immagini appartenenti a due serie fotografiche precedenti, Le città invisibili (2012) e Trees (2014), Kung compie una selezione visiva che ricompone un’indagine al tempo stesso introspettiva e sociale sul paesaggio, sia esso urbano, archeologico o naturale. Tali elementi sono per l’autrice svizzera come fondamenti puri della visione che, spogliati dal disturbo visivo generato dalle forme di progresso e dall’incuria umana, si presentano allo spettatore come ritratti aulici che emergono dall’oscurità. Nelle diciotto opere di grande formato esposte in questa occasione, alberi, antiche rovine e architetture contemporanee assumono un carattere salvifico, diventano monumenti contemporanei che - grazie al potere dell’estetica e alla forza dell’immagine - annullano il tempo e ordinano il caos con la loro armonia costruttiva.
Formatasi in ambito pittorico, Kung ha adottato la fotografia come medium privilegiato della propria produzione artistica da circa un decennio, sfruttando la sua formazione non solo per impreziosire la componente lirica ed emotiva della sua ricerca artistica, ma anche quella gestuale ed istintiva. L’essenzialità delle inquadrature e la capacità di far emergere i suoi soggetti dall’oscurità, infatti, esprimono una vicinanza stilistica e concettuale al Rinascimento pittorico italiano: i suoi lavori evidenziano il desiderio razionale di individuare nuove strade possibili per un futuro sostenibile e la rinnovata attenzione all’equilibrio tra umano e naturale. Allo stesso tempo le composizioni di Kung evidenziano per contrasto l’ambiguità dell’urbanizzazione e della negligenza umana, facendo emergere dalla bellezza una sottile inquietudine. Descrivere la sofferenza attraverso una rappresentazione raffinata e onirica è - dichiara la Kung - un tentativo di generare un nuovo significato a partire dalle percezioni di un’esperienza emotiva, è un’astrazione che mi conduce dalle zone più in ombra alla dimensione meditativa, fino agli spazi inconsci dell’anima.
Irene Kung è nata a Berna nel 1958, vive e lavora a Roma. Dopo aver studiato pittura in Svizzera, ha ampliato la sua ricerca includendo la fotografia nel suo repertorio artistico. Il suo lavoro è stato pubblicato su testate internazionali come AD, The Sunday Times Magazine e The New York Times Magazine ed è stato esposto nell’ambito di ParisPhoto nel 2010. È stata invitata dal comitato organizzativo di EXPO 2015 a partecipare con una mostra di fotografie di alberi da frutto al Cluster della Frutta e Verdura. Ha inoltre esposto al Ullens Center for Contemporary Art di Beijing (2019), a FORMA - Centro Internazionale di Fotografia di Milano (2015, 2013, 2010), al BOZAR di Bruxelles e in altre importanti sedi espositive in Italia e all’estero. Il suo libro Le città invisibili (2012) è stato pubblicato da Contrasto, accompagnato dai testi di Francine Prose e di Ludovico Pratesi. Sempre con Contrasto ha pubblicato anche il libro Trees (2014).
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